Lettori fissi

domenica 3 maggio 2009

Doveri dei giovani

(…)Gli uni sono dei giovani, gli altri sono doveri degli anziani. È proprio degli adolescenti avere rispetto per i più vecchi ed eleggere tra di loro i migliori ed i più buoni, con il consiglio ed il parere dei quali sostiene, poiché l’inesperienza giovanile dell’età deve essere creata e retta con la prudenza degli anziani. Ma quella età della moltissima voglia deve essere ritenuta ed essere esercitata nel lavoro e nella pazienza sia nell’anima che del corpo. E infatti, quando vogliono rilassare gli animi e dorsi alla scherzosità evitando la smodatezza, ricordando della fanciullezza. (…)

Il territorio e le popolazioni

La Gallia è nel suo insieme divisa in tre parti, delle quali i belgi abitano una, gli Aquitani un’altra, la terza coloro che sono chiamati nella stessa lingua dei Celti e chiamata nostra dei Galli. Questi si differenziano tra loro per lingua, istituzioni, leggi. Il fiume Garonna divide i Galli dagli Aquitani, la Marna e la Senna divide dai Belgi 8I Galli). Di tutti questi i più forti sono i Belgi, per il fatto che sono distanti dalla civiltà e dalla cultura della provincia e per niente spesso i mercanti capitano nel loro paese e le cose che mirano ad indebolire gli animi, importano e sono vicini ai Germani, che abitano oltre il Reno, con questi combattono continuamente. Per questo gli Elvezi superano anche i rimanenti Galli in virtù, perché combattono quotidianamente guerre con i Germani, o quando li tengono lontani dai loro territori o gli stessi combattono nei loro confini una parte dei territori che, come si è detto è occupata dai Galli ha inizio del fiume Rodano, è limitata dal fiume Garonna, dall’oceano, dai confini dei belgi, confina anche dalla parte dei Sequani e degli Elvezi. I belgi hanno origine dagli estremi confini della Gallia si estendono fino alla parte inferiore del fiume Reno, guardano verso il sole che sorge. L’Aquitania si estende dal fiume Garonna ai monti Pirenei e questa parte dell’oceano che è vicino alla Spagna, si estende guarda verso al tramonto del sole e a settentrione.
incolo, is, inedui, incultum, incolerea
appello, as, avi, atuma, are
differo, differs, diftuli, dilatum, differre
divido, is, si, sum, dere
absum, abes, abfui, abesse

Il re Pirro

Nel medesimo tempo fu dichiarata una guerra ai Tarantini, che già si trovavano nella parte meridionale dell'Italia, poiché avevano fatto un torto agli ambasciatori romani, questi chiesero aiuto contro i romani, a Pirro, re dell'Epiro che traeva origine dalla stirpe di Achille. Egli venne subito in Italia e allora per la prima volta i romani combatterono con un nemico d'oltremare. Fu mandato contro Pirro il console P. Valerio Levino, il quale dopo aver catturato gli esploratori di Pirro, ordinò che essi fossero condotti per l'accampamento, che fosse mostrato tutto l'esercito e che allora fossero lasciati andare, affinché riferissero a Pirro tutto ciò che i romani stavano facendo. Attaccata immediatamente battaglia mentre, sebbene Pirro fuggisse già, vinse con l'aiuto degli elefanti i quali impaurirono i romani giacché non li avevano mai visti. Ma la notte pose fine al combattimento; Levino tuttavia fuggì durante la notte. Pirro catturò mille e ottocento romani e li trattò con sommo rispetto, fece seppellire quelli uccisi. E dopo aver visto questi anche morti con ferite sul petto e con un aspetto orribile, si dice che portò le mani al cielo con queste parole: che egli avrebbe potuto essere padrone di tutto quanto il mondo se gli fossero capitati tali soldati.

Il cursur honorum

Marco Catone, nato nel municipio di Fuscolo, adolescente, prima di dedicarsi alla carriera politica, visse tra i Sabini, poiché lì aveva un podere lasciato dal padre. Quindi per esortazione di C. Valerio Flacco, che ebbe collega nel consolato e nella censura(carica del console) emigrò a Roma e cominciò fare l’avvocato. Meritò il primo stipendio militare a 17 anni. Fu tribuno militare in Sicilia, sotto Quinto Fabio e M. Claudio consoli. Quindi come ritornò, seguì l’accampamento di C.C.N., e al sua grande opera fu molto stimata nella battaglia presso la Sena, nella quale cadde Asdrubale, fratello di Annibale. Fu eletto Edile della plebe con C. Elvio. Divenne pretore della provincia di Sardegna, dalla quale tempo prima aveva condotto Quinto Ennio il poeta, il che stimiamo meno di qualsiasi grandissimo trionfo in Sardegna.

Il dramma di Attilio Regolo

È ingiusto non fare menzione dell’animo coraggioso di Attilio Regolo che fu mandato a Roma dai Punici per persuadere i suoi concittadini restituissero i prigionieri. Poiché non aveva voluto persuadere i concittadini, poteva rimanere a casa ma preferì tornare, sia che volesse conservare la parola data, sia che sperasse che i Punici fossero meno crudeli. Egli non doveva ritornare, (…), doveva fare (…).

I veri beni della vita

Aristippo filosofo socratico, poiché avere rivolto l’attenzione al disastro presso al spiaggia di Rodi trattate la geometria con un giro di parole, avendo guidato contro i compagni così ebbe detto: “Speriamo bene! Infatti vedo le impronte degli uomini. È immediatamente andò nella città di rodi e andò direttamente a finire nel ginnasio, e qui discutendo della filosofia, fu donato, poiché non tanto per prepararsi, ma anche a loro., i quali nello stesso tempo saranno stati sia i vestiti sia le quali cose che sono necessarie per il nutrimento. Affinché fosse superiore poiché d’altra parte aveva voluto che i compagni di lui ritornassero in patria e poiché lo interrogò, pochi voleva qualcuno che non avrebbe rinunciato alla cosa, allora ordinò che dicessero: “In tal maniera per il viaggio ai figli è opportuno che si prepari, per le quali così anche dal disastro nello stesso tempo possono enare da un naufragio”. Infatti quelle protezioni sono il mezzo di sopravvivenza, alle quali potevano nuocere né il sfavorevole di fortuna, né il mutamento delle cose pubbliche, né la devastazione della guerra.

I Sanniti chiedono agli Etruschi di allearsi contro i Romani

I Sanniti si diressero verso l'Etruria e chiesero una assemblea sei capi dell'Etruria. E radunata questa espongono per quanti anni combattono per la libertà contro i Romani: avevano provato tutte le cose, nel caso in cui potessero affrontare un rischio tanto grande di guerra con le loro stesse forze: avevano tentato anche di ottenere gli aiuti delle genti vicine non con grande efficacia. Avevano chiesto la pace al popolo romano,, non potendo tollerare la guerra; si erano ribellate perché la pace per chi è schiavo è più tollerabile che la guerra per chi è libero. A loro restava un'unica speranza negli Etruschi: sapere che erano la gente più ricca d'Italia per armi, uomini, denaro; avevano come confinanti i Galli. nati tra spada e armi, feroci non solo con il loro ingegno ma anche contro i Romani, popolo che ricordano catturato da loro e riscattato con l'oro, non vantandosi inutilmente. Numma mancava a che costringessero i Romani cacciati da ogni territorio al di là del Tevere a combattere per la propria salvezza non per non tollerare il regno d'Italia nel caso in cui gli etruschi avessero lo stesso animo che un tempo era stato di Porsenna e dei loro antenati.

I pricipes factionum

In Gallia non soltanto in tutte le città e in tutti i villaggi ma anche in ciascuna famiglia ci sono partiti e di loro sono i capi delle tribù che apparsi a giudizio di ? avere somma autorità in ogni decisione. Pare che questa tradizione sia stata istituita in epoca antica per questo, affinché nessun cittadino della plebe fosse privo di protezione contro uno più potente. Ciascun capo infatti non sopporta che i suoi siano oppressi e ingannati e se facesse altrimenti non avrebbero alcuna autorità fra i suoi. Questo costume regna in generale in tutta la Gallia e perciò tutte le popolazioni furono divise in due parti.
sum, es fui, esse
habeo, es, ui, itum, ere
videor, eris, visum sum, videri
ageo, es, agui, ere
divido, is, si divisum, ere

I Pompeiani cominciano a cedere (I)

Nello stesso tempo Cesare ordinò che la terza linea che era stata tranquilla e fino a quel momento si era mantenuto nel posto assegnato avanzasse. Così essendo succeduti i vigorosi e gli illesi agli stanchi, alcuni invece assalirono alle spalle, i Pompeiani non poterono resistere e batterono in ritirata. E Cesare non si era in verità ingannato sul fatto che da quelle truppe che erano collocate di contro ai cavalieri in quarta fila, comincia l’inizio della vittoria, come lui stesso aveva detto nell’incitare i soldati. Tra quelli infatti in primo luogo distrutta la cavalleria, tra gli stessi sono raccolti i corpi degli arcieri e dei frombolieri, tra gli stessi l’armata Pompeiana era circondata dalla parte sinistra e fu stabilito l’inizio della fuga.

