Lettori fissi

domenica 21 giugno 2009

Arte CONTEMPORANEA : Stati Uniti Process art, Antiform

Negli Stati Uniti l'arte degli anni '60 è caratterizzata dall'iserimento nelle opere di materiali industriali fino ad allora poco usuali.L'interesse si sposta verso procedimenti ed esiti che vanno al di là dell'univocità e chiarezza, regolarità e stabilità a favore di situazioni aperte , mutevoli, aleatorie. Si ha così una smaterializazzione della scultura e un superamento dell'idea di oggetto in sè concluso.


Alla base c'è una libera manipolazione e sperimentazione della materia e delle sue possibilità di interazione con l'instabilità e notevolezza di fattori contingenti ( ambiente, forza di gravità, luce, deperibilità) .L'idea è che l'opera è episodio di una processualità illimitata.L'attenzione è orientata su materiali che si lasciano sospendere, tagliare, riempire, tirare, strappare: che si afflosciano, si arrotolano, fluttuano, aderiscono, mutano nel tempo.Plastica , tessuti, resine sintetiche, fibra di vetro, caucciù, stimolano una libera manipolazione, che riqualifica l'importanza del gesto della manualità, del processo operativo,banditi tanto dalla Pop Art quanto dalla Minimal Art ( da ricordare le Soft Scupltures 1962 di Oldenburg).Tra gli artisti ricordiamo Richard Serra che focalizza l'attenzione sull'azione processuale e integra il principio d indeterminazione nella manipolazione non organizzata della materia grezza.Robert Morris sulla rivista Artforum formula la posizione teorica antiformale in due testi antiform e Beyond Object . I due scritti vertono su due consetti principali l' indeterminatezza e di campo che prendono spunto da: Pollock e la situazione ampliata dell'esperienza estetica minimalista.Il dripping e l'allover : il colore fatto colare sul piano continuo della tela suggrisce la libera e diretta manipolazione dei materiali nello spazio ambientale- gravitazionale- in modo che il risultato finale ,imprevedibile e svincolato da una fissazione assoluta , sia l'immaagine stessa si dissolve in un campo di materia aperto fino a disperdere la messa a fuoco oltre l'ampiezza del campo visivo.Robert Morris, dal canto suo nel 1968 realizzò lavori con pezzi di feltro ammassatia pavimenti o sospesi a parete in modo da ricaere liberamente, mentre nel 1969 porta all'estreme conseguenze l'approccio antiformale e processuale in una serie di lavori fondati sulla progressiva accumulazione, lungo l'intera durata espositiva, di veri materiali grezzi o di scarto, manipolati nei modi diversi e distrutti l'ultimo giorno della mostra (Continuous Project Altered Daily, 1969)
BibliografiaArte CONTEMPORANEA : Stati Uniti Process art, Antiform di FRANCESCO POLI electa 2004 , 384 Pagina 8843581783

L'informale STATI UNITI EUROPA ITALIA

Roberto Pasini considera l' Informale come avventura, libertà anarchica e nello steso tempo sisma , crollo caduta. " E' individualismo e suicidio"La poetica Informale: nel saggio Il mare dell'oggettività Italo Calvino analizza l'avvento di una situazione culturale non più basata sulla dualità individuo-natura, individuo- storia, ma è caratterizzato dal coincidere di due termini dal conseguente annegamento dell'io in quello che Calvino definisce Il mare dell'oggettività . Il testo calviniano è un documento interessante per chi vuole capire la poetica informale, partendo dal punto di vista di un suo attento avversario. Se la prima metà del '900, dice Calvino ha registrato un'imporsi del soggettivismo, che vede protagonisti Mondrian e Kandinsky e Joyce, la seconda metà ha invece assunto una veste diversa per Calvino è l' OGGETTIVITA' CHE ANNEGA L'IO esso rappresenta l'ALTERITA' nel quale il poeta si getta.



