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venerdì 7 maggio 2010

come si esegue la pittura su velo

tecnica per dipingere sul velo
Si distende e si imbulletta una tela bianca un pò più vasta delle misure del velo . Il disegno viene eseguito in detta tela ( dato ch sopra al velo si segna con difficoltà) a mezzo della quadrettatura dal bozzetto e si passa con anilina il disegno a carbone.

Si distende sopra al fondale di tela il velo e si imbulletta, mettendolo bene a squadra. Per dipingere , si adoperano i colori a tempera che servono per le scene, solamente si ha cura di sfregare il pennello sul velo in modo che rimanga poca tinta e i fori a nido di vespa, rimangono liberi dal colore.

Mentre si lavora è buona regola con una punta ricurva infilare il velo dove si ha dipinto e alzarlo per evitare si attacchi alla tela sottostante. Le tinte che oltre al velo , dipingono la tela sottostante, danno un effetto forte e colorito e pari al bozzetto , bisogna diffidare, perchè quando il velo senza fodera di tela, si trova al suo posto risulta sempre più debole e slavato.

Specialmente sono poco appariscenti i bianchi e i neri. per essere sicuri di essere fedeli al bozzetto bisogna imbullettata un nuova tela bianca , rimbullettare il velo dipinto , controllando e rinforzando le tinte , ove ne sia bisogno.

Importante per la trasparenza , che il velo mantenga aperti i buchi di vespa , altrimenti quando è illuminato dal dietro si vedono le macchie di colore che oltre a far vedere il trucco , disturbano l’occhio dello spettatore.
Terminato di dipingere viene sbullettato da un lato facendo vela si cerca di staccare dalla tela aiutandosi con la punta ricurva per evitare che rimanga attaccata . La tela dipinta può essere usata anche da fodera.
Utilizzando il polietilene : che è una pellicola trasparente ( un derivato delle materie plastiche) che può servire per simulare i vetri delle finestre e per realizzare i panorami di piccola dimensioni. Non accetta nessuna colla.
Utile nella pittura su velo e nelle sovrapposizioni di tela e tulle ( nido di vespa) , come fodera da appoggiare a salvaguardia del pavimento in legno della sala di scenografia, perchè permettedi incollare (vinavil e colla di pasta ) senza che il velo vi si attacchi minimamente. Si trova in commercio fino a 10 m di altezza.

domenica 21 giugno 2009

L'informale - I precedenti




I precedentiLa poetica informale si sviluppa negli anni '40 e '50 del nostro secolo in piena autonomia di mezzi e prospettiva, In questo clima culturale si deduce che il rapporto con la storia viene sentito più come un peso di cui liberarsi che come eredità con cui confrontarsi.L'informale è il movimento che ha cercato di tagliare i ponti con il passato, di fare tabula rasa, però con uno spirito diverso rispetto all'ironia corrosiva del Dadaismo, e con una serie di motivazioni diverse rispetto ale prime avanguardie storiche, come il Cubismo.Gli manca la progettualità, il senso prospettico del mutamento e così come tende ad abolire il passato, gli è indifferente il futuro: non intende ricostruiure il mondo, ma solo prendere atto e capirlo.Diventa così veritiera un annotazione di Argan, secondo cui l'Informale "non è un programma di azione, ma la constatazione di uno stato di fatto" è insomma una presa di coscienza che non intende l'azione attraverso la pittura, ma nella pittura.Gli artisti si identificano nel proprio gesto creativo, lasciando sulle opere una sorta di sindone di esso.L'eroe Balzachiano autore del Capolavoro sconosciuto che dà il titolo al celebre racconto, è in un certo senso il precursore della poetica informale di cui prefigura gli esiti, attraverso un'opera che si cancella via via per eccessivo amore, facendosi sempre più materia, fino all'annullamento del soggetto, che vi resta sepolto, e che nelle intenzioni dell'artista doveva invece essere riuscito nella sua splendente perfezione, dotato magicamente di vita. Certo Frenofer è un folle, ed è un eroe romantico,anche se l'ambientazione del racconto è seicentesca, ma il suo suicidio è già una profezia che sono altrettante anticipazioni di un modo di operare che si generalizza con l'informale. Così come di anticipazioni si può parlare a proposito di altre tappe del percorso - artistico che viene dalla fine del settecento: la problematica delle macchie in Alexander Cozens, inventore del blotting, che è l'antenato del dripping, pollockiano( A. Cozens nel 1785 con il blotting. la macchia non è più trovata come per Leonardo ma fatta, non parte dall'oggetto ma dal soggetto. La macchia in questo caso è un fase preliminare che va elevata a dato visivo coerente); la turbinosa esperienza Turneriana, le fasi ultime di Cezanne e di Monet, inconciliabili , ma entrambe destinate a destabilizzare l'apparato formale, a far cadere artista e spettatore in una zona che non è molto lontana da quello che Boccioni, chiamerà il " centro del quadro"; infine le avanguardie dove Kandinsky, i cubisti, i futuristi, i surrealisti, tutti concorrono ad anticipare le stagioni dell'informale.Si deve inoltre fare riferimento ai rapporti fra le arti e gli altri settori culturali,come fra l'arte e il mondo della scienza in cui esprimono l'idea di Avvicinamento (sarà l'invenzione del telefono, del telegrafo,della televisione,treno, automobile,aeroplano a far si che il mondo si rimpicciolisse e si facesse sempre più vicino a portata di mano).

BibliografiaL'informale 2.1 I precedenti di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

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