I libri sibillini

Si narra che una volta una certa vecchia si recò dal re Tarquinio, portando con se nove libri, che diceva contenevano i divini presagi e desiderava vendere. Tarquinio avendo domandato il prezzo, la vecchia chiese il prezzo massimo; il re la derise perché pensava avesse perso il senno a causa della tarda età. Allora quella, avendo posto un fuoco davanti a questo, bruciò tre dei nove libri e chiese se voleva comprare i sei rimanenti allo stesso prezzo. Ma parve a Tarquinio, che rideva molto di più, che la vecchia senza dubbio delirasse. Ma immediatamente la vecchia, bruciati altri tre libri, chiese candidamente di nuovo al re se voleva comprare gli ultimi tre libri al medesimo prezzo. Allora si dice che Tarquinio sia divenuto più attento; infatti pensò che una donna così costante e sicura di sé non fosse da sfidare; pertanto comprò immediatamente al medesimo prezzo i libri. Quando la vecchia partì da Tarquinio, nessuno seppe mai che cosa lei fosse stata pagata: ciò non fu più visto da nessuna parte del mondo.

I Pompeiani cominciano a cedere (II)

Ma Pompeo, come vide la sua cavalleria sconfitta e confidava massimamente in quella osservò quella parte spaventata, diffidato da chiunque altro, uscì dall’esercito e per mezzo del cavallo si rifugiò nell’accampamento senza fermarsi e ai suoi centurioni nel posto di guardia aveva collocato presso la porta pretoria, chiaramente. Affinché i soldati udissero distintamente: “Proteggete – disse – l’accampamento e difendete diligentemente, se qualcosa ? sarà accaduto. Io circondo le restanti parte a rafforzo”. Avendo detto queste cose, sii rifugiò nel pretorio diffidando dell’esito finale e ciononostante aspettante l’evento. Cesare spinti i Pompeiani alla fuga nella valle, stimante che nessuno spazio fosse necessario di essere concesso agli spaventati, esortò i soldati affinché utilizzassero il beneficio della fortuna e assalgono l’accampamento. Quelli, anche se affaticarti dal calore( infatti la cosa si era prolungata oltre mezzogiorno), nonostante risoluti di ogni sforzo, furono sottomessi al comando.

Gli studenti si devono esercitare attivamente

Gli studenti si devono esercitare attivamente
Ne lo stesso precettore deve solo insegnare queste cose, ma interrogare frequentemente e mettere alla prova il discernimento degli studenti. Così l'apatia si allontanerà da coloro che ascoltano, ne le cose che si andranno dicendo sfuggiranno agli orecchi: insieme, condurranno a ciò quello che da questo si chiede; cioè che loro conoscano e capiscano. Infatti che cos'altro facciamo insegnando a loro se non che sono sempre da informare? Questo genere di attenzione oserei dire più utile agli studenti più che a tutte le abilità in ogni cosa. Come tuttavia sono state tramandate alcune regole generali nell'arte della guerra molto maggiormente sarà comunque più vantaggioso conoscere per quale motivo qualcuno dei comandanti ne faccia uso sapiente in quale circostanza, in quale momento, in quale luogo o sia contrario: infatti in tutte le cose generalmente le regole valgono meno che la pratica.

Gente dei tempi andati

Brescia è la patria di dei Minucio, di quella nostra Italia che sino ad ora tiene e conserva molta della timidezza, dell’onestà ed anche della semplicità antica. Padre di lui è Minucio Matrino, capo dell’ordine equestre, perché non ha voluto nulla di più alto e riteneva essere abbastanza di stima per lui quell’ordine. Infatti scelto dal divinizzato Vespasiano tra i pretori, antepose l’onesta alla nostra ambizione, insofferente dalle preoccupazioni. Ha nonna materna Serrana Procina con municipio di Padova. Ha conosciuto luoghi e modi, Serrana, tuttavia non solo è memore dell’antico pudore, ma è anche prova della severità dei Padovani Ha eguaglio sia lo zio materno sia P. Acilia per serietà, per prudenza, per una lealtà ? ?, Nell’insieme in tutta la casa non ci sarà niente, che non ti piacerà come nella tua.

Filippo, Alessandro, Pirro, Dionisio

Tra la gente macedone due superano di molto gli altri per la gloria delle gesta: Filippo, figlio di aminta, e Alessandro Magno. Uno di questi due consumato dalla malattia a Babilonia, Filippo fu ucciso dagli Egeati, mentre andava a vedere i giochi vicino al teatro. Un Epirota, Pirro, che combatté contro il popolo romano. Egli mentre espugnava la città di argo nel Peloponneso, colpito da un sasso, morì. Uno del medesimo genere Siculo, il vecchio Dioniso. Infatti fu sia forte meno che esperto in guerra e, che non è facile da trovare in un tiranno, minimamente avido, non lussurioso, non avaro; e infine per niente cupido di alcuna cosa se non

Felice posizione di Roma

Romolo, nato da padre Marte, si dice che con il fratello Remo da Amulio, re Albano per timore di un infausto oracolo, fosse abbandonato presso il Tevere. In quel luogo poiché già sostenuto dalle mammelle selvagge della belva e poiché i pastori lo avevano allevato e poiché lo avevano cresciuto nella coltivazione agreste e nel lavoro, si narra che per primeggiò per le forze del corpo e per ferocità dell’animo. Nei confronti degli altrettanti che tutti, coloro che allora abitavano i loro campi, gli obbedirono con animo rassegnato e liberamente. Si tramanda che per mezzo delle armate di questi essendosi offerto comandante, avesse distrutto Albalonga, grande e potente città in quei tempi e avesse ucciso re Amulio. Acquisita qualche gloria, si dice che avesse deciso di fondare una nuova città. Scelse invece per la sua città u luogo (di) incredibile opportunità. E infatti non la fondo presso il mare: infatti sembra che di quelli uomini dotati di singolare preveggenza e saggezza

Estrema difesa di Salona contro le forze Pompeiane

Per la ritirata delle navi Liburniche dall’Illiria Marco Ottaviano con queste, che aveva, non pervenne a Salona. Lì sollevati i Dalmati e i restanti barbari respinse Issa dall’amicizia di Cesare; la comunità dei cittadini romani a Salona, non potendo muovere né con promesse né con avvertimenti di pericolo, iniziò ad attacare la fortezza. D’altra parte della città è fortificata della natura del luogo.Ma velocemente i cittadini romani, costruite torri di legno, si fortificarono con queste e, essendo deboli per resistere a causa della scarsezza di uomini, sfiniti dalle numerose ferite, risolsero per un estremo mezzo di salvezza e liberarono tutti i servi schiavi adulti e tagliati i capelli di tutte le donne ne fecero delle corde. Saputa l’intenzione di quelli, Ottavio circondò la fortezza per mezzo di cinque accampamenti e in un momento cominciò che quelli assalirono per mezzo dell’assedio e dell’espugnazione. Quelli lavoravano al frumento tutti interrotti massimamente esperti. Per queste cose mandati a Cesare degli ambasciatori, gli chiedevano aiuto; i restanti scomodi come poterono, si sostenevano da soli.

De Bello Gallico Libro VI XXVI-XVII

De Bello Gallico Libro VI XXVI-XVII
C’è un bue con la forma di un cervo, del quale dal centro della fronte tira le orecchie spunta un unico corno più eminente de diritto di quelle, che sono note a noi, corna; dalla sommità di questo si dipartono per ampio tratto rami simili alle palme di una mano. La stessa è la natura della femmina e del maschio, stessa (è) la forma e la grandezza delle corna. Vi sono ugualmente animali che sono chiamati alci. Di questi la forma e la varietà delle pelli è del tutto simile alla capre; ma precedono un poco per grandezza e sono senza corna e hanno le gambe senza giunture e sono senza articolazioni, né si sdraiano per dormire né, se per qualche accidente cadono, non possono ergersi e sollevarsi. Per questi gli alberi sono come giacigli: a quelli si appoggiano e solamente cosi si addormentano un poco. Il terzo è il genere di quelli, che sono chiamati Uri. Questi sono un poco per grandezza più piccoli degli elefanti, con l’aspetto, colore e figura del toro Grande è la loro forza e grande velocità, risparmiano né l’uomo né le fiere, che avvistano. L’ampiezza e le figura è la specie delle corna differisce molto dalle corna dei nostri bovi.