In che cosa si distinguono allora Pollock e Wols, da Mondrian e Kandinsky? nel fatto che la pittura infomale è "identificazione con l'esterno, con la totalità esistenziale indifferenziata dall'io: cosmo, mondo naturale e febbre meccanica della città moderna racchiusi nello stesso segno".L'intervento calviniano ci dà un idea del dibattito culturale di quegli anni, all'interno del quale la pittura informale occupa un posto importante. Lo stesso Calvino, proprio nel '59 ne da un ritratto emblematico nel personaggio di Gurdulù, varipinta figura di lunatico straccione che non distingue fra sè e l'esterno nel rapporto con il mare crede ad esempio di essere lui il mar.Nel Cavaliere inesistente, a Gurdulù ( informale) si contrappone Agilulfo ( razionalità) è l'emblema della razionalità tesa , rigorosa. Agilulfo è portatore dei valori neoetici ( ciò che può essere conosciuto dall'intelletto senza il tramite dei sensi), Gurdulù dei disvalori materiali.La poetica informale tenta di sostituire al razionalismo dell'astrattismo, il senso della materia , tenta di cogliere il senso ultimo e primo della condizione esistenziale.Il nucleo dell'informale è identificabile di attingere la realtà mondana.L'informale è urlo: un insieme ( o un vortice) emozionale di stretta identificazione con la materia.



BibliografiaL'informale STATI UNITI EUROPA ITALIA di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

L'informale - I precedenti




I precedentiLa poetica informale si sviluppa negli anni '40 e '50 del nostro secolo in piena autonomia di mezzi e prospettiva, In questo clima culturale si deduce che il rapporto con la storia viene sentito più come un peso di cui liberarsi che come eredità con cui confrontarsi.L'informale è il movimento che ha cercato di tagliare i ponti con il passato, di fare tabula rasa, però con uno spirito diverso rispetto all'ironia corrosiva del Dadaismo, e con una serie di motivazioni diverse rispetto ale prime avanguardie storiche, come il Cubismo.Gli manca la progettualità, il senso prospettico del mutamento e così come tende ad abolire il passato, gli è indifferente il futuro: non intende ricostruiure il mondo, ma solo prendere atto e capirlo.Diventa così veritiera un annotazione di Argan, secondo cui l'Informale "non è un programma di azione, ma la constatazione di uno stato di fatto" è insomma una presa di coscienza che non intende l'azione attraverso la pittura, ma nella pittura.Gli artisti si identificano nel proprio gesto creativo, lasciando sulle opere una sorta di sindone di esso.L'eroe Balzachiano autore del Capolavoro sconosciuto che dà il titolo al celebre racconto, è in un certo senso il precursore della poetica informale di cui prefigura gli esiti, attraverso un'opera che si cancella via via per eccessivo amore, facendosi sempre più materia, fino all'annullamento del soggetto, che vi resta sepolto, e che nelle intenzioni dell'artista doveva invece essere riuscito nella sua splendente perfezione, dotato magicamente di vita. Certo Frenofer è un folle, ed è un eroe romantico,anche se l'ambientazione del racconto è seicentesca, ma il suo suicidio è già una profezia che sono altrettante anticipazioni di un modo di operare che si generalizza con l'informale. Così come di anticipazioni si può parlare a proposito di altre tappe del percorso - artistico che viene dalla fine del settecento: la problematica delle macchie in Alexander Cozens, inventore del blotting, che è l'antenato del dripping, pollockiano( A. Cozens nel 1785 con il blotting. la macchia non è più trovata come per Leonardo ma fatta, non parte dall'oggetto ma dal soggetto. La macchia in questo caso è un fase preliminare che va elevata a dato visivo coerente); la turbinosa esperienza Turneriana, le fasi ultime di Cezanne e di Monet, inconciliabili , ma entrambe destinate a destabilizzare l'apparato formale, a far cadere artista e spettatore in una zona che non è molto lontana da quello che Boccioni, chiamerà il " centro del quadro"; infine le avanguardie dove Kandinsky, i cubisti, i futuristi, i surrealisti, tutti concorrono ad anticipare le stagioni dell'informale.Si deve inoltre fare riferimento ai rapporti fra le arti e gli altri settori culturali,come fra l'arte e il mondo della scienza in cui esprimono l'idea di Avvicinamento (sarà l'invenzione del telefono, del telegrafo,della televisione,treno, automobile,aeroplano a far si che il mondo si rimpicciolisse e si facesse sempre più vicino a portata di mano).

