Lettori fissi

mercoledì 8 luglio 2009

Balthus

Balthazar Klossowski de Rola, conosciuto come Balthus, pittore francese.
Ha cominciato a dipingere all'età di 16 anni . Fu particolarmente influenzato da Rilke - che scrisse una recensione per una sua mostra- e Bonnard. Possiamo dire che il suo stile è stato ben delineato sin dall'inizio: Balthus è sempre stato un artista figurativo convinto ed opposto a tutte le forme di astrazione, il suo dipingere è incisivo e di grande precisione.
Realizza quadri con toni smorzati, basati principalmente sull'osservazione e sull'interiorizzazione rigorosa delle cose e della gente.
Nel 1933, fu particolarmente influenzato dal surrealismo: infatti tutte le figure sembrano essere separate le une dalle altre e lo spazio è surreale. Nello stesso periodo si avvicina alla poetica di Artaud e di Giacometti, Balthus si rifiuta comunque di intraprendere un 'arte astratta e nel periodo pre bellico si avvicina al realismo e a Courbet (la montagna, 1937).
Dopo il 1945, la sua pittura è diventato più ricca, mentre il suo tema è cambiato.
Entra anche il nudo nei suoi quadri: ritrae infatti , ragazze adolescenti ritrandole mentre dormono o in momenti riservati ambigui - a metà strada fra innocenza e perversità.
In tutte le sue opere è ben evidente come Balthus ha mantenuto ugualmente l'amore per la sua arte , ammirando Piero della Francesca e la pittura orientale, attraverso i quali è riuscito a capire che non è importante ciò che viene rappresentato realisticamente , ma l' "identificazione" .
Nelle sue tele di canapa, il tempo è congelato, la vita è calma, i gesti sono sospesi ritratti prima ancora che possano dichiarare il loro scopo: la scena è là, può essere scoperta da chiunque voglia trovare il mistero .

domenica 5 luglio 2009

Maurizio Cattelan

Studia da autodidatta e inizia la sua carriera realizzando Oggetti non funzionanti, ispirati all'arte concettuale e al dadaismo.Nel 1986 esegue la prima delle molte parodie, imitando i concetti spaziali di Lucio Fontana con delle tele tagliate in modo da formare la Z di zorro.


Nel 1991 alla galleria d'arte moderna di bologna presenta Stadium, un lunghissimo tavolo da calcetto.Negli anni seguenti è autore di opere, installazioni e performance paradossali, ironiche, irriverenti e provocatorie.Senza titolo 2004, tecnica mista, dimensioni reali Milano, Fondazione Nicola Trussardi.Questa è l'ennesima provocazione di Cattelan, erede di Duchamp e di Piero Manzoni.
L'elenco è lunghissimo e sono sufficienti un paio di esempi: nel 1995 costringe il gallerista Emmanuel Parrotin a travestirsi da Errotin, le vrai lapin, un pupazzo a metà strada tra coniglio e un fallo;alcuni anni dopo appende letteralmente al muro, con grandi strisce di nastro adesivo, il gallerista Massimo De Carlo.
Qui grazie all'appoggio della fondazione trussardi e al patrocinio del Comune di Milano, "impicca" tre manichini di cera ad un albero di piazza XXIV Maggio a Milano scatenando feroci e accanite polemiche.L'artista non dà alcuna spiegazione sull'identità dei tre fanciulli, ne sui motivi che hanno portato alla loro morte, ne sul significato dell'opera stessa e questo aumenta ancor più la confusione e il disagio dei commentatori.A questo si aggiunge il gesto ( che potremmo definire dadaista) compiuto da Franco De Benedetto, un passante che sale sull'albero per tagliare le corde, ma cade al suolo, ferendosi in modo serio.

Yves Tanguy

Inizia a dipingere a soli ventitrè anni, semplicemente da autodidatta , inizialmente fu impressionato dalle oper metafisiche di de chirico.Successivamente nel 1925 conosce breton e si unisce al gruppo dei surrealisti , di cui diventa in breve tempo uno tra i maggiori esponenti più coerenti.

Il suo stile è già definito con la sua prima mostra nel 1927 ,alla galleria Surrealiste di Parigi, dove presenta le atmosfere oniriche dei suoi paesaggi popolati da strane e inquietanti forme.Nel dicembre del 1925 tnguy conosce Breton e aderisce al surrealismo, di cui diventa uno degli interpreti principali.Nell'introduzione al catalogo della mostra Breton commenta e approfondisce i significati occulti dell'universo mentale dell'artista.Le sue composizioni sono ambientate in un paesaggio desertico e desolato, quasi fosse un'altro pianeta.Nell'opera:La geometria dei sogni il titolo esprime chiaramente i riferimenti all'inconscio e ai sogni.I suoi paesaggi , lunari e sottomarini, sono popolati da strane figure biomorfiche e inquietanti.La loro natura e il loro significato sono oscuri e richiamno alla mente le sculture astratte di Arp o le figure deformi di Dalì.I colori hanno delle sfunmature particolari cose gli oggetti fossero visti attraverso dei filtri speciali e questa scelta cromatica accentua l'effetto dell'intera composizione.Tangui applica del surrealismo il concetto dell'automatismo, ( ossia processi dovuti ad azioni involontari che sfuggono al controllo della mente)Per i surrealisti l'automatismo esprime la vera forza creatrice che è dentro di noi e permette all'artista di esprimere la vera natura, liberata da vincoli, per loro mortificanti, della ragione.