De Bello Gallico 1,3

Spinti da questi motivi e scossi dall'autorità di Orgetorige, stabilirono di disporre l'occorrente alla partenza: adunare il maggior numero di bestie da soma e di carriaggi che si potesse acquistare, eseguire il massimo delle semine per non mancare di grano durante il viaggio, stabilire una pace amichevole con le nazioni limitrofe. per compiere questi preparativi giudicarono sufficiente un biennio, e al terzo anno fissano per legge la partenza. A realizzarli viene scelto Orgetorige. Questi nel corso delle ambascerie che compì presso varie nazioni convince Castico figlio di Catamatalde – un sequano il cui padre aveva dominato per molti anni sul suo popolo ed era stato proclamato dal Senato amico del popolo romano - a prendere il potere tra i suoi connazionali come suo padre prima di lui; altrettanto fa con l'eduo Dumnorige, fratello di Diviciaco allora principe della sua nazione, e molto popolare, inducendo a compiere un tentativo analogo e concedendogli in moglie la propria figlia. dimostra a entrambi l'estrema facilità dell'impresa, poiché anch'egli avrebbe ottenuto il dominio della propria nazione: ed essendo fuor di dubbio che gli Elvezi fossero il popolo più potente dell'intera Gallia, garantisce che con le sue risorse e il suo esercito egli avrebbe procurato loro il trono. Questo discorso li induce a giurare lealtà reciproca, e confidano che un volta raggiunto il potere, con quei tre popoli così forti e saldi potranno divenire padroni della Gallia intera.

Dario muore alla conquista della Grecia

Dario invece, essendo tornato dall’Europa in Asia, gli amici esortati affinché riconducesse la Grecia sotto il suo potere; allestì una flotta di cinquecento navi e a questa mise a capo Dati e Artaferne, e a quelli diede duecentomila fanti, diecimila cavalieri, adducendo il pretesto che egli sia nemico degli Ateniesi, poiché con l’aiuto di quelli gli Ioni conquistarono i Sardi e distrussero i loro presidi. Quelli Satrapi, approdati con la flotta a Bubonea, velocemente presero l’Eretria e mandarono al re in Asia tutti i cittadini rapiti di quella gente. Quindi accedettero all’Attica e condussero le loro armate nel campo di Maratona: quello è a circa diecimila passi dalla città di Atene.

Che cos’è l’amicizia

Infatti in quanto l’amicizia è superiore alla parentela, che dalla parentela l’affetto si può eliminare, il titolo di amicizia si elimina, di parentela rimane. Quanta d’altra parte sia la forza dell’amicizia soprattutto da questo si può capire principalmente, che dall’infinita società del genere umano, la quale la stessa maturità ha conciliato, la cosa è stata raccolta e ridotta in limiti ben precisi, così che tutto l’amore sia stato riunito tra due o tra pochi. L’amicizia infatti non è nient’altro il consenso di tute le cose divine e umane con al benevolenza dell’amore; per questo non so se non infatti sottratta la sapienza, niente sia stato dato di migliore all’uomo dagli dei immortali. Altri preferiscono la ricchezza, altri la buona salute, altri la potenza, altri l’onore, molti anche i divertimenti. Questa estrema è certamente delle bestie (da bestie), queste cose più superiori sono inutili e incerte, poste non tanto nei nostri consigli quanto nei casi della sorte. Coloro che invece pongono nella virtù il sommo bene, quelli per di più fanno meravigliosamente, ma questa stessa virtù sia generi, sia conservi l’amicizia, l’amicizia non può essere senza virtù in alcun modo.

Carattere di Lepido adolescente

Il ragazzo Emilio Lepido allora disfò anche l’avanzata nella schiera nemica, salvava il cittadino. Del quale una statua a forma di balla e conta con al toga è posta nel Campidoglio incice a così memorabili opere, senatus consulto: infatti pensava ingiusto che lui non sembrasse ancora proprio all’onore, che già fosse maturo per la virtù. Infatti Lepido prevenì fortemente il rafforzamento dell’età con la rapidità del fare è ritorno dalla guerra la doppia lode, di cui soffrivano lui essere ? spettatore dell’età: infatti ai giovani incute alquanto terrore l’esercito nemico, sia le spade sguainate, sia lo spargersi dappertutto della frecce, sia il rumore dell’arrivare della cavalleria, sia l’impeto dell’esercito accorrente, tra quelle cose della gente Emilio la fanciullezza merita la corona, può afferrare i boltini.

Capitolo LIV degli "Annales" di Tacito

Ma ora abbiamo entrambi colmato la misura, sia tu, per quanto può un principe donare ad un amico, sia io per quanto può un amico ricevere da un principe; il di più può soltanto fomentare l'invidia, la quale, come tutti i diletti degli uomini, non giunge a toccare la tua grandezza; ma su di me sovrasta minacciosa e devo difendermi. E come invocherei il tuo soccorso se in una campagna militare o in un viaggio mi trovassi spossato, così, vecchio ormai ed inetto anche agli uffici più lievi in questo viaggio della vita, sentendo di non poter sostenere oltre il carico delle mie ricchezze, chiedo a te aiuto. Ordina tu che i miei beni passino sotto la cura dei tuoi amministratori, rientrino a far parte delle tue sostanze. Non intendo con questo volermi ridurre in miseria, ma riconsegnarti quei beni il cuo fulgore mi abbaglia, potrò nuovamente dedicare alle occupazioni spirituali quel tempo che si perde nella cura dei giardini e delle ville. Tu hai ora abbondanza di energie e l'esperienza di un altissimo comando assimilata durante tanti anni: possiamo quindi noi, tuoi vecchi amici, chiedere congedo. Anche questo sarà per te titolo di gloria: aver elevato alle più alte fortune chi ne avrebbe accettata anche una modesta.

Auctores

Se gli uomini, così come si vede che sentono che c'è un peso nel loro animo tale da affaticarli con la gravezza, potessero conoscere anche da quali cause ciò derivi e da dove una così pesante mole di male alberghi nel loro cuore, non trascorrerebbero la loro vita come oggi per lo più vediamo che ciascuno non sa cosa vuole per se e sempre cerca di cambiare luogo come se potesse deporre il peso. Esce spesso fuori dalle sue grandi stanze colui che si è annoiato di stare in casa e subito vi ritorna,come colui che si accorge che lo star fuori non è affatto meglio.Corre forsennatamente verso la sua villa spronando i manni, come se fosse ansioso di portare aiuto alle sue case in fiamme. Non appena ha sfiorato la soglia della sua villa immediatamente sbadiglia o sprofonda subito nel sonno e sfiora l'oblio o ancora affrettandosi raggiunge la città e torna a vederla. Così ciascuno fugge sé stesso, ma a colui il quale naturalmente come accade non è possibile sfuggire, sta attaccato suo malgrado e lo odia, per il fatto che non coglie la causa della malattia; mentre se lo vedesse bene ormai lasciate le cose, ciascuno si preoccuperebbe anzitutto di conoscere la natura, poiché è in gioco la condizione non di un'ora, ma del tempo eterno, nel quale i mortali devono aspettarsi (che scorra) tutto il tempo quale che sia che resta dopo la sua morte.

Astuzia degli Spartani

Invece i vecchi spartani, quando volevano nascondere ed occultare le lettere pubblicamente mandate ai loro comandanti, affinché non fossero prese dai nemici, non fossero conosciute le loro decisioni, mandavano lettere fatte in qualche modo. I due bastoncini erano lisci, allungato, dello stesso spessore e della stessa lunghezza, lucidati e ornati similmente; uno era stato dato al comandante che partiva in guerra; i magistrati avevano l’altro in casa con il diritto e con il simbolo connesso. Quando l’abitudine pre diffusa delle lettere molto segrete, piegavano attorno a quel bastoncino una cinghia di scarsa sottigliezza, tuttavia quando era sufficiente, al bisogno con una forma rotonda e semplice, così che i margini uniti da ogni parte e se unissero alla cinghia, che era piegava. Quella cinghia avvolta attorno al bastoncino con le lettere così incisa dal comandante consapevole della strategia. Tuttavia lo sciogliere della cinghia restituiva le lettere dalla cinghia tagliate e incomplete e sparivano le frasi e i segni di quelle in parti diversissime.

Archimede

Direi che l’attività anche di Archimede fu redditizia se non lo stesso a quello avesse dato e tolto la vita. Infatti presso Siracusa, Marcello aveva percepito che la sua vittoria era stata impedita molto e per lungo tempo dalle sua macchine: tuttavia attratto dall’eccellente saggezza dell’uomo, ordinò che fosse risparmiata la testa di quello, rispondendo quasi tanta gloria in Archimede salvato, quanto in Siracusa vinta. Ma quello, mentre tracciava figure geometriche con gli occhi e la mente fisse a terre, al soldato, che era entrato in casa per depredare, e sguainare (…).

Antidoto di Mitridate

Si dice che le anatre del ponto si nutrano davanti a tutti col mangiare veleno. È stato scritto anche da Leneo, liberto di Pompeo, che Mitridate, famoso re del Ponto, fosse abile dei rimedi e dell’arte medica e fosse solito mischiare il sangue di quelle ai medicamenti, poiché servono nel digerire il veleno, ed anche quel sangue fosse potentissimo in quella fattura; ma (è stato scritto) che lo stesso re s guardasse dalle insidie dei cibi con l’uso continuo di tali medicinali, che anzi ne bevesse consapevolmente anche altre sia e spesso per mostrare gli effetti di un veleno rapido e di grande efficacia e che ciò fosse senza danno. Per cui poi, quando vinto in battaglia fuggì nell’ultima parte del suo regno e aveva deciso di morire dopo aver provato ad affrontare inutilmente la morte un veleno violentissimo, trapassò sa stesso con la sua spada. L’antidoto di questo re è famosissimo, che è chiamato, “Mitridatico”.

