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martedì 11 maggio 2010

come comportarsi e cos’è la fimosi

E’ il restringimento del prepuzio , quel lembo di pelle che ricopre la punta del pene, cioè glande
Alla nascita e per tutto il primo anno di vita, è praticamente una condizione fisiologica: il prepuzio, infatti, aderisce a tal punto al glande che la punta del pene rimane quasi del tutto nascosta. Man mano le aderenze si distaccano spontaneamente, l’apertura si allarga e il glande riesce a fuoriuscire.

Se ciò non accade il pediatra può provare ad allargare manualmente l’apertura del prepuzio. Se questa manovra non riesce, occorrerà ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico di circoscrizione per liberare il glande. Lavare tutti i giorni i genitali tirando indietro delicatamente il prepuzio. Non forzare però oltre questo limite: manovre troppo brusche, infatti, possno provocare piccole lacerazioni che cicatrizzandosi, restringono ancora di più l’apertura.

Inoltre tentare di scoprire il glande può causare la cosiddetta parafimosi: in questo caso,la pelle del prepuzio stringe ad anello intorno alla punta del pene che non si riesce più a ritrarre.Il pene si gonfia dando dolore eva liberato tempestivamente portando il piccolo al pronto soccorso.

come e perchè raccontare le favole al vostro bambino

Fa parte del rito della buonanotte, insieme al ciuccio e all’orsetto di peluche
Un modo, per il bambino di godere della presenza dei genitori è di essere rassicurato dalla loro voce che racconta la storia di cappuccetto rosso o Del gatto con gli stivali. Non meravigliatevi, quindi, se il vostro piccolo vi chiederà, sera dopo sera, di leggergli la stessa favola, di ripetergli quel determinato particolare del racconto, quella certa esclamazione che lo fa ridere.

Per voi sono ripetizioni inutili ma per lui fanno partedel rito: guai a cambiarle o a saltarle. Vi è affezionato proprio come al suo pupazzo che porta nel lettino. Ma gli orchi , i lupi cattivi, le streghe è vero che mettono paura ma certo non sono causa di incubi o terrori notturni; perchè a rassicurarlo, a spiegargli che questi personaggi non esistono nella realtà,

e perchè c’è sempre un principo azzurro, un coraggioso cacciatore o una fatina buona che vincolano su tutti. Attenzione però a non usare i personaggi cattivi delle favole per minacciare il bambino in situazioni reali. Streghe e lupi cattivi non servono a convincere il piccolo a finire tutta la pappa: ben presto capirà il vostro inganno e non vi crederà più. Nemmeno quando gli leggete una favola.

come curare l’herpes nei bambini

fastidiosa negli adulti, ancor di più nei nostri bambini
E’ un’infezione dovuta ad un virus , herpes Simplex, che può manifestarsi in forme diverse a seconda della carica virale, delle difese dell’organismo e della localizzazione del virus. Nei bambini l’herpes colpisce frequentemente la bocca e la prima e più comune manifestazione è la gengivostomatite.

Si riconosce subito perchè si presenta con delle zone rosse e rilevate sul labbro che danno prurito e che poi si trasformano in vescicole. Queste possono comparire anche sulle gengive e sulla lingua. Non appena compare questa “febbre” sul labbro appoggiate subito un cubetto di ghiaccio per evitare che si sviluppi velocemente la vescicola.

Se l’Herpes ha provocato una gengivostomatite, fate alleviare il fastidio facendo tenere al bambino in bocca il ghiaccio. Ciò che potete fare per evitare fastidi al bambino è di dargli cibi e bevande calde o acidule. Non cercate mai di rompere le vescicole o di toglierle : se si trovano sulle labbra applicate una crema emolliente, se sono all’interno della bocca cercate di far fare degli sciacqui con il collutttorio disinfettante.

Tenete sempre pulite le manine del bambino ed impeditegli di toccarsi l’herpes per non diffondere l’infezione. Se vi rivolgete al pediatra, quasi sicuramente vi prescriverà una pomata antivirale da applicare sul labbro. In caso di stomatite erpetica vi consiglierà anche delle soluzioni antisettiche . La stomatite comunque si risolve nel giro di una settimana.

In alcuni soggetti, dopo la prima infezione, il virus dell’Herpes rimane presente nell’organismo in forma silente e si può ripresentare quando l’organismo in forma silente e si può ripresentare quando l’organismo è particolarmente stressato o debilitato.

come curare il mal di gola nei bambini

E' il sintomo più comune l’infiammazione che può colpire una delle zone della gola: dalle tonsille alla faringe
Responsabili sono in genere i virus e i batteri ma, talvolta, il mal di gola può essere il segnale di reazione a sostanzeiritanti come polvere, fumo, smog, e aria troppo secca. Si riconosce subito, basta far aprire la bocca al bambino e si vede che ha la gola infiammata, con le tonsille che possono essere arrossate.
Il bambino ha dolore quando deglutisce, può avere febbre, tosse abbassamento di voce. Cosa potete fare: se è un banale mal di gola che causa malessere generale, è sufficiente alleviarlo offrendo bevande fresche e in generale un’ alimentazione liquida.
Al contrario se c’è febbre , dolore acuto, difficoltà di respiro è necessario chiamre subito il pediatra che vi consiglierà la cura appropriata.

sabato 8 maggio 2010

come e quando utilizzare i lassativi nei bambini

La purghetta è un ‘abitudine dfficile da cancellare

Ci sono ancora molte mamme e moltssime nonne che pensano sia utile aiutare l’intestino del bambino con l’ uso di lassativi quando il bambino cambia aria o ai primi accenni di stitichezza. Non c’è assolutamente bisogno di continuare questa tradzione tanto vecchia quanto obsoleta.

L’inizio delle vacanze non impone l’uso di alcun lassativo anche se il bambino non evacuoa più come prima. Questa per così dire pigrizia è solo semlicmente temporanea ed è dovuta all adattamento dell’organisnmo al nuovo clima e ai nuovi orari e quindi alle nuove abitudini alimentari.

Si rivela allora del tutto controproducente l’utlizzo di lassativi che specie se utilizzati in maniera prolungata possono irritare molto le pareti dell’intestino e può essere gravemente alterata la funzionalità intestinale che può peggiorare il poblema al posto di risolverlo.

Se proprio volete aiutare vostro figlio e il suo intestino un pò pigro potete farlo: Aumetando le fibre dando priorità ad alimenti come verdura, frutta, cereali offrite continuamente da bere al bambino i liquidi aiutano molto aggiungete sempre e spesso un cucchiaio di olio alle vostre pietanze

come e quando portare il bambino al mare

Un lattante può benissimo essere portato al mare
E’ risaputo che i bambini che nascono in un paese vicino al mare non hanno problemi.. anche se è naturale che dovete prendere alcune precauzioni - Evitate i periodi più caldi: i mesi centrali infattti sono troppo afosi, l’ideale è giugno e settembre

- scegliete zone con molto verde e soprattutto ben ventilata dove è possibile passeggiare senza pericolo che il bambino soffra troppo il caldo - evitate ovviamente i posti che sono troppo afflllati e rumorosi e le località in cui è necessario spostarsi in auto

- andate sulla spiaggia nelle prime ore del mattino ( entro le 11 e nel tardo pomeriggio dopo le 17 , non tenete il bambino sotto i raggi diretti del sole e proteggetelo sempre e comunque con una crema solare

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