BibliografiaL'informale 2.1 I precedenti di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

L'informale - il contesto culturale

La stagione informale prende vita tra la II guerra mondiale e la guerra fredda. Un periodo piuttosto lungo che vede al suo interno una seri di fasi:I momento: fino al '48 in cui la nuova poetica viene introdotta di quà e di là dell'Atlantico, da alcuni pionieri ( Fautier, Dubuffet, Gorky, Pollock, Fontana, Burry )
II momento: Fino al 56 , data della morte di Pollock , in cui la poetica si amplia e si espande.III momento : successivo e finale , che arriva agli inizi del nuovo decennio in cui l'informale , ormai esteso su scala planetaria ,si trasforma in VULGATA, in ACCADEMIA .Anche se nel caso dell'italia si assiste proprio ad un generale ritardosulla tabella di marcia, ma non per questo mancano al nostro paese talenti di primo piano.Si può allora dire che i poli fra cui essa si inserisce, all'incirca, sono l'introduzione del microscopio elettronico nel 1931, e i lanci spaziali, fra il '57 e il '61. Come si vede, già questi due fatti richiamano l'idea di spazio, ora in versione infinitamente ridotta, ora in versione cosmica: lo SPAZIO è infatti il nuovo orizzonte culturale in cui si colloca la poetica informale.Influenzarono anche le scoperte del radar, la bomba atomica,Enrico fermi ottiene la reazione a catena.Sempre in materia spaziale, nel senso di un progressivo rimpicciolimento un'altro evento basilare degli anni dell'Informale è l'invenzione del TRANSISTOR nel 1948. Con la sua introduzione si apre un nuovo capitolo nell'elettronica: il transistore è un semiconduttore solido, fatto di cristalli di silicio , che fa passare corrente attraverso una resistenza e risulta per una serie di importanti motivi, più utile della valvola. ( minore ingombro, economia di alimentazione, assenza di sistemi di raffreddamento )Ad esso risponde, sul versante della spazialità espansa globale, l'invenzione della televisione, che arriva nel 1948 al boom della diffusione negli stati uniti . La televisione rappresenta la conquista della planetarietà, il realizzarsi a livello visivo, dell'idea di simultaneità e indivisibilità degli eventi che furono celebrate dalle avanguardie, in particolare da Marinetti e da Boccioni .



Con la televisione vige la compresenza, spazio e tempo sono aboliti, si arriva al cosidetto TEMPO REALE.Il mezzo televisivo si pone sì come l'alter ego dell'esperienza spaziale informale.Microscopio elettronico, radar, bomba atomica, transisor, televisione e lanci spaziali costituiscono i principali interlocutori omologici della poetica informale, si abbattono gli ultimi residui di barriere spazio- temporali, in una corsa di avvicinamento sempre più interna al cuore pulsante della realtà.Ma il contesto culturale , offre molti spunti di collegamento anche sul piano letterario filosofico ( tra cui ricordiamo La nausea di Sartre del '38 , l'edsistenza è molle : la nausea è la presa di coscienza di un'estraneità costitutiva al non senso delle cose, ma al tempo stesso di una adesione inestricabile, come di una mosca appiccicata alla carta moschicida. domina il vuoto. In Sartre troviamo tutti gli elementi di una fisicità abietta , degradata, a cominciare dal tema del volto, fino a quella della città.E proprio il tema della città è interessante per stabilire un diagramma degli sviluppi paralleli tra arti figurative e letteratura: si pensi alle città di Hopper, silenziose abbandonate esauste di noia e spettralità, come groviglio conflittuale bellum omnium contra omnes , ma allo stesso tempo spettacolo di luci,di meraviglie elettroniche ( come si esprime in Tobey)per non parlare della città viscerale , neuronica,esplosa di pollock , mai dichiarata apertamente , ma sempre lì , sotto i reticolati di segni divoratori , nel caos e nella solitudine ,intricati e irrisolti.E per terminare lo sguardo sulla città , nella produzione letteraria e artistica del '900 statunitense , con riferimenti all'informale , non si può trascurare l'Ulisse di Joyce che, già analogico alla destrutturazione cubista costituisce il principale evento letterario per la generazione informale - mito e inconsio in un unica unità di luogo.L'altro grande fenomeno omologico all'informale è espresso dalla poesia Beat. dove la pagina poetica si sgretola in un irrazionalismoche mira alla soppressione dell'io . Nella poetica Beat è presente una buona dose di protesta sciale di tensione per i diritti civili.Una rilevante omologia con la pittura informale è costituita a sua volta dalla musica Jazz. si pensi a be-poop, al boogie- al rock and roll , al twist.Dunque inoltre le tematiche filosofiche del periodo sono il pragmatismo, la fenomenologia e l'esistenzialismo.