Annibale giunge in Italia

Annibale fatto comandante a meno di 25 anni, nei tre anni seguenti sottomise tutte le genti della Spagna, espugnò Sagunto, città confederata, con la forza unì tre eserciti molto grandi. Tra questi mandò uno in Africa, un altro lo lasciò col fratello Asdrubale in Spagna, il terzo condusse in Italia con sé. Superò il valico dei Pirenei. Ovunque andasse, combatté con tutti gli abitanti: non lascio andare nessuno se non vinto. Dopo che giunse alle Alpi che separano l’Italia dalla Gallia, che mai nessuno con un esercito prima di lui eccetto Ercole aveva passato (per questo fatto quello[il passo] è chiamato oggi il passo Greco), annientò gli Alpigiani che tentavano di impedirgli il passaggio, fortificò i sentieri, e fece in modo che per quei sentieri un elefante equipaggiato potesse passare.

Ammirazione per Alcibiade degli storici più autorevoli

Tre bravissimi storici esaltarono con grandissime lodi Alcibiade denigrato da molti: Tucidide, che fu dello stesso periodo, Teopompo, nato dopo un certo periodo, e Tuneo: tuttavia questi due estremamente maledicenti furono d’accordo nel lodare proprio quello, non so in che modo. Infatti quelle cose, che abbiamo scritto prima, dissero di lui più e più di questo; poiché nacque ad Atene, durante la gloriosa civiltà; poi espulso si recò a Tebe, così unì agli studi di loro, che nessuno seppe eguagliarlo nella fatica e nella forza fisica (infatti i Beozi servono tutti maggiormente per la consistenza del corpo che per la vivacità dell’ingegno), lo stesso presso gli spartani, dei quali per costumi la somma virtù era messa nella pazienza, così fosse data a lui insensibilità, come la parsimonia di viltà e di rispetto provarono tutti gli spartani gli spartani; stette presso i Traci, uomini violenti dediti alle cose di Venere. Anche questi anticipasse in queste cose; andò dai Persiani presso i quali era somma lode andare a caccia fortemente, vivere dissolutamente: di loro così ho imitato le abitudini, come loro stesso ammirano lui in quello. Con le quali cose fece come, presso chiunque fu.

Alcibiade il processo delle Erme

Durante la guerra del Pelopponeso con il consiglio e l’autorità di Alcibiade gli Ateniesi dichiararono guerra ai Siracusani. Egli stesso fu eletto comandante per portare avanti ciò, inoltre gli furono dati due colleghi, Nicio e Lamaco. Mentre preparava quella, prima che la flotta uscisse, accadde che i una sola notte tute le Erme, che erano nella città di uno, vennero buttate e terra tranne una, che stava davanti alla porta di Andocide. Così quella dopo fu chiamata Mercurio di Andocide. Mentre appariva che questo non era stato fatto senza un grande accordo di molti, poiché era stato utile non alle cose private, ma allo stato, un grande timore fu incassa ad un gran numero, poiché una qualche forza improvvisa esiste nei cittadini, che aveva schiacciato la libertà del popolo. Sembrava che soprattutto testimonianze contro ad Alcibiade, poiché era stimato sia più potente sia come più illustre dei privati. Infatti aveva superato molti con la generosità, aveva reso molti suoi anche con il lavoro di avvocato. Per ciò accadeva che, ogni volta che si era mostrato in pubblico, attrasse su di se gli sguardi di tutti e che qualcuno non era posto pari a lui nella cittadinanza. Perciò non solo avevano la massima speranza in egli ma anche timore, questa cosa poteva nuocere moltissimo nuocere e giovare anche una cattiva reputazione, si diceva che celebrava i misteri in casa sua: ciò era empietà per la tradizione degli Ateniesi, e questo non per la religione, ma era giudicato per una congiura che si diffondeva.

sabato 2 maggio 2009

il ragnetto rosso

Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae,
dimensioni minime inferiori a mm
1) è responsabile di aree decolorate sulle
foglie ma gravi danni si contano anche
sui frutti di limone.
Osservando la presenza del ragno in
colonie attive sulle foglie, intervenite
con abamectina-1,9 (ad esempio
Vertimec, nocivo) alla dose di 8 millilitri
per 10 litri d’acqua, aggiungendo alla

miscela anche olio minerale-80 (bio,
non classificato) alla dose di 30-50
grammi per 10 litri d’acqua.

come costruire una chitarra elettrica

Attrezzatura:- Sega a nastro (oppure seghetto alternativo)- Fresa- Levigatrice (quella che vibra)- Trapano- Scalpelli di varie dimensioni- Carta abrasiva (da grana 50 a grana 2000)- Attrezzi comuni tipo martello, cacciaviti vari, morsetti, squadra, riga, goniometro ecc ecc...- Colla per legno (la vinilica va benissimo)- Tanta Pazienza... e voglia di fare.
Corpo:Dopo aver scelto il tipo di legno da utilizzare (io ho usato Mogano e Pioppo per il corpo e Acero per il manico), bisogna disegnare la forma che si vuole dare alla chitarra su un foglio di cartoncino e ritagliarla, in modo da avere una dima per segnare il legno prima del taglio. (vedi Foto 1) Se, come nel mio caso, avete scelto di costruire il corpo con due tipi di legno diversi e' il momento di incollare le due tavole. Il tutto deve risultare molto solido, quindi non risparmiate su colla e morsetti.Una volta che la colla s’ è asciugata (2 giorni vanno bene) usiamo la dima di cartoncino per disegnare la forma della chitarra sulla tavola. A questo punto possiamo procedere con il taglio.Con la sega a nastro ritagliamo la nostra chitarra facendo attenzione di rimanere a circa 1 o 2 mm dal segno.Il passo successivo consiste nel levigare bene il contorno del corpo fino ad eliminare completamente i segni grossolani della sega. Il risultato dovrebbe essere più o meno questo... (vedi Foto 2)

Manico e Paletta: Nel mio caso ho usato un manico smontato da un’ altra chitarra al quale ho modificato la paletta. Ho rimosso la paletta dal manico e usando lo stesso legno (Acero) ne ho modellata e incollata una nuova che più s' intona alla forma della chitarra.Sulla nuova paletta in seguito si dovranno praticare i 6 fori per le meccaniche. (vedi foto sotto)




- Scasso per il manico- Scasso per i pick-up- Scasso per i potenziometri
Si può ora cominciare a fresare gli scassi necessari per alloggiare il manico, i pick-up e i potenziometri. Iniziamo da quello del manico, il più importante, in base al quale si ottiene l'esatta posizione dei pick-up e del ponte. Lo scasso deve essere il più preciso possibile (per intenderci il manico deve entrarci con qualche colpetto di martello), solo cosi otterremo un buon 'sustain' e un suono costante durante tutta la durata della nota. (vedi Foto 3) Gli scassi per i pick-up non danno grossi problemi, basta lasciare un paio di millimetri d'aria per lato in modo da avere lo spazio necessario per allineare esattamente i pick-up alle corde. (vedi Foto 4) Stesso discorso per quanto riguarda lo scasso dei potenziometri sul retro della chitarra. Le dimensioni variano in base al numero di controlli (volume e tono) utilizzati. (vedi Foto 5)Io per la mia chitarra ho deciso di usare 2 Humbucker, 1 volume, 1 tono e selettore a tre posizioni.Bisogna tenere presente che è necessario un foro di comunicazione tra tutti gli scassi per far passare i fili del circuito elettrico. Questo può essere fatto con una punta da 8 mm e lunga almeno 25 cm. Partendo dallo scasso per il manico potremo congiungere gli alloggiamenti dei pick-up. Da lì un'altro foro arriverà fino ai potenziometri.
Scasso Manico Scasso Pick-Up Scasso Potenziometri

Fissaggio del Manico
Per posizionare correttamente il ponte bisogna conoscere la scalatura del manico (nel mio caso scala Fender 25,50") e rispettare la distanza ponte- capotasto riportata in questa tabella.Pratichiamo i due fori per fissare il ponte controllando il perfetto allineamento con il manico, senza dimenticare il forellino che servirà per collegare a massa le corde con l' impianto elettrico.Nello scasso dei potenziometri facciamo anche i tre fori passanti per il volume, per il tono e per il selettore.A questo punto possiamo incollare il manico (sempre senza risparmiare su colla e morsetti).Una volta asciugata la colla montiamo il ponte e le corde per controllare che sia tutto a posto.(Vedi Foto 6 e 7)

"Carved Top"
Ora usando lime, carta abrasiva, pialletti e scalpelli vari possiamo realizzare la bombatura sul top e se lo si desidera lo smusso sulla parte posteriore. Terminato il tutto rifiniamo la chitarra con carta abrasiva via via più sottile fino alla 220 per prepararla alla verniciatura.Durante questa fase bisogna eliminare tutti i piccoli difetti tipo ammaccature graffi ecc ecc... per rendere la superficie il più liscia possibile. Ricordiamoci che ogni piccolo difetto risulterà molto più evidente dopo la verniciatura.


