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martedì 28 aprile 2009

Piantare e tagliare un albero

Quale albero scegliere.Occorre tenere conto di più fattori nello stesso tempo: - del posto che occuperà nell'età adulta - dell'effetto ricercato (forma e funzione)- della natura del terreno e dell'orientamento - della zona d'ombra e dell'ampiezza delle radici Periodo di piantatura.- Alberi fogliosi a radici nude: novembre e dicembre - Alberi fogliosi a radici carnose: fine inverno - Conifere: inizio autunno, fine marzo/inizio aprile
PRODOTTI: Tutori e collari, filo di ferro, concime, terriccio, corteccia di pino, trattamento insetticida e fungicida, mastice cicatrizzante.
ATTREZZI: Vanga o forca vanga, cesoie, sega, roncola, pennello, mazza.
Sviluppo, crescita, terreno, ecc.- Piccolo sviluppo (tra i 3 e gli 8 mt d'altezza nell'età adulta): robinia dorata, melo, ciliegio, pero, pino, acero del Giappone, salice, gelso, betulla, albero di Giuda- Sviluppo medio (da 8 a 15 mt di altezza nell'età adulta): acero rosso, betulla bianca piangente, sorbo degli uccelli, salice giallo, cipresso- Sviluppo forte (oltre i 15 mt): tiglio argentato, tiglio d'Olanda, acero, paltano, betulla nera, faggio comune, quercia, frassino, noce, castagno, olmo siberiano- Crescita rapida: salice, pioppo, betulla, frassino, platano, acero- Siepi: carpino comune, faggio, lauro- Ornamentali: catalpa, robinia, algero di Giuda, sorbo degli uccelli, melo da fiore, ciliegio, tiglio- Terreno umido: faggio e frassino comune, pioppo nero, salice, sorbo, betulla, tiglio argentato, quercia rossa, acero- Terreno secco: robinia, gelso, frassino, betulla bianca, albero di Giuda, quercia, tiglio da fiore- Terreno calcareo: albero di Giuda, betulla bianca, faggio comune, carpino, ciliegio, quercia, acero, sorbo, pioppo, frassino comune- Terreni silicei: pippo d'Olanda, robinia, acero del Giappone, betulla bianca, castagno comune, faggio, magnolia
La preparazione.Fino a prima del trapianto stoccare le piante in un locale non riscaldo ma al riparo dal gelo per evitare l'essiccazione delle radici.Se il trapianto non può essere effettuato entro 10 giorni, scavare una fossa in un angolo riparato del giardino, coricare l'albero verso Sud e ricoprire le radici di terra.. In caso di grande freddo, coprire l'albero con delle foglie secche, rami o paglia.Preparare per tempo lo spazio per la piantagione, dissodando il terreno. Per migliorare la qualità del terreno, aggiungere del terriccio con del letame fertilizzante a decomposizione lenta.Per piantare attendere il momento migliore: tempo secco, terreno non ghiacciato.
Scavare una buca sufficientemente grande per accogliere le radici o la zolla se si tratta di una pianta consegnata iPrima di posare la pianta nelle buca, affondare le radici nel fango liguido arricchito di ormoni, per favorire la crescita delle radici. n un contenitore. Le radici dovranno essere umide e flessibili.
Posa.Introdurre un tutore a circa 10 cm a verso ovest rispetto alla posizione della buca. Posizionare la pianta nella buca fino all'altezza a cui era interrata nel vivaio (si nota il segno sul tronco). Versare uniformemente del terriccio arricchito tra le radici ed annaffiare.Riempire completamente la buca ed annaffiare abbondantemente. Per conservare un buon livello d'umidità, spargere attorno alla pianta della corteccia di pino.Attaccare la pianta al tutore con dei collari inumiditi da uno strato di muschio, facendo attenzione a non rovinare il tronco.
In caso di vento.Attaccare un collare di gomma o di muschio plastico sul tronco della pianta, all'altezza dei primi rami.Fissare dei fili al collare, tenderli e fissarli al terreno con dei picchetti, formando un triangolo.
Il taglio.Tagliare d'inverno, durante il riposo della vegetazione.Le piante ornamentali necessitano, nei primi 3/4 anni anni di crescita, di potature per equilibrare i rami.Se il fusto principale tende a crescere troppo in fretta senza ramificarsi, potare la cima per provocare la nascita di germogli laterali.Se il fusto principale si è biforcato, tagliare uno dei due rami, raddrizzare l'altro ed applicare un tutore.Questi tagli non si applicano alle conifere, che assumono naturalmente una forma simmetrica ed armoniosa.La potatura per le piante da siepe è specifica in base alla forma che si vuole dare.
La sfrondatura.Quando i rami di un albero diventano ingombranti, occorre sfrondare.Attenzione alla presenza di abitazioni e di linee elettriche.Fare una prima incisione di 3-4 cm di profondità sotto il ramo e a circa 30 cm di distanza dal tronco.Una volta segato, eliminare la parte rimasta del ramo.Applicare il mastice cicatrizzante sul tronco in corrispondenza del taglio di potatura.
I trattamenti.Le piante possono essere soggette a malattie o ad attacchi d'insetti.E' essenziale identificare le cause non appena compaiono i sintomìmi, in modo da poter scegliere immediatamente il trattamento più adeguato. Eventualmente, chiedete consiglio ai venditori Castorama, portando una foglia malata come campione
Sotto gli alberi a fogliame denso, il prato si rovina. Sostituirlo eventualmente con delle piante che stanno bene all'ombra.In inverno, dissodare periodicamente il terreno alla base degli alberi, togliere le erbacce ed aggiungere del concime specifico.Evitare l'accumulo eccessivo di neve sui rami.