BibliografiaL'informale - il contesto culturale di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

Arte CONTEMPORANEA -LAND ART, EARTH ART

Nell'ambito statunitense, gli assunti antiformali e processuali trovano riscontro nelle ricerche designate come land art e earth art sviluppata tra il 1967 e i primi anni '70 da De Maria , Oppenheim e Robert Smitshon, questi artisti estendono il proprio campo operativo oltre i limiti dello spazio espositivo intervenendo nello spazio naturale con azioni di incisione, sottrazione e dislocazione.Gli interventi di De Maria , Oppenheim e Robert Smitshon operano sul territorio con un approccio più concettuale e cartografico ( la documentazione dei loro lavori privilegia il punto di vista a volo d'uccello).
De Maria segna il terreno con tracciati rettilinei in distanze incommensurabili. Es. tracce con polvere di gesso , due linee parallele lunghe un miglio .Smithson realizza per lo più interventi nei luoghi abbandonati che recano tracce di sfruttamento industriale: il più noto tra i lavori esterni è il grande molo a forma di spirale , costruito con terra e fango, acqua e cristalli di sale su una riva del Great Salt Lake nello Utah.In parallelo agli interventi su scala territoriale , alcuni esponenti della land art sviluppano progetti per spazi interni, intimamente legati all'esperienza del paesaggio esterno.Questi lavori prevedono la dislocazione di materiali grezzi ( terra pietre) in uno spazio espositivo e
funzionano in base alla dialettica fra interno ed esterno.

De Maria riempie le tre stanze della galleria di Monaco fino a 75 cm con 50 metri cubi di terra.I lavori in spazi interni di smithson occupano un ruolo di particolare rilievo in questo contesto no solo perchè numericamente predominanti ma soprattutto in quanto la dialettica fra due dimensioni inconciliabili.Il filo conduttore dei suoi lavori è il non luogo e il luogo sottende molteplici rapporti tra le rispettive dimensioni contrapposte: artificiale e naturale, confinato e incommensurabile. In alcuni casi sono mucchi di terra e ghiaia che fungono da supporto a lastre specchianti , precedentemente dislocate in punti del sito di prelievo della terra( gli specchi nello spazio interno non rispecchiano nulla o un'immagine fissa , mentre all'esterno riflettono fugaci frammenti di cielo, luce colore,paesaggio
BibliografiaArte CONTEMPORANEA -LAND ART, EARTH ART di FRANCESCO POLI electa 2004 , 384 Pagina 88-435-8178-3

domenica 14 giugno 2009

Karel Appel

Dopo gli studi ad Amsterdam conosce Corneille e Constant, con cui fonda il gruppo sperimentale.
A loro si uniscono Pierre Alechinsky e Asger Jorn, e insieme danno vita al movimento Cobra, dalle iniziali delle loro città, Copenagehen, Bruxelles e Amsterdam.
Dal 1950 si trasferisce a Parigi; nel 1954 riceve il premio Unesco alla Biennale di Venezia ed esone molte opere all Martha Jackson Gallery di New York.
Dal 1997 soggiorna alternativamente in Toscanadove dipinge paesaggi, e negli Stati Uniti, dove si dedica alla scultura.