Verniciatura
Il necessario per verniciare:- Fondo nitro turapori- Vernice di finitura trasparente lucida allanitrocellulosa- Diluente - Tinte per colorare la vernice- Compressore- Pistola a spruzzo
S' inizia applicando una mano di fondo turapori diluita al 50% in modo che penetri in profondità nel legno e si lascia asciugare per circa un' ora.Dopodiché si scarteggia con carta abrasiva (grana 180) fino a rimuovere tutto lo strato di fondo.Questo è molto importante; infatti il fondo deve rimanere solo all' interno delle venature e dei pori del legno. Questa operazione va ripetuta per almeno 4 volte aggiungendo man mano sempre meno diluente al fondo.Dopo l' ultima mano scarteggiamo sempre con carta 180 per asportare lo strato di turapori e in seguito lisciamo per bene la superficie della chitarra con carta abrasiva grana 400.
La chitarra adesso è pronta per la verniciatura finale.
Prepariamo la quantità sufficiente per una mano di vernice di finitura diluita circa al 20% e aggiungiamo le tinte fino ad ottenere la tonalità desiderata.Prima di verniciare sulla chitarra è meglio provare su un pezzo di legno, per verificare se il colore è quello che vogliamo.Diamo quindi una mano di vernice uniforme su tutta la chitarra tenendo presente che più mani si applicano e più il colore tenderà a scurirsi.Per fare la sfumatura basta scurire la vernice e applicarla solo sui bordi orientando il getto della pistola dall' interno verso l' esterno del corpo.Una volta ottenuto il colore voluto applichiamo 7 o 8 mani di finitura trasparente diluita al 10% aspettando mezz'ora tra una mano e l'altra.
N.d.r: é consigliabile non lasciar passare troppo tempo tra una mano di vernice e l'altra (massimo 25-30 minuti); cosi facndo ogni singolo strato di vernice si 'fonderà' con gli altri, formando un unico strato omogeneo.
Lasciamo la chitarra appesa ad asciugare per almeno 15 giorni prima di passare alla fase di pulitura e lucidatura.
Pulitura e Lucidatura
Una volta asciugata, la vernice si presenta con l' antiestetico effetto a buccia d' arancia che va eliminato per dare alla chitarra la classica finitura a specchio tipica delle chitarre in commercio.
Il necessario per questa fase è il seguente:- Carta abrasiva da carrozziere (quella che si può bagnare) di grana 1500 e 2000.- Tampone in gomma (una gomma per cancellare va benissimo)- Pasta abrasiva fine- Polish leggermente abrasivo di finitura- Platorello di spugna per il trapano- Ovatta
Immergiamo la carta abrasiva 1500 in una bacinella d' acqua e sapone e cominciamo a scarteggiare con il tampone. E' importante bagnare spesso la carta e procedere un pezzettino per volta, delicatamente e senza fare troppa pressione. Lo scopo è quello di spianare la superficie eliminando l' effetto buccia d' arancia ed eventuali granelli di polvere rimasti nella vernice. Ripetere l'operazione con la carta 2000.A questo punto la vernice si presenta con un aspetto opaco e va quindi lucidata. Mettiamo la pasta abrasiva su un batuffolo di cotone e con movimento circolare cominciamo a strofinarlo sulla superficie della vernice fino a quando, come per magia, tornerà lucida.Terminato il lavoro su tutta la chitarra, usiamo il trapano con il platorello di spugna per passare il polish che andrà ad eliminare gli aloni lasciati dalla pasta abrasiva donando alla chitarra uno splendido effetto lucido.
Di seguito le marche dei prodotti che ho utilizzato:- Turapori, Vernice e Diluente: Milesi- Pasta abrasiva: Arexons (Rimuovi graffi)- Polish: Gerson


Impianto elettrico e Set-up
E' quasi ora di suonare! Non rimane che rimontare le meccaniche sulla paletta, il ponte, i pick-up e le relative mascherine, i potenziometri con le manopole, i bottoni per la tracolla, la presa per il jack e munirsi di saldatore e stagno (gentilmente prestati dal Robby) per realizzare l' impianto elettrico.Non essendo un esperto in materia ho copiato di sana pianta questo schema, disponibile sul sito del noto produttore di pick-up. A proposito, i pick-up che ho usato io sono entrambi dei Seymour Duncan, modello Jeff Beck alla tastiera e modello George Lynch al ponte.
Terminato l' impianto elettrico montiamo una nuova muta di corde e procediamo con il set-up.Regoliamo quindi l'altezza delle corde rispetto alla tastiera, l'altezza dei pick-up rispetto alle corde, accordiamo l'ottava tramite le sellette regolabili del ponte e finalmente potremo collegare il cavo all'amplificatore e ascoltare con soddisfazione il suono di una chitarra costruita interamente con le nostre mani.
Facciamo due conti:
Qui trovate tutti i legni che vi servono per costruire la vostra chitarra:per i prezzi si va da 100 a 200 euro, in base alla qualità del legno scelto.
- Parte elettrica:pick-up, potenziometri, selettore, presa jack circa 250 euro. (Con questa cifra, riuscite a comprare 2 pick-up seri vedi Seymour Duncan, Di Marzio, EMG)
- Hardware:Ponte, bloccacorde, meccaniche, corde e affini 100-120 euro.
- Verniciatura:Vernice e affini (turapori, diluente ecc ecc) circa 50/70 euro.

Come costruire maschere di cartapesta

Come costruire maschere facili con materiali "poveri" ed un po' di fantasia?

"La cartapesta 'moderna' viene fatta con colla vinilica con aggiunta di acqua e carta di giornale, materiali poveri, ma unita ad una buona dose di fantasia e il risultato è assicurato.
Occorrente: Vaselina, piatto da cucina,colla vinilica, acqua, colori, forbici e pennelli
Realizzazione: come stampo principale un piatto da cucina:
· Disponete più strati di carta, intrisi di colla, su uno stampo coperto di vasellina (per impedire che il primo strato di carta vi si incolli).
· Diluite in una ciotola due parti di colla con una di acqua e amalgamate perfettamente la miscela.
· Ricavate dai giornali delle strisce lunghe circa cm 30 e larghe 3, separandole in base al colore.
· Spalmate la colla su ogni striscia, poi collocatele sul piatto, sovrapponendole di circa cm 0,5 in modo che le estremità fuoriescano dal bordo e ricoprite l'intera superficie del piatto.
· Applicate ora un secondo strato di strisce di carta del secondo colore disponendole ad angolo retto rispetto alle precedenti. Realizzate altri 4 o 5 strati, comprimete bene e lasciate asciugare per almeno 24 ore.
· Quando la cartapesta sarà totalmente asciutta, capovolgete il piatto e con una matita marcatene il contorno sulle strisce che sporgono.
· Staccate la cartapesta dal piatto, ripulitela da eventuali tracce di vasellina, poi rifilate con le forbici la carta eccedente, tagliando lungo la linea tracciata, disegnate e tagliate occhi e bocca.
· Prendete una striscia di carta (cm 1x30) impregnata di colla: incollatene un'estremità in un punto del bordo del piatto, piegate la sulla faccia inferiore, oltre il bordo e strappatela. Ripetete sovrapponendo i pezzetti l'uno all'altro, fino a coprire i bordi.
· Fate asciugare, scartavetrate e applicate due mani di idropittura. Lasciate asciugare e decorate con materiali e oggetti minuti.
Con questa tecnica si possono fare molte maschere diverse, ad esempio per rendere la maschera più formosa e carina prima di applicare la carta pesta potete aggiungere con il pongo o materiale similare il naso, bocca, baffi, capelli, guance, etc.
Una maschera può essere fatta avendo un palloncino, un vaso, ecc., ma la cosa essenziale è la vostra fantasia.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI E A FONDO PERDUTO

La legge 46/82 ed il decreto legge 297 intendono favorire i processi di ricerca e sviluppo attraverso finanziamenti agevolati ed a fondo perduto che coprono fino al 100% dei costi del progetto. Conosciamo meglio tali leggi e scopri se anche tu puoi approfittarne!