Tagliare gli alberi da frutto a seme (melo e pero)

PERCHÉ TAGLIARE Diversi motivi giustificano il taglio di un albero da frutto da seme:
aiutare la messa a frutto eliminando i germogli in sovrannumero e permettendo di concentrare il massimo di linfa sulle gemme a frutto;
dare una forma equilibrata riducendo la lunghezza dei rami molto sviluppati e tagliando quelli messi male;
migliorare la fruttificazione dando dell'aria al centro dell'albero per permettere la penetrazione dei raggi del sole fino al cuore della pianta;
limitare la crescita e facilitare la raccolta moderando lo sviluppo con dei tagli ripetuti;
aumentare il vigore tagliando i rami principali molto corti, un taglio importante tende sempre a stimolare la germogliazione;
rispettare la forma dell'albero impedendo una crescita indipendente soprattutto per le forme a palizzata;
favorire la fioritura e la fruttificazione privilegiando tutti gli organi fertili;
ringiovanire l'albero privilegiando la crescita dei rami più giovani ;

QUANDO TAGLIARE Le operazioni di taglio degli alberi da frutto da seme, si praticano sempre nel periodo di riposo vegetativo, quando l'albero ha perso le sue foglie. L' ideale è dicembre-gennaio. Non deve gelare il giorno in cui si taglia.I peri,avendo una vegetazione un pò più precoce dei meli, saranno sempre i primi ad essere potati. DOVE TAGLIARE Fare tutti i tagli sopra un gemma (un germoglio) che assicurerà la perennità del ramo sviluppandosi in primavera.Tagliare di sbieco circa 5 mm sopra la gemma. (Permette all'acqua di scivolare senza rischio di annegare il germoglio e di farlo marcire). La regola generale è fare un taglio sistematico a 3 occhi da tutti i germogli.
PRODOTTI:
ATTREZZI: Cesoia, sfrondatore (cesoia a due mani), roncola per tagliare le piante, segaccio, sega con manico telescopico, troncatrice leggera, roncola da giardiniere, pietra per affilare, lima d'affilatura, scala, mastice cicatrizzante in pasta.

LA MANUTENZIONE ABITUALETagliare corti i rami molto fertili che producono poco legno, per ottenere una crescita vigorosa.Tagliare corti i piccoli rami bassi.Tagliare i germogli superiori all' estremità del ramo ad una sola gemma, tagliare anche qualche volta a raso, per ottenere una ricrescita più forte del ramo.Tagliare lungo i rami molto vigorosi e poco produttivi per rallentare la circolazione della linfa.Tagliare sopra una gemma per assicurare la perennità del ramo. La gemma posizionata subito sulla sezione riceverà più linfa e si svilupperà in un germoglio più vigoroso.LA SFRONDATURALa sfrondatura si applica soltanto per gli alberi da frutto in pieno vento perché la loro messa a frutto si fa naturalmente. Si tratta di un taglio di manutenzione da realizzare durante il riposo della vegetazione.Rispettare la forma naturale dell'albero.Equilibrare i rami accorciando i rami troppo lunghi con una roncola per tagliare le piante, o con una sega montata su un manico telescopico.Eliminare tutti rami morti, i germogli storti, le parti che sembrano ammalate (particolarmente i cancri del melo).Conservare soltanto i rami sani e posizionati bene.Accorciare i rami al fine di alleggerire l' insieme dell'albero e di evitare il groviglio nocivo a una buona messa a frutto.

