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lunedì 11 aprile 2011

Il teatro francese - Alfred Jarry

ll teatro francese della fine dell’Ottocento era stato segnato da due esperienze fondamentali : il Naturalismo e il Simbolismo. ll primo era stato legato a un drammaturgo acre e amaro come Henry Becque e a un regista come Andre Antoine che, nel suo Theatre Libre, aveva rivoluzionato il modo stesso di fare teatro, in direzione di una <fu rappresentata la sera del 10 dicembre 1896, la piéce di uri giovanissimo autore, Alfred Jarry (1873-1907), destinata a restare il primo,fondamentale testo di un teatro già pienamente novecentesco.

Era Ubu roi, che diventò subito oggetto di culto e di scandalo, di analisi ideologiche e di stroncature teatrali. Attacco alla borghesia o solo geniale parodia dell’ Edipo re di Sofocle o magari dell’Amleto e del Macbeth di Shakespeare? Farsa ideologica graffiante o estroso e e assurdo>> gioco di un giovane autore di talento? Da quella serata del 10 dicembre 1896 Ubu roi è stato oggetto di un’indagine critica fervida e intensa, superiore alle stesse messinscene. Un’indagine che, spesso,ha condotto il testo assai lontano dalle sue intenzioni e dai suoi significati. ln realtà, come ha notato un nostro grande critico, Adriano Tilgher, << Ubu roi è un enorme farsa di collegio, di quelle che gli scolari organizzano per beffarsi dei grandi e del mondo che essi prendono sul serio. E perciò se essa comincia con un visibile intento di parodia del teatro eroico [...], presto si affranca da ogni soggezione a un punto di vista particolarmente parodistico e satirico, e procede perconto suo, cercando la sua gioia nelle situazioni più assurde piu grot

tesche piu inverosimili, per nient’altro che per la gioia di quelle situazioni pazzesche e delle freddure [...], delle scemenze d’ogni genere cui esse possono dar luogo>>. Ma proprio questa sua caratteristica ne fece una piece destinata a diventare oggetto di culto, dapprima del teatro dadaista e surrealista francese, poi del Teatro dell’Assurdo. Ubu roi restò il capolavoro irresistibile di un autore d’eccezione, dallo spirito anarchico eppure per nulla nemico dell’uomoo. Jean-Louis Barrault, che mise in scena Ubu roi con grande successo nel 1970, ha 119 scritto lucidamente che la <Ubu roi fu eccezione in un teatro, quello della Belle Epoque, che percorse strade del tutto diverse e che ebbe fra i suoi protagonisti drammaturghi oggi completarnente dimenticati. Uno storico del teatro ha notato che se fosse stato chiesto a un critico teatrale del ’ 1910 quali erano i migliori autori drammatici, egli avrebbe risposto senza alcun dubbio Rostand, Hewieu, de Curel, Lavedan. Porto-Riche, Donnay, Brieux, Mirbeau, Bataille. Autori che oggi non vengono piu né rappresentati né letti, e non certo per colpa dei teatranti.





l Cir, A. Tilgher, <> di Alfred Jarry, in Il Manda, S giugno 1926, ora in

A. Tilgher, Il prablema cenrralc (Cmmzche rzurruli 1924-1926), Genova, Edizioni del

Teatro Stabile, 1973, pp. 371-374.

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