Quasi tutte le attività di Innovazione Tecnologica, Ricerca e Sviluppo possono essere oggetto di richieste di finanziamento grazie al decreto legislativo 297 ed alla legge 46/82. Non molti conoscono tali tipi di finanziamento, e sicuramente pochi ne approfittano; la cosa interessante è che ottenere tali finanziamenti è meno difficile di quello che sembra, vediamo perché e se tali finanziamenti possono essere adatti anche alla tua impresa:Chi può accedere a tali finanziamenti?Il decreto legislativo 297, ma soprattutto la legge 42/86, permettono di accedere ai finanziamenti per l’Innovazione Tecnologica, la Ricerca e lo Sviluppo sia alle società e centri di ricerca che vogliono sviluppare prodotti o servizi tecnologici innovativi (tipo società di software, telecomunicazioni, automazione industriale, ecc), sia alle società manifatturiere e/o artigiane che intendono innovare i propri processi produttivi attraverso lo sviluppo/utilizzo di nuovi macchinari/tecnologie di produzione.Prima di scendere nel dettaglio, definiamo alcuni concetti fondamentali per capire al meglio le opportunità offerte:Cosa si intende per Innovazione Tecnologica?Per azioni di innovazione tecnologica si intendono quegli interventi volti a sviluppare nuovi prodotti, servizi o processi aziendali attraverso l’utilizzo o lo sviluppo di una nuova tecnologia. Cosa si intende per Ricerca Industriale?Per Ricerca industriale si intendono quelle attività mirate ad acquisire nuove conoscenze per la messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o per conseguire un notevole miglioramento dei prodotti, processi produttivi o servizi esistenti.Cosa si intende per Sviluppo Precompetitivo?Per Sviluppo Precompetitivo si intendono quei processi volti alla concretizzazione dei risultati della Ricerca Industriale in un piano, un progetto o un disegno … compresa la creazione di un primo prototipo non idoneo a fini commerciali.Quali sono gli strumenti per accedere ai finanziamenti? Tra i Finanziamenti Nazionali per la Ricerca e lo Sviluppo possiamo distinguere due grandi famiglie: 1. I finanziamenti concessi dal Decreto Legge 297, dove sono maggiori le attività di Ricerca Industriale rispetto a quelle di Sviluppo Precompetitivo, che sono gestiti dal F.A.R. (Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca) 2. I finanziamenti concessi dalla Legge 46/82 dove sono maggiori le attività di Sviluppo Precompetitivo rispetto alle attività di Ricerca Industriale, gestiti dal F.I.T. (Fondo per l’Innovazione Tecnologica). La Legge 46/82 Andiamo qui a definire nel dettaglio i finanziamenti concessi attraverso la legge 46/82, gestita dal F.I.T., che sono i finanziamenti più utilizzati dalle imprese, essendo il F.A.R. rivolto ad attività di Ricerca di Base e quindi normalmente rivolto più alle Università ed ai Centri di Ricerca.Quali spese sono finanziabili ?Per la 46/82 sono finanziabili le spese di personale, quelle di attrezzature necessarie per le attività di ricerca e sviluppo, consulenze esterne, beni materiali ed immateriali, ed anche le spese per l’acquisto di fabbricati volti a centri di ricerche. A quanto ammonta il finanziamento?Non esistono limiti al finanziamento richiedibile, anche se richiedendo finanziamenti sotto i 1,5 milioni di euro l’istruttoria finanziaria risulta semplificata. La legge 46/82 finanzia fino al 100% delle spese progettuali ammissibili, con una quota massima del 40% di finanziamento a fondo perduto, ed il 60% di finanziamento agevolato con tasso di interesse pari al 20% del tasso di attualizzazione (quindi attualmente intorno all’1,01%). Il finanziamento agevolato deve essere restituito in un massimo di 10 anni, ed ha come periodo di preammortamento la durata del progetto.Come fare a richiedere il finanziamento?Per ottenere il finanziamento si deve preparare un buon piano del progetto, che dimostri le esigenze da cui nasce l’idea, lo stato dell’arte della tecnologia, le attività che verranno svolte nel progetto e gli sbocchi a cui porteranno i risultati del progetto stesso. Per favorire la richiesta di finanziamento può essere utile l’aiuto di un esperto che conosca bene tali tipi di finanziamenti. La domanda va presentata agli organi gestori, che sono delle Banche che svolgono una istruttoria per conto del Ministero. La modulistica può essere trovata sul sito del Ministero delle Attività Produttive.

Come separare un album MP3 nelle varie tracce

Molte volte dopo aver scaricato un MP3 contenente tutto l'album di un cantante con le tracce salvate in un unico file audio, capita di dovertrovare il modo per suddividere le varie tracce del file prima di masterizzare il tutto (magari x creare il cd audio da ascoltare nellostereo di casa o in macchina).
Per poter risolvere il problema, esistono dei programmi appositi per elaborare, tagliare e modificare i suddetti file audio. Purtroppo i migliori sono tutti a pagamento, ma spesso è possibile urilizzarli per un periodo di prova. Per esempio COOL EDIT 2000 dal sito www.syntrillium.com
L'ho visto fare anche con i miei occhi anche con NERO, ma non ricordo la procedura seguita (si basava comunque sugli spazi fra un brano e l'altro).
Resta bene inteso, che questo è un'alternativa alla più paziente, ma sempre efficace, procedura manuale con piccoli programmi quali WAVESTUDIO (in dotazione ai possessori di scheda SOUNDBLASTER PLATINUM eAUDIOGY), mediante continue operazioni di TAGLIA, COPIA e INCOLLA (anche se personalmente, a volte preferisco fare il tutto manualmente).

rinegoziare un mutuo finanziaria 2008

La finanziaria 2008 in materia di mutui prima casa ha previsto un nuovo tetto per lo sconto sugli interessi pari a 4.000 euro.La detrazione del 19% sugli interessi dei mutui per l'acquisto prima casa passa da un tetto di € 3.615,2 a € 4.000.Nella pratica si possono detrarre fino a € 760 anzichè € 686.89 previsti negli anni precedenti.