LA MESSA A FRUTTO O TAGLIO TRIGEMMESi fa durante l'inverno su alberi coltivati in forme particolari (a palizzata, a cordone, a palmetta, a piramide, a vaso).Il termine trigemine significa tré occhi; lasciando soltanto tre occhi sulla parte che rimane sull'albero (taglio).Tagliare a tre occhi tutti i germogli a legno, cioè i rami, tenendo soltanto le gemme a legno.Conservare una sola gemma da frutto per ramo tagliando tutto quello che si trova dopo di lei (anche se riguarda altre gemme da frutto). Si concentrerà cosi tutta la linfa sui frutti che saranno più grossi.Rinfrescare le borse con un piccolo colpo di cesoia superficiale alla loro estremità. Hanno tendenza a rifruttificare.Non toccare i brindilli. Se sono troppi, limitare il loro numero a uno per base allargata del tronco.Allungare i prolungamenti di circa 20 cm. Tagliare su una gemma posizionata nella dirczione opposta a quella del ramo (a destra se il germoglio ha una direzione verso la sinistra o viceversa) in modo che la crescita sia in fine rettilinea.Tagliare completamente i prolungamenti dei rametti giovani quandoil carpentiere ha raggiunto la taglia che gli era assegnata (in generale la parte superiore del loro supporto).Accorciare sistematicamente tutti rami: devono avere una forma la più semplice possibile. La fruttificazione si fa meglio vicino ai rami carpentieri.

LA MESSA A FRUTTOPer capire il meccanismo del taglio trigemme, bisogna seguire l'evoluzione di un ramo su tre anni, il tempo necessario alla messa a frutto.Il primo inverno: tagliare un germoglio a legno a tre gemme. Nella stagione che segue, la gemma dell'estremità del ramo si trasforma in germoglio a legno. In generale la gemma della base evolve in dardo. Il secondo inverno: tagliare di nuovo il ramo a tre gemme. Le due gemme di estremità diventano il po' spesso dei germigli fogliosi; quanto al dardo posizionato il più vicino al carpentiere, ingrossa e diventa una gemma da frutto.Il terzo inverno: lasciare una sola gemma da frutto, sul ramo potato precedentemente

LA SPOLLONATURASi pratica in aprile. È l'eliminazione sistematica di tutti germogli fogliosi e inutili o in sovrannumero.Tenere un solo ramo, se ne nascono più di uno dallo stesso punto, privilegiare il più vigoroso.Distanziare i futuri rami togliendo i giovani germogli troppo ravvicinati: un ramo ogni 10 cm .LA CIMATURAOperazione destinata a limitare lo sviluppo dei germogli a legno, a respingere la linfa verso la base del ramo e a favorire lo sviluppo degli organi fertili (dardi e germogli a frutto).In giugno, "cimare" (tagliare con cesoia) ogni ramo a 5 foglie da più di 30 cm.In agosto, cimare a 3 foglie i nuovi germogli . Non cimare mai i prolungamenti dei rami carpenteri, il loro allungamento deve essere regolare.IL TRATTAMENTOOperazione destinata a provocare lo sviluppo dei germogli a frutto per la futura stagione.Tagliare a fine estate i rami che presentano un dardo alla loro base e almeno due rami. Conservare il ramo che è il più vicino al dardo riducendo la sua larghezza a 5 foglie. Eliminare il resto del ramo.Conservare un solo ramo a legno sui rami che ne hanno sviluppati di più.Conservare il germoglio più vicino al carpentiere, cimare il giovane ramo a 5 foglie .Privilegiare i germogli a frutto nel caso in cui siano già ben sviluppati sui rami,lasciarli solo per farli ingrossare ancora di più con la prima salita della linfa di settembre.

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