Sandro Chia

Studia a Firenze all?istituto d'Arte e all'Accademia , dove si diploma nel 1969. Dopo un viaggio in India , Turchia e in Europa si stabilisce a Roma.Dal settembre 1980 all'agosto 1981 lavora a Monchebglodbach, grazie ad una borsa di studio.A partire dal 1981 trascorre molti mesi dell'anno a New York.



All'inizio della sua carriera esegue installazioni e performance ispirate all'arte concettuale, poi elabora una pittura figurativa ricca di riferimenti simbolici ed è tra i protagonisti della transavanguardiaGli addii2000, olio su telacollezione privataNella sua vasta produzione pittorica Sandro Chia rielabora in maniera originale e personale le esperienze dei Fauve e dei simbolisti.Dai primi egli impara a usare le linee semplici, così da dare spazio ai colori intensi e brillanti, dai forti contrasti di tono che danno dinamismo e vivacità all'intera composizione.Ai secondi si avvicina per la capacità di creare un racconto servendosi di pochi elementi, che spingono lo spettatore a integrare con la propria fantasia quello che non vede per completare le vicende rappresentata.Inoltre egli attira la sua attenzione e lo stimola in modo che non si limiti a un giudizio sommario e superficiale sugli oggetti o i personaggi raffigurati, ma si interroghi sul ruolo e sui messaggi che ha voluto assegnare loro.Come scrive Achille Bonito Oliva " il corto circuito tra difficoltà compositive e facilità realizzativa permette a Chia di produrre immagini capaci di sedurre l'immaginario collettivo di una società di massa che altrimenti sentirebbelontana l'immagine artistica."

Francesco Clemente

Francesco Clemente studia architettura all'università di Roma dove frequenta molti artisti tra cui Alighiero boetti , Joseph Beuys e Cy Twombly; tiene la sua prima mostra personale nel 1971 alla galleria Giulia a Roma; negli anni ottanta lavora a stretto contatto con Andy Warhol e jean- Michel Basquiat a new York.



Dopo un esordio influenzato dall'arte concettualee, aderisca alla transavamguardia. Nelle sue prime opere sperimenta varie tecniche: oltre agli acquerelli e agli oli, esegue affreschi, sculture mosaici, miniature e fotografie. Vive e lavora a Roma New York MadrasIcaro1990 circa Acquerello su carta di cotonecollezione privataMolte delle opere di Clemente hanno un valore autobiografico e introspettivo: spesso le sue composizioni sono caratterizzate dalla presenza di autoritratti o figure simboliche, per mezzo delle quali egli si interoga sulla propria identità, sul proprio ruolo all'interno della siocietà , sulla vita e sul significato dei suoi rapporti umani.In quest'acquerello la figura di Icaro rappresenta il desiderio di spezzare i vincoli alla vita materiale e di elevarci spiritualmente alla ricerca di una realtà suporiore.Clemente trascorre molti mesi dell'anno a Roma, a New York e a Madras, dove ha potuto conoscere a fondo la cultura indiana, così diversa dalla mentalità e dalla vita frenetica della metropoli statunitense.lo stile, tipico della pittura della transavanguardia, recupera la tradizione figurativa, ma nello stesso tempo tiene conto delle esperienze dell'astrattismo, che gli permettono di arricchire le sue creazioni per mezzo di atmosfere allusive ed evocatrici, liricamente ispirate.

Tony Cragg

Studia scienze e nel 1968 lavora come tecnico di laboratorio alla national Rubber Producer Research AssociationIn seguito frequenta il Gloucester College of Art ande Design a Chellenham, la school of Art di Eimbledon dal 1969 al 1973 e dal 1973 il Royal Collage a Londra.

A partire dagli anni '80 le sue creazioni sono presenti nelle maggiori manifestazioni internazionali: nel 1988 vince il Turner Prize, nel 1994 è membro della Royal Academy di LOndra e nel 2001ottiene il premio ShakespeareTavolozza plastica I1985, plastica, collezione privataIn quest'opera l'artista ci mostra gli elementi che compongono la sua tavolozza: fin dai suoi esordi, infatti egli usa materiali industriali usati, soprattutto in plastica, oggetti o frammenti di oggetti di uso comune, prodotti in serie in gran quantità, usati e poi gettati.All'inizio degli anni settanta assembla i rifiuti che trova in riva al mare; tra il 178 e il 1985 organizza al suolo o sulle pareti delle grandi composizioni in cui i singoli elementi sono accostati in base alla forma, al colore ( come in questo caso) o alla loro natura.Questi frammenti sono disposti in modo tale da rappresentare un oggetto legato in qualche modo ai materiali utilizzati, tanto da creare quello che il critico Didier Semin chiama un " eccesso arcicambolesco" in ogni caso il suo scopo è quello di spingerci a riflettere sui rapporti tra l'uomo moderno e gli oggetti che usa nella sua vita quotidiana. Dopo il 1988 Cragg realizza installazioni di ampio respiro, utilizzando anche materiali nobili, quali il bronzo, il legno o il gesso, e tecniche più tradizionali.

Vuoi ricevere un rimborso carburante immediato con una semplice App ?

  Ti spiego come fare   Fare il pieno di  benzina  o di altre tipologie di  carburante  per rifornire il proprio veicolo rimane una spesa se...