Con effetto per la dichiarazione dei redditi del prossimo anno è possibile detrarre un importo degli interessi passivi del mutuo prima casa in misura non superiore ai 4mila euro sui mutui stipulati per l'acquisto della abitazione principale.La finanziaria 2008 prevede anche che per rinegoziare il mutuo si può procedere senza l'intervento del notaio.La rinegoziazione del mutuo deve avvenire senza spese.
SURROGAZIONE MUTUO: le tappe previste dalla finanziaria 2008
Per surrogazione del mutuo si intende la volontà del mutuario di sostituire il contratto di mutuo dalla vecchia banca con una nuova banca dove ha trovato agevolazioni migliori.
Surrogazione mutuo
La legge sulla surrogazione mutuo c’è, come previsto dalla legge bersani, ma non tutti la applicano.Il trasloco a tasso 0 di un mutuo da una banca all’altra continua ad essere abbastanza difficile e poco praticato.Qualche equivoco la surrogazione mutuo a costo 0 lo ha provocato nei consumatori.In caso di surrogazione mutuo il passaggio del notaio è necessario.I costi sono sicuramente limitati ed esistono anche alcune banche che promettono di restituire l’importo. Resta però il fatto che l’intervento del notaio in caso di surrogazione mutuo è necessario.La surrogazione mutuo è possibile soltanto quando c’è il passaggio da una banca all’altro cosi come è e con lo stesso importo.Un esempio di surrogazione mutuo:Un anno fa è stato acceso un mutuo di 100 mila euro nel frattempo ha restituito di capitale 10 mila euro, rimangono 90 euro da restituire. Il nuovo rapporto che si avrà con la banca per la surrogazione del mutuo sarà di 90mila euro.Questo è estremamente importante perché molto spesso in caso di modifica del mutuo è possibile che venga richiesta di un importo maggiore anche per coprire le spese necessarie.Questo non è possibile con la surrogazione mutuo ma viene fatto con la sostituzione del mutuo.
La legge Bersani in materia di surrogazione del mutuo è tesa a stimolare la concorrenza tra le banche cercando di agevolare il più possibile colui che ha contratto un mutuo nella scelta di cambiare banca.Nella pratica la legge Bersani per la surrogazione del mutuo ha introdotto che:non si persono i benefici fiscali in materia di detraibilità degli interessi passivi del mutuo;Non si paga l'imposta sostitutiva del mutuo pari allo 0.25% o al 2% del mutuo erogato;Non è prevista alcun tipo di imposta quale il registro e il bollo per la surrogazione;le banche non possono ostacolare con impedimenti o costi onerosi la surrogazione del mutuo.Infine con la finanziaria 2008 si è ulteriormente regolamentata la surrogazione del mutuo prevedendo che:non possono essere inserite spese per l'istruttoria e per gli accertamenti catastali in caso di surrogazione del mutuo;non possono essere previste alcun costo per il cliente, comprese le spese notarili che devono essere sostenute dalla nuova banca.La nuova banca quindi, dovrà tener conto della copertura di queste spese nel calcolo degli interessi della stipulazione del nuovo mutuo. Le tappe per effettuare la surrogazione del mutuo sono le seguenti:Stipulazione di un nuovo contratto di mutuo con una nuova banca;qualificare il nuovo mutuo finalizzato ad estinguere il vecchio mutuo;quindi il mutuario deve comunicare per iscritto che il nuovo mutuo serve per estinguere il vecchio mutuo;Colui che desidera fare la surrogazione del mutuo deve dichiarare alla vecchia banca che l'estinzione del mutuo verrà effettuato con l'importo derivante da un nuovo mutuo;
la banca dalla quale usciamo dal contratto deve rilasciare una quietanza di estinzione del vecchio mutuo;La banca dalla quale usciamo deve dare atto della dichiarazione del debitore di aver trovato un nuovo mutuo;
a questo punto c'è la stipula dell'atto di surrogazione
Portabilità dei mutui: con la finanziaria 2008 è stato introdotto un comma dove dice a chiare lettere che la portabilità del mutuo deve avvenire senza costi e senza passare dal notaio. Se la banca ritiene necessaria la presenza del notaio sarà la banca steUltime notizie rinegoziazione mutui - 28 maggio 2008Il Governo Berlusconi, con annuncio da parte di Giulio Tremonti si impegna ad azzerare i costi del notaio per la rinegoziazione dei mutui prima casa. E' stato attivato inoltre un fondo in aiuto delle famiglie di 20milioni di Euro per tutte le famiglie che si trovano in difficoltà con il pagamento delle rate, in particolare per tutti coloro che si trovano in situazioni di pignoramento.In accordo con la Associazione Bancaria il Governo Berlusconi ha così risposto al grave problema del rialzo eccessivo dei tassi dei mutui a tasso variabile, proponendo l'accordo con l'ABI di rinegoziare il mutuo anche per le famiglie che si sono trovate in difficoltà a pagare le rate del mutuo fino a sei rate. Nei casi più gravi, quelli che prevedono il pignoramento della casa, il Governo Berlusconi ha previsto il fondo di 20 milioni di euro in aiuto alle famiglie.
Rinegoziazione mutuoSi possono cambiare i parametri del proprio mutuo per risparmiare anche grazie alla rinegoziazione mutuo con la stessa banca.La rinegoazione mutuo è una operazione che è sempre conveniente perché non è onerosa. La rinegoziazione mutuo, a meno che non sia riferita nel contratto originale stipulato con la banca con mutui che permettono il passaggio dal tasso fisso al tasso variabile, non è sempre possibile.La rinegoziazione mutuo è una facoltà della banca. La banca non è tenuta a procedere alla rinegoziazione del mutuo. La banca non è obbligata a procedere alla rinegoziazione del mutuoTra gli aspetti positivi del decreto bersani c’è quello di poter passare ad un’altra banca.In pratica se la banca non offre una rinegoziazione mutuo può guardarsi intorno e cercare una banca che è disposta a effettuare una surrogazione mutuo.Rinegoziare un mutuo significa ritornare a fare il negozio, il mutuo è un contratto e noi possiamo tornare a modificare e cambiare le cose importanti del contratto.Quindi tra il mututatario e la banca si torna sul mutuo, si fa un accordo nel quale possiamo modificare la durata il tasso e quindi conseguentemente la rata del mutuo.
E’ una possibilità che viene data a tutti per poter fare in modo che il mutuo che è stato stipulato con condizioni diverse tempo fa, adesso torni ad essere un mutuo con condizioni più vantaggiose rispetto alla situazione economica che si sta passando in questo momento.Ad esempio passare dal tasso variabile al tasso fisso, un aumento del tempo di durata del contratto e quindi creando una rata più accessibile.
Rinegoziazione del mutuo: quando NON è necessaria la presenza del notaio.
Non è necessaria la presenza del notaio per rinegoziare del mutuo in questi casi: in caso di riduzione del tasso di interessein caso di passaggio da tasso variabile a tasso fisso o misto e viceversain caso di prolungamento della durata del mutuoin caso di contestuale modifica del tasso di interesse e prolungamento della durata del mutuo
RINEGOZIARE UN MUTUO: quando è necessaria la presenza di un notaio
In caso di soggetti che esercitano attività imprenditoriale e commerciale;quando si chiede l’annotazione della rinegoziazione del mutuo;quando si vogliono ottenere le garanzie insite nell’intervento del notaio come ad esempio il controllo della legalità del contenuto dell’atto;la verifica della capacità, la legittimazione e i poteri di rappresentanza e tutti quelle informazioni e quei chiarimenti che solo il notaio può dare in relazione al contenuto dell’atto e a tutte le eventuali clausule vessatorie.
ssa a sostenere le spese

come scaricare emule v0.47a v Xs(extreme speed)

Questo indirizzo apre l pagina web dove si può scaricare gratuitamente eMule v0.47a Xs (estreme speed) questa è l’ultima versione di eMule che adotta gli stessi server di tutte le altre versioni e dunque anche gli stessi file con pero una maggiore velocità che aumenta a secnda del numero di file che scarichi
Per informazioni o se incontrate problemi scrivetemi
http://monstersgame.it/?ac=vid&vid=16017966

come fare la pasta di sale

Le dosi per un impasto di 500 gr.: anche se la ricetta tradizionale prevede l'utilizzo della stessa quantità in peso di sale e farina, per ottenere un impasto più malleabile e, ad essiccazione avvenuta più resistente, preferisco utilizzare 300 gr. di sale passato nel polverizzatore e 200 gr. di farina a cui aggiungo 125 cc di acqua e colla da parati in polvere.
La lavorazione: l'impasto deve risultare elastico e modellabile; personalmente prediligo realizzare i miei lavori con la pasta già colorata con tubetti di tempera o con polveri naturali da cucina (es. curry, cacao, caffè etc.) ma è naturalmente possibile dipingere il pezzo a cottura ultimata. L'impasto eventualmente avanzato si può conservare in un luogo fresco (non in frigorifero) per due o tre giorni avvolto nella pellicola da cucina. Prima di utilizzarlo nuovamente occorre inumidirsi un po' le mani e lavorarlo per alcuni minuti.
La cottura: il metodo migliore per essiccare l'oggetto creato è quello di inserirlo nel forno (del quale lascio leggermente aperto lo sportello), per molte ore ad una temperatura non superiore ai 50-60°.
La rifinitura: solo a cottura ultimata è possibile dipingere il pezzo nel caso sia stata utilizzata della pasta non colorata in precedenza, e proteggere la realizzazione ottenuta con vernici spray o liquide opache o lucide. Infine è indispensabile conservare l'oggetto in un luogo asciutto, lontano dall'umidità il vero e temibile nemico della pasta al sale.

venerdì 1 maggio 2009

SCIAMBROTTI bimby

Ingredienti:
400 gr. di cimette di broccoli romani (verdi)
300 gr. di pendette rigate
150 gr. di guanciale a dadini
150 gr. di porri
90 gr. di olio di oliva
50 gr. di pecorino grattugiato
pepe nero a piacere
sale q.b.

Procedimento: Mettete nel boccale 800 gr. di acqua e portatela a ebollizione: 12 min. a 100° vel. 1. Aggiungete il sale e le cimette di broccoli: 5 min. a 100°, vel. 1. Unite le pendette e lasciatele cuocere insieme ai broccoli per il tempo indicato sulla confezione. Potete utilizzare anche altri tipi di pasta corta come sedanini e ditaloni. Scolate pasta e broccoli, disponeteli in una pirofila da portata calda e copritela. Mettete ora nel boccale l'olio con il porro e tritatelo grossolanamente per 30 sec. a vel. 3; unite il guanciale e fate rosolare il tutto per 8 min. a 100°, vel. 1. Versate il soffritto sulla pasta e broccoli, mescolando bene. Spolverate con il pecorino, pepe macinato al momento e servite.

RIGATONI ALL’AMATRICIANA bimby

Ingredienti:
200 gr. guanciale a dadini
90 gr. olio d'oliva
1 cipolla piccola
600 gr. pomodori pelati sgocciolati o freschi
1 peperoncino piccante
pecorino grattuggiato a piacere
sale quanto basta.

Procedimento: Mettete nel boccale l'olio e la cipolla per il soffritto:3 min.100°,vel.4.Unite il guanciale e fatelo rosolare per 5 min.100°,vel.1.Aggiungete ora i pomodori ben sgocciolati,il peperoncino,il sale e cuocete per 18 min. 100°,vel.1.Se desiderate un sugo ben denso,durante la cottura portate la temperatura a Varoma,tenendo il misurino inclinato.Condite i rigatoni e serviteli. A piacere si possono arricchire con pecorino grattuggiato.

PISELLINI ALLA SEMPLICE bimby

Ingredienti:
400 gr. di pisellini teneri sgranati (o surgelati)
2 cipolle novelle
70 gr. di olio extra vergine di oliva
pecorino grattugiato
sale e pepe q.b.

Procedimento: Mettete nel boccale le cipolle e tritatele grossolanamente per 20 sec. a vel. 3. Aggiungete l'olio e fate soffriggere per 4 min. a 100° sempre a vel. 3. Posizionate la farfalla, unite i piselli e continuate a soffriggere per 3 min., a 100°, vel. 1: salate, aggiungete 2 misurini e mezzo di acqua (meglio se tiepida) e cuocete per 20 min. a 100°, vel. 1. A 2 min. dal termine della cottura, controllate il sale e aggiungete il pepe. Condite con questo semplice e delizioso sugo qualsiasi tipo di pasta: aggiungere il pecorino è facoltativo e dipende esclusivamente dal gusto personale.
CONSIGLIO: Se al termine della cottura il sugo si presentasse ancora un poco acquoso, togliete il misurino e continuate la cottura per altri 2 o 3 minuti.

