Salmone marinato con insalata di germogli e panna acida | ![]() |
Miscelare in un recipiente la stessa quantità di sale grosso e zucchero (dipende da quanto è grande il filetto: bisogna pensare che va coperto con questa marinatura) aggiungendo il pepe sia in grani che macinato, una manciata di ginepro e l'aneto tritato. In un contenitore fare uno strato con questa marinatura adagiarci sopra il filetto dalla parte della pelle e ricoprire con il resto. Aggiungere il bicchierino di grappa. Coprire il tutto con la plastica alimentare e sopra un peso e metterlo in frigo per almeno 24 ore (girare dopo 12 ore). Quando il filetto è pronto lavarlo per togliere l'eccesso della marinatura asciugarlo e tagliarlo a fettine fini partendo dalla coda. Adagiare le fettine su un piatto di portata. Aggiungere, se la panna acida non è ben soda, un cucchiaio di formaggio fresco (tipo philadelphia). Salare, pepare poi fare delle piccole quenelle e disporle attorno al piatto. Prendere tutti i germogli, condirli a parte con la salsa di aceto balsamico, zucchero, sale e olio e posarli sul salmone. Servire con pane tostato. Panna Acida Se non la si trova già fatta, usare 250 dcl di panna fresca e un limone: aggiungere il succo alla panna e sbatterla leggermente e far riposare il tutto per qualche ora. | • 1 filetto di salmone con la pelle • zucchero • sale grosso • pepe in grani e macinato • ginepro • 1 mazzetto d’aneto • 1 bicchierino di grappa • germogli di soia e alfa alfa • germogli di cipollina e di pisello Condimento per Insalata: • aceto balsamico • zucchero • sale e pepe • olio extra vergine |
Lettori fissi
domenica 20 maggio 2012
Salmone marinato con insalata di germogli e panna acida
Ravioli ai Germogli
Ravioli ai Germogli | ![]() |
In una padella rosolare con un cucchiaio d’olio la cipolla con la carne di maiale spezzettata, la verza tagliata, i funghi e la patata. Far cuocere il tutto a fuoco lento. Quando è quasi cotto aggiungere la metà dei germogli di soia e una bustina di zafferano. Mettere il tutto nel mixer creando cosi un’impasto omogeneo. Aggiungere l’uovo e il resto dei germogli tagliuzzati a mano. Controllare di sale e pepe e lasciare raffreddare. Nel frattempo preparare la sfoglia, stenderla e fare i ravioli con il ripieno. In un padellino con un po’di burro stemperare la panna aggiungere l’erba cipollina e la bustina di zafferano. Salare e pepare a piacere. Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli e condirli con la salsa. Per ultimo buttarci sopra i germogli di alfa alfa e sevire. | Per il Ripieno: • 300 gr. carne di maiale (spezzatino) • 200 gr. di germogli di soia • 50 gr. di verza • 1 patata • 50 gr. di champignons • 1 uovo • zafferano • sale e pepe Per la Sfoglia: • 4 uova • 500gr.di farina Per il Condimento: • 250 dcl panna fresca • 200 gr. germogli di alfa alfa • erba cipollina un mazzettino (a gusto) • burro • zafferano • sale e pepe |
Spaghetti ai germogli
Ingredienti: 300 g di spaghetti, 200 g di germogli di soia verde, salsa di pomodoro, olio extra vergine di oliva, parmigiano grattugiato, peperoncino rosso in polvere.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata e, un minuto prima di fine cottura, aggiungete i germogli. Scolateli e conditeli con la salsa di pomodoro, l’olio, il formaggio e il peperoncino. L’ acqua di cottura può essere usata per preparare una minestra.
Insalata con germogli
Ingredienti: verdure di stagione, 1 mozzarella, gherigli di noci, una manciata di germogli vari, 1 cucchiaio di capperi sotto sale, olio extravergine di oliva, gomasio.
Tagliate le verdure pulite e mettetele in una terrina. Unite la mozzarella tagliata a dadini, i gherigli di noce pestati, i germogli, i capperi lavati e strizzati. Condite con olio e gomasio.
germogli
Dolce di fragole con germogli
Ingredienti: 400 g di fragole, 100 g di ricotta fresca, il succo di 1 arancia, 1 cucchiaio di miele, 1 pizzico di cannella, 1 manciata di germogli di finocchio, 1 manciata di germogli di girasole.
Schiacciate le fragole, frullate i germogli e metteteli in un recipiente di vetro. Unite la ricotta, il succo di arancia, il miele e la cannella, amalgamate bene e lasciate riposare in frigorifero per 20 minuti.
Come utilizzarli
Come utilizzarli
Una volta pronti, i germogli si possono mangiare tal quali, crudi o dopo breve cottura (che però tende ad alterarne la ricchezza vitaminica).
Si consumano da soli, in insalata conditi con un po' d'olio e sale, oppure uniti a verdura o frutta, anche nella preparazione di frullati e puree, o tritati e uniti a maionese fatta in casa, puré o salse di vario tipo, o ancora uniti allo yogurt, aggiunti alle minestre di verdura o agli stufati, pochi minuti prima di servirli a tavola, aggiunti al ripieno dei tortellini, all'impasto delle polpette, come condimento di pasta e riso, eccetera. Come vedete, gli utilizzi possibili sono tantissimi, e sono limitati solo dalla fantasia.
Nella sezione del sito dedicata alle "Ricette della cucina naturale" potete trovare alcune idee per utilizzarli in modo gustoso e nutriente, ma la creatività personale di ognuno di voi potrà inventare sicuramente tanti altri utilizzi.
