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sabato 8 maggio 2010

come si confezionano le scene in teatro

ecco alcune pratiche tatrali per il confezionamento delle scene
come si applica la rete la rete da applicare agli spezzati si trova in commercio nei negozi di articoli per pesca e su ordinazione si può avere della rete di qualunque altezza e larghezza E’ formata da filo di spago intrecciato e annodato a quadretti ( tramatura) con lato 1-2-3 cm e volendo anche maggiore Sono le reti adoperate dai pescatori.
Fondale: scena da giardino, alberi e foglie Ripartito il disegno sulla tela preparata , si passa alla realizazzione pittorica. Terminata il pezzo dipinto e perfettamente asciutta la tela, con le forbici contornando con pazienza il disegno, rami a foglie, si ritaglia tutto il fondale , mettendo da parte tutti i ritagli di tela.

Questo lavoro che richiede molto tempo , viene fatto dalle sarte e dal personale di scenografia. Finito il ritaglio avendo cura di lasciare qualche raccordo non dipinto che viene eliminato girando il fondale dalla parte non dipinta, in modo tale che la pittura risulta rivolta al tavolato.
Bene steso tirata la squadra con i cordini, il fondale viene imbullettato tutto attorno. Si comicia così il lavoro per sistemare la rete nei pezzi ritagliati. La rete deve sempre essere messa a squadra, perchè altrimenti, quando si alza il fondale in scena, tira da una parte o dall’altra creando delle pieghe nella tela e nella rete.
Si disegnano a squadra con il carbone le luci che delimitano il pezzo di rete da distendere. In queste linee si fermano delle bullette alla distanza di 5 cm. Si stende la rete fermandola alle bullette e cercando di mantenere le linee verticali e orizzontali dei fili sempre a squadra in modo da avere tutti i quadrati delle tramature paralleli l’uno all’altro.
Questa sistemazione per avere un fondale senza pieghe o fuori squadra. La carta da incollare sulla rete e sulla tela , può essere di qualunque tipo, la più utile è quella dei periodici ( giornali) Si tagliano a strisce larghe 3 o 4 cm e larghe quanto il foglio di giornale.
Con la colla preparata ( igliore di tutte e quella realizzata con la farina di frumento, si può anche utilizzare la vinavil) poste le strisce su di un asse, con un pennello si preparano una alla volta bagnate di colla e così pure sulla tela del fondale, ossia sui punti dove deve essere incollata la carta, per tenere ferma la rete alla tela.
Striscia per striscia si incollano alla tela , premendo con il palmo della mano e facendo sormontare di qualche centimetro i finali di ogni ritaglio di carta. Finito questo lavoro e asciutte perfettamente le strisce incollate si taglieranno i pezzi di rete inutili.
Si sbulletta il fondale , si rovescia dalla parte della pittura controllando il lavoro fatto e incollando gli eventuali pezzettini in più. La rete va tinta prima della messa in opera , con un colore scelto a seconda delle scene della posizione e delle luci di scena.

venerdì 7 maggio 2010

come si dipingono e si confezionano i veli di scena

I veli di scena delle dimensioni volute secondo l’apertura del boccascena ol del principale a cui sono posti dietro vengono fornite tutte in un pezzo da ditte specializzate senza bisogno di cuciture.
Cnfezione. il velo delle dmensioni richieste, viene steso sul tavolato e imbullettato dalla parte alta ( cimosa). Viene poi portato a squadra e imbullettato con lo stesso sistema dei fondali di tela, per segnarne la squadratura perfetta dei quattro lati, che verranno tagliati.

Sbullettato , le sarte lo confezionano. Alla parte alta viene cucita la sacca di tela ( cm 15) con doppia cucitura dove va infilato lo stangone. i laterali sono orlati con il rinforzo di uno spago forzino , o con una doppia striscia di tela, necessaria perchè la trama del velo a buco di vespa non si strappi.

Al piede una guaina di tela con dentro i piombi ( un piombo, uno spazio, un piombo uno spazio e così di seguito) fermata al velo con doppia cucitura . Il velo è a nido di vespa ( tulle shirting . E’ alto fino a 12 metri. Come si confezionano e dipingono i veli applicati alle scene: questi veli servono quasi sempre per maschrare una scena posta al di dietro verso il fondo del palcoscenico e per le apparizioni di case, paesaggi ecc.
Sia una grotta con principale, fondale di velo su cui è dipinto il rimanente della grotta e fondale di tela con dipinto un paesaggio con un castello . ai piedi del principale su un ciaciglio un attore che dorme ed ha la visione di un castello incntato con il suo arrivo ( controfigurA) scudiero.

A mezzo del pezzo intermedio ( velo dpinto a roccia ) e delle luci si ottiene la visione.In un dato mmento si spengono le luci in dissolvenza poste lateralmente al principale e si accendono in dissolvenza solo quele poste dietro il fondale velo, illuminando il fondale castello. la scena dipinta a roccia sul velo sparisce e il pubblico vede il fondale con il castello. Il velo può essere più o meno vasto, cucito al fondale dal quale è stata tolta la corrispondente allo spazio del velo.

Per dipingere il velo si pone in terra un fondale di tela pulita e sopra si imbulletta il velo i colori debbono essere trasparenti per non chiudere i buchi a nido di vespa.
I veli a boccascena per creare un’atmosfera di nebbia e mistero: I veli completi delle dimensioni de boccascena o delle squadrettature dei principali , senza pittura , solamente tinti o in grigio o a tinte fredde, si adoperano per creare la csì detta atmosfera di scena ( servono per allontanare ed ammorbidire i contorni degli oggetti per dare una sensazione di mistero alla scena per creare la nebbia e per aiutare nelle scene di neve quel senso di reddo e umido dal cielo grigio.

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