Personaggio
1950, olio su tela,
collezione privata







Prima di frequentare l'Accademia , Appeal dipinge alcuni paesaggi, vagamente ispirati all'Impressionismo.

I contatti con gli ambienti dell avanguardi olandesi e le lunghe discussioni con gli altri membri del Cobra lo portano a definire il suo stile, sulla scia dell'espressionismo informale. E' una scelta che gli permette di dar voce alle proprie emozioni, di privilegiare il colore sul disegnio, il ritmo sull'armonia e di usare le forme in modo lirico e non descrittivo.

Questo quadro è uno tra i più bell'esempio dell'esperienza Cobra.

Le pennellate sono Ampie e marcate, dai colori accesi e contrastanti.

Il lineamenti sono molto semplificati e ricordano Mirò, Dubuffet.

A partire dal 1952 Appel ssi distacca dal Gruppo Cobra e si avvicina al critico Michel Tapié a all'arte informale:i cui esponenti sono: De Kooning, Riopielle, Pollock. Anche se il suo modo di operare è diverso da quello di questi artisti, infatti frequenta più i poeti che gli artisti .

Nei dipinti degli anni cinquanta si nota come mantiene i legami con la realtà e dà libero spazio alla fantasia.

Nella sua arte è evidente la passione per i colori puri e violenti e quelle forme primitive;

Siamo di fronte ad una pittura che non è sviluppata dalla "ragione" ma è energica.

L'artista in una intervista ha persino confessato che ogni suo dipinto è una battaglia sia mentale che fisica e che si rivela mentre si svolge il combattimento"

Bibliografia

Grandi Arti Contemporanee,Dalle avanguardie alla Pop Art,Gabriele Crepaldi,Electa, Panorama,p.10;
Foto: http://www.pagina.to.it/download/PAGINA_ARTE/OPERE/cobra4.jpg

sabato 13 giugno 2009

Umberto Boccioni

























Diplomatosi all'istituto tecnico si trasferisce a Roma , dove si dedica alla pittura, alla letteratura e al giornalismo da autodidatta.Nel 1908 si stabilisce con la madre e la sorella a Milano , dove ha i primi contatti con il nucleo fondatore del Futurismo, in particolare la sua guida è Marinetti.Sottoscrive il Manifesto dei pittori futuristi e partecipa alle mostre futuriste. Allo scoppio della prima guerra mondiale è tra i più accesi interventisti; partito volontario , muore nel 1916 in seguito a una caduta da cavallo.








Ritratto di scultore
1907 circa, olio su tela
collezione privata





L'opera era conosciuta come il ritratto dello scultore Brocchi, ma sono intervenuti dei dubbi sull'identità del protagonista.Può essere considerata la sintesi delle sue prime ricerche divisioniste e insieme uno dei momenti più evidenti del cammino verso il futurismo.Lo scorcio cittadino sullo sfondo è ottenuto per mezzo di piccole pennellate dai colori caldi vibranti, molto vicini a quelli usati da Gubricy, Nomellini o Pellizza da Volpedo.Nell'ottobre del 1907 Boccioni visita a Parii la mostra " Pittori divisionisti italiani" e questi quadri lo convincono molto di più di quelli dei puntinisti Seurat e Signac. Nello stesso tempo, però il personaggio in primo piano è investito da una luce forte e diretta , che contrasta con i toni pallidi e sfumati dello sfondo.Inoltre le pennellate dense e decise unite alle forme spigolose del suo volto, anticipano le nette geometrie delle successive opere futuriste.