Una volta pronti, i germogli si possono mangiare tal quali, crudi o dopo breve cottura (che però tende ad alterarne la ricchezza vitaminica).
Si consumano da soli, in insalata conditi con un po' d'olio e sale, oppure uniti a verdura o frutta, anche nella preparazione di frullati e puree, o tritati e uniti a maionese fatta in casa, puré o salse di vario tipo, o ancora uniti allo yogurt, aggiunti alle minestre di verdura o agli stufati, pochi minuti prima di servirli a tavola, aggiunti al ripieno dei tortellini, all'impasto delle polpette, come condimento di pasta e riso, eccetera. Come vedete, gli utilizzi possibili sono tantissimi, e sono limitati solo dalla fantasia.
Nella sezione del sito dedicata alle "Ricette della cucina naturale" potete trovare alcune idee per utilizzarli in modo gustoso e nutriente, ma la creatività personale di ognuno di voi potrà inventare sicuramente tanti altri utilizzi.
La preparazione
La preparazione
Da quanto detto emerge chiara l'importanza di destinare una quota della propria alimentazione al consumo di germogli di vari tipi. Vediamo dunque quali semi possiamo far germogliare e come prepararli per ottenere i germogli.
Si possono far germogliare quasi tutti i semi, c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma i più indicati e sperimentati sono il frumento (o grano), la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l'avena, il girasole, e qualunque altro seme commestibile la fantasia vi suggerisca.
Bisogna evitare i semi delle solanacee (es. patata, pomodoro) perché contengono sostanze tossiche.
E' preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica, quelli cioè ottenuti senza uso di concimi chimici di sintesi, di diserbanti, di anticrittogamici e altri veleni, per ovvi motivi.
Il metodo più semplice per ottenere i germogli, se non si dispone di un germogliatore apposito, è quello di disporre i semi ben mondati e sciacquati in un piatto fondo con dell'acqua, in modo che vi restino immersi; coprirli quindi con un tovagliolo umido e lasciarli a bagno da sei a dodici ore, a seconda della grandezza dei semi. Al mattino i semi vanno risciacquati ancora e disposti nuovamente sul fondo del piatto, così umidi come sono, ma senza aggiungere altra acqua; vanno nuovamente ricoperti col tovagliolo umido e ancora con un piatto rovesciato, e lasciati germogliare.
I semi così predisposi vanno sciacquati due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, poi basta una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.
Si ripete il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri, dopodiché si possono scoprire per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino). I tempi di germinazione possono variare al variare della temperatura, oltre che dipendere dal tipo di seme scelto. Utilizzare quantità di semi non troppo elevata, perché si ha un'ottima resa e anche per avere sempre un prodotto fresco e vitale.
La stessa operazione si può effettuare anche con un barattolo di vetro ricoperto con una garza, che va inizialmente riposto al buio, oppure con uno scolapasta sul cui fondo sia stato messo un tovagliolo e ricoperto con un altro.
Una volta ottenuti, i germogli vanno sciacquati delicatamente in un colino, eliminando eventuali bucce libere e semi non germogliati; si lasciano scolare per qualche minuto e si possono mettere in un contenitore di vetro con coperchio (non in busta di plastica!) e, se non si consumano tutti, si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.
Da quanto detto emerge chiara l'importanza di destinare una quota della propria alimentazione al consumo di germogli di vari tipi. Vediamo dunque quali semi possiamo far germogliare e come prepararli per ottenere i germogli.
Si possono far germogliare quasi tutti i semi, c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma i più indicati e sperimentati sono il frumento (o grano), la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l'avena, il girasole, e qualunque altro seme commestibile la fantasia vi suggerisca.
Bisogna evitare i semi delle solanacee (es. patata, pomodoro) perché contengono sostanze tossiche.
E' preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica, quelli cioè ottenuti senza uso di concimi chimici di sintesi, di diserbanti, di anticrittogamici e altri veleni, per ovvi motivi.

I semi così predisposi vanno sciacquati due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, poi basta una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.
Si ripete il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri, dopodiché si possono scoprire per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino). I tempi di germinazione possono variare al variare della temperatura, oltre che dipendere dal tipo di seme scelto. Utilizzare quantità di semi non troppo elevata, perché si ha un'ottima resa e anche per avere sempre un prodotto fresco e vitale.
La stessa operazione si può effettuare anche con un barattolo di vetro ricoperto con una garza, che va inizialmente riposto al buio, oppure con uno scolapasta sul cui fondo sia stato messo un tovagliolo e ricoperto con un altro.
Una volta ottenuti, i germogli vanno sciacquati delicatamente in un colino, eliminando eventuali bucce libere e semi non germogliati; si lasciano scolare per qualche minuto e si possono mettere in un contenitore di vetro con coperchio (non in busta di plastica!) e, se non si consumano tutti, si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Vuoi ricevere un rimborso carburante immediato con una semplice App ?
Ti spiego come fare Fare il pieno di benzina o di altre tipologie di carburante per rifornire il proprio veicolo rimane una spesa se...
-
Prima di iniziare la posa prevedere l'isolamento (vedi scheda consigli 90.07 e 90.08 ) e l'alimentazione elettrica dell'ambiente...
-
Annibale fatto comandante a meno di 25 anni, nei tre anni seguenti sottomise tutte le genti della Spagna, espugnò Sagunto, città confederata...
-
Il principio.- Su un mobile nuovo: finitura anticata, resistente ed estetica - Su un mobile antico: restaurare l'aspetto estetico 3 casi...