Il romanzo di una cucitrice
1908,olio su tela,Parma , collezione Barilla

La composizione è ancora legata alle prime esperienze divisioniste e mostra come l'artista abbia seguito attentamente la lezione di Pellizza da Volpedo e di Gaetano Previati.Il tema della donna che legge , caro a molti impressionisti, viene aggiornato sulla base delle nuove tendenze postimpressioniste e rivela già, nella frammentazione nervosa e vibrante del colore e nella semplificazione dell'abito della modella, alcune anticipazioni dinamiche delle successive opere futuriste.Nei quadri di Boccioni appaiono spesso dei personaggi alla finestra, una scelta compositiva che gli dà modo di illuminare meglio la scena e di affrontare il rapporto tra l'interno e l'esterno.L'opera viene esposta nel luglio del 1908 alla Permanente di Milano ma, con disappunto dell'autore, ottiene ben pochi apprezzamenti e molte critiche negative.


Elasticità
1912, olio su telaMilano, Civico Museo d'arte Contemporanea, collezione Jucker

Questo dipinto riassume e completa il percorso creativo di Boccioni, che ha sperimentato le nuove idee Futuriste con La città che sale (New York The museum of Modern Art) e le sue arricchite con il trittico degli Stati d'animo del 1911. Qui siamo all'apice espressivo, al perfetto equilibrio tra luce e colore , tra linea e disegno, e questi elementi innovativi vengono subito compresi dalla critica .L'intera composizione, in cui predominano le linee curve e i toni accesi, è percorsa da un fremito di energia interiore che si sprigiona verso l'esterno fino a coinvolgere quasi lo spettatore stesso.Così i dipinti di Boccioni si avvicinano alla rappresentazione pura del movimento, l'obiettivo che gia Edgar Degas aveva tentato di raggiungere con i suoi cavalli da corsa e che Giacomo Balla , negli stessi anni, realizza ispirandosi agli album fotografici di Edward Muybridge.

Materia
1912-1913, olio su tela,Milano, collezione Mattioli


La figura della madre ha un ruole determinante non solo nella vita, ma anche nell'arte di Boccioni.L'artista la ritrae gìà nel 1906 e continua a raffigurarla nei suoi dipinti fino alla morte, eleggendola a simbolo universale di vita e energia.Questo è il ritratto più famoso, opera chiave della sua produzione futurista, sintesi degli studi finora effettuati sul rapporto tra il personaggio e l'ambiente, tra interno ed esterno. Dal punto di vista formale l'opera si caratterizza per l'applicazione dei principi della composizione e della compenetrazione dei piani colorati. E' meno rigorosa e geometrica di quella dei cubisti, ma più attenta agli accordi cromatici.Nel 1913, dopo aver esposto il dipinto al ridotto del tetro Costanzi di Roma, L'artisa non ancora soddisfatto, apporta delle ulteriori modifiche alla parte inferiore del dipinto, per meglio integrare le masse.

Balthus








I suoi genitori , Erich e Baladine, di origine polacca, sono discreti pittori. Nel 1934 la Galleria Pierre di Parigi espone le sue prime opere adolescenti, subito considerate ambigue e morbose.Nel 1953 si trascferisce nel castello di Chassy, nel Morvan;nel 1961 è nominato diretore dell'Accademia i Francia a Roma.
Appassionato d'arte orientale, compie un lungo viaggio in Giappone; qui conosce Setsuko che sposa e da cui ha una figlia Harum.


La stanza
1952 -1954 , olio su tela, collezione privata

E' uno dei suoi quadri più conosciuti e insieme enigmatici, per la presenza di molti elementi di non facile interpretazione.La composizione riprende un dipinto del 1949, in cui compare la stessa fanciulla , distesa su una sedia e intenta a giocare con un gatto, mentre una donna sullo sfondo sta aprendo una finestra.Qui il simbolismo è più oscuro : ad esempio , non è chiaro chi sia la figura grottesca e deforme sulla destra e quali motivi la spingano ad aprire la tenda , illuminando la stanza.Altrettanto oscuro è il significato della posa della giovane adolescente che giace sulla poltrona adddormentata o forse svenuta, in maniera innaturale e scomposta.Ancor più inquietante le presenza del gatto , i cui lineamenti hanno una parvenza maligna, che lo fa asomigliare a un piccolo diavolo, intento a ghernire la sua preda ,sorpreso e disturbato dall'arrivo improvviso della luce.Nel corso della sua lunga carriera Balthus ha scelto come protagoniste dei suoi dipinti giovani adolescenti, sorprese , o meglio spiate, nell'intimità della loro vita domestica.L'Impostazione generale della scena è caratterizzata da un meticoloso realismo, ma l'atmosfera è ricca di simbolismo e carica di attese, vicino alle pitture surrealista

Giacomo Balla




Dopo la morte del padre , nel 1880 , studia presso la scuola serale di disegno e all'Accademia .Nel 1895 si trasferisce col la madre a Roma , dove dipinge ritratti e paesaggi vicini allo stile divisionista.Nel 1910 , con Boccioni, Severini,Carrà e Russolo firma il Manifesto dei pittori futuristi, di cui è uno dei maggiori protagonisti.Durante la guerra si interessa anche al cinema e al teatro; negli anni trenta si allontana gradualmente dal gruppo futurista e si riavvicina alla pittura figurativa.Le prime opere risentono dello stile Divisionista,sulla scia della produzione di Segantini, Previati e Pellizza da volpedo. Non mancano inoltre le influenze degli impressionisti, che l'artista conosce durante i settemesi di permanenza a Parigi .In particolare concentra le sue ricerche sulla luce e sperimenta varie soluzioni.Uno dei principi fondamentali del futurismo è l'esaltazione della velocità e il tentativo di rendere il movimento in pittura.Balla affronta questa ricerca in alcuni celebri dipinti , come ad esempio il Dinamismo di un cane al guinzaglio, la bambina che corre sul balcone, Il volo di rondini e La mano del violinista.




Automobile + velocità+luce


1913, acquerello e seppia su carta
Milano, Civico Museo D'arte Contemporanea , collezione Jucker

Questo disegno è uno dei molti , circa 40 dedicati alle automobili, considerate dai futuristi il simbolo stesso della loro arte, che trionfa sullo spirito statico del passato.Qui è evidente il tentativo di rendere il dinamismo dell'automobile, vista di profilo; le linee rette rappresentano l'espansione e il rumore del motore, mentre quelle curve vogliono rendere l'impressione della velocità e dello spostamento d'aria.Sia l'autovettura che il guidatore sono semplificatie stilizzati , quasi a imitare l'impressione dell'occhio dello spettatore che non riesce a cogliere i particolari dell'oggetto in movimento.Balla studia la luce sin dalle sue prime opere divisioniste; nel 1909 dipinge Lampada ad arco in cui vuole rendere in pittura gli effetti di una lampada ad arco voltaico.Nel 1912, a Dusseldorf, prosegue in queste sue ricerche parallele sul movimento e sulla luce.In alcuni disegni di quell'anno il movimento di una figura umana viene scomposto in figure geometriche , in particolare triangoli, e lo stesso avviene nei suoi studi alla luce.Nascono così alcuni quadri formati da triangoli luminosi, con tonalità digradanti nei colori dell'iride, intitolati "Compenetrazione iridescenti", una dozzina dei quali eseguiti come preparazione per il manifesto della mostra della secessione che si tiene a Roma nel 1913.L'artista parte dall'osservazione del vero e gradualmente semplifica le forme fino ad arrivare, come in questo caso, alla totale semplificazione geometrica , collocandosi sulla scia delle parallele ricerche europee, come ad esempio quelle Robert e Sonia Delauny a Parigi Nell'ottobre del 1918 presso la Casa d'Arte di Anton Giulio Bragaglia a Roma , sono esposte quaranta opere eseguite durante la guerra. Boccioni è morto due anni prima. Balla è rimasto l'unico punto di riferimento e la guida per la nuova generazione di artisti futuristi .

Balla rappresenta il movimento in maniera molto analitica, infatti contempla nel tempo lo spostamento spaziale dell'oggetto.

In Dinamismo di un cane al guinzaglio o nelle Mani di un violinista opere realizzate tra il 1911 e il 1912 egli riesce a rappresentare la successione del movimento del guinzaglio dei piedi o delle mani sullo strumento.



Compenetrazioni iridescenti n°7 - 1912 ;olio su carta, 77 x 77 ; Torino ,Civica Galleria d'Arte moderna.



In quest'opera è evidente l'astrazione delle linee e del colore, infatti rappresenta la schematizazzione dei suoi studi sul movimento e sulla luce.

I triangoli colorati, avvicinati in accordo ad affinità ottiche , creano astratte e analitiche tessiture visive.( schemi geometrici iridati)







Nudo controluce

1906, pastello su cartone,

collezione privata



Questa è una delle prime opere di Balla da cui si evince l'influenza dello stile divisionista e dell'impressionismo che ha occasione di conoscere durante i 7 mesi di permanenza a Parigi.Con gli impressionisti l'artista si concentra sulle ricerche sulla luce , sperimentando varie soluzioni.Infatti si nota come in quest'opera pone la figura femminile , di fronte ad una finestra.La postura della donna è molto naturale,il suo corpo è delicatamente scolpito attraverso un sapiente utilizzo dei chiaroscuri.Utilizzando i pastelli riesce a distribuire i colori in maniera non omogena sottolineando la differente intensità della luce.

Nell'Ottobre del 1918, presso la casa d'Arte di Anton Giulio Bragaglia a Roma, sono esposte quaranta opere eseguite durante la guerra.Boccioni è morto circa due anni prima , mentre carrà e severini stanno compiendo nuove ricerche.

L'unico ad essere rimasto come punto di riferimento e guida per gli artisti futuristi è Balla ,è ciò è palese nel dipinto Iniezione di Futurismo, dedicato al suo carissimo allievo Depero.

Spazzolridente - 1918,olio su tela , Civico Museo D'Arte Contemporanea, collezione Jucker

Qui questo dipinto è evidente la scomposizione geometrica dello spazio e della luce ed il tentativo di visuallizzare sulla tela l'assenza del movimento, ( idea di base del Futurismo). I pesonaggi sembrano irriconoscibili, nell'insieme di linee .

Inoltre sembra essersi avvicinato all'umorismo del surrealismo , perchè la spazzola sembra animata avvicinata al personaggio sulla destra che sembra sorridere.



Gilberto Zorio


Nel 1963 si iscrive all'Accademia di Torino, dove tien la sua prima mostra personale alla Galleria di Gian Enzo Sperone nel 1967.Tra il '67 e il '68 partecipa a numerose manifestazioni del gruppo arte povera, Nel 1970 si diploma all'Accademia e insegna al Liceo Artistico di Torino.Fin dalla sua prima esposizione alla Galleria Sperone di Torino nel 1967 Gilberto Zorio è interessato ai fenomeni naturali, come ad esempio l'evaporazione dell'acqua marina su una tenda.Molte delle sue creazioni sviluppano questo tema, degli attrezzi per purificare le parole alle stelle, alle canoe alle macchine irradianti.Le stelle, uno dei soggetti a lui più cari, compaiono nelle sue composizioni a partire dal 1972 e sono viste come il simbolo delle trasformazioni della materia in energia, una delle leggi fondamentali che regolano la vita dell'unviverso.Egli le inserisce in molte opere e da loro una vasta molteplicità di significati.Inoltre le realizzazioni in materiali diversi, per lo più derivanti dalla produzione industriale, seguendo un procedimento utilizzato da quasi tutti gli esponenti dell'Arte Povera.In ogni suo lavoro , da quelli più semplici alle instllazioni più vaste e complesse l'artista si sforza di rappresentare una realtà dinamica ed in trasformazione, proprio com'è il mondo in cui viviamo
Conclusione: Artista contemporaneo - Arte povera

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