COME ESSICCARE E CONSERVARE LE ERBE MEDICINALI

1. Le erbe devono essere essiccate appena raccolte, all'ombra, o al calore artificiale (temperatura 35°C). Con l'essiccazione si evitano i processi fermentativi e si impedisce che attecchiscano funghi e batteri.2. Appena scelte e pulite, le erbe fresche vengono stese, in modo da formare uno strato sottile su un canovaccio o su un setaccio di plastica, o in una cassettina di legno rivestita di carta da pacco.3. Con le erbe si possono anche formare dei mazzetti che verranno appesi ad essiccare, per esempio, in solaio.4. Si dovranno proteggere le erbe dai parassiti. 5. Le radici e le cortecce, a differenza delle erbe, devono essere essiccate al sole.6. Le erbe già essiccate non devono essere mescolate a quelle ancora fresche.7. Le erbe che contengono essenze devono essere essiccate a una temperatura inferiore ai 30°C per evitare che le sostanze attive si disperdano nell'aria.8. Dopo l'essiccazione, si conservano le erbe medicinali in barattoli di vetro o in contenitori di plastica (i barattoli di latta sono sconsigliati perché le erbe non tollerano il contatto con le parti metalliche). Bisogna evitare di stipare le erbe. Riporre i barattoli in un ambiente asciutto, temperato, al riparo dalla polvere.9. Sui diversi contenitori si dovrà mettere il nome della pianta e la data in cui è stata raccolta. Le erbe medicinali devono essere rinnovate ogni anno. Invece di gettarle, si possono usare per il bagno. In tal caso devono essere messe in un sacchetto di stoffa prima di immergerle nell'acqua.10. La riserva di erbe deve essere conservata in un luogo asciutto, al riparo dalla luce. Il bagno e la cucina non sono indicati.

impiego di erbe medicinali

Impiego delle erbe
I metodi più antichi per somministrare le erbe medicinali sono le tisane (o infusi) e i decotti.Le piante medicinali possono essere usate anche in altri modi. Si possono fare sciroppi, succhi, marmellate, liquori, tinture, oli, unguenti, pomate, vini aromatici a base di piante medicinali.Possono essere ingerite o usate per bagni, impacchi, cataplasmi, compresse, bagni di vapore per il viso, ecc.

La tisana con acqua calda (metodo più comune)Si mette in una tazza un cucchiaino di erbe secche e si aggiunge acqua bollente. Si lascia riposare da 5 a 10 minuti poi si filtra. Se è il caso, si addolcisce la tisana con del miele.
Il decotto con radici, cortecce, parti legnoseSi mette in un pentolino smaltato (non di metallo) un cucchiaino di erbe secche e due dl circa di acqua. Si fa bollire a fuoco moderato per ca. 10 minuti. Si filtra e di addolcisce con del miele. N.B. Con le erbe medicinali si possono fare dei miscugli. La loro composizione varia secondo la consistenza e il contenuto di sostanze attive delle erbe. Aceto antisettico40 g assenzio 40 g salvia40g menta 40 g ruta40g lavanda 40g cannella40g filipendula 40g timo40g rosmarino 40g maggiorana5g chiodi di garofano 5g noce moscata20g bacche di ginepro 20g licheni20g alloro 20 g serpillo1 cipolla 4 spicchi d'aglio
Un prodotto facile da preparare e che tutti dovrebbero tenere in casa:L'aceto antisettico, il miglior antibiotico naturale. Si usa per prevenire e combattere le malattie virali, per lenire le punture d'insetti, per le nevralgie, per i dolori muscolari, per abbassare la febbre.Nella preparazione possono essere usate altre erbe antisettiche come: noce, porro, calendola, eucalipto, malva, camomilla, ecc. Le erbe antisettiche sono più di 3000!Far macerare le piante in 3 litri di aceto bianco, per 2 settimane. Coprire il recipiente ( che non deve essere di metallo) con un telo di stoffa. Scaduto il tempo di macerazione, colare e imbottigliare. La sua conservazione è illimitata. Per influenza e febbre usare 1/3 di aceto diluito in 2/3 di acqua e fare bagni o impacchi ai piedi ai polsi e alle mani per 1/4 d'ora. L'aceto antisettico ha un uso interno e esterno. Lo si può usare anche per condire l'insalata, come prevenzione contro l'influenza. E' molto buono anche per inalazioni.

il ciclo di crescita dei funghi

Il ciclo di crescita.
Questa sezione è relativamente corta considerato l'argomento. Ma una volta arrivato a questo punto devi solo assicurarti che i funghi abbiano le giuste condizoni in cui vivere.
Una volta messa la torta di riso colonizzata nel terrarium, ha bisogno di alcune condizioni per far crescere i funghi. Ha bisogno di alta umidità, una temperatura inferiore ai 30 gradi C e un poco di luce. Una volta che i la reti dei miceti ha raggiunto i nutrienti, può cominciare a far crescere i funghi se le sondizioni sono buone. All'inizio la crescita richiede luce e una temperatura superiore ai 21 gradi C. I funghi posso crescere anche a temperature più alte, ed anzi crescono meglio. Ma per comniciare la crescita la temperatura deve essere tra i 21 e i 30 gradi C. In genere ci vuole circa una setimana per vedere le teste dei funghi se la torta di riso era stata tolta queando era completamente colonizzata. Può accadere anche che bastino pochi giorni o anche alcune settimane.
Se tieni il terrarium ad una temperatura superiore ai 21 gradi C continueranno a nascere nuovi funghi (nuove teste) e a crescere bene. Questà è la temperatura migliore se riesci a mantenerla. Adaptation-16 Se esci da questo range i funghi continueranno a crescere ma ne nasceranno molti meno. Aspetterai parecchi tempo per aspettare che crescano.
Le torte di riso hanno bisogno di poca luce per far crescere i funghi. I funghi non sono piante e non hanno bisogno di luce per crescere. Tuttavia il P. cubensis è un fungo fototropico. Ovvero ha bisogno della luce per far scattare una risposta ormonale neccessaria a far spuntare il fungo. Se riesci a vedere la torta di riso, allora la luce è sufficiente. Molti micologi ritengono che la ragione per cui la luce è importante nel ciclo di crescita sia che in questo modo i miceti sanno quando hanno raggiunto lo strato esterno del substrato nel quale stanno crescendo. In nature, il P. cubensis nasce spesso sul letame. Dopo essere cresciuto in tutto il substrato ed aver raggiunto l'esterno, la luce colpisce i miceti e li informa che se forma un fungo lì potrà spargere le proprie spore nell'aria. Non è molto produttivo far crescere un fungo all'interno del substrato, perchè non è possibile spargere le spore. Qualunque tipo di luce andrà bene; solare, fluorescente o incandescente. Alcuni minuti di luce sono sufficienti, ma un paio d'ore garantiscono che i funghi crescano bene se tutto il resto (temperatura, umidità, rete dei miceti, etc.) è a posto. Stai attento a non scaldare troppo il terrarium se usi luce artificiale vicino.
Le torte di riso avranno un colore bianco chiaro quando saranno messe nel terrarium. Presto verrano ricoperte da un sottile strato di soffici miceti. Se la torta non fruttifica, ma contnua a riempirsi di soffici miceti, significa che l'umidità è troppo alta e deve essere abbassata. Per chi usa un umidificatore questa è la principale causa di fallimento assunto che tutto il resto fosse a posto.
Quando i funghi cominciano a formarsi, assomiglieranno ad uno spillo. Le cappelle cominceranno presto a diventare marrone scuro. Quando le torte di riso sono fresche, i piccoli funghi cominceranno a crescere tondi piuttosto che lunghi. Formeranno una palla della dimensione di una biglia. Poi cominceranno a diventare sottili e ad aggiungere sempre più gambo.
Se i funghi hanno miceti che crescono sulle cappelle, vuol dire che l'umidità del terrarium è troppo bassa. In questo caso hai giusto l'umidità necessaria per la crescita, ma sei sull'orlo del fallimento.
Devi cercare di evitare la tentazione di far crescere i funghi il più possibile. La maggior parte di psilocybin è prodotta durante i primi periodi di crescita. Lasciando i funghi a crescere consumi nutrienti e umidità senza motivo. Inoltre anche il gusto peggiora quando diventano più grossi. Infine la rete di miceti può fornire solo una certa quantità di nutrienti e acqua per far maturare i funghi. Se li lasci crescere troppo grossi, daranno fastidio alla crescita di altri. I funghi dovrebbero essere colti quando il velo sotto la cappella comincia a staccarsi dal gambo.
In media puoi aspettarti dai 4 ai 6 funghi per ogni torta da 1/4 di litro. In media dovrebbe crescere un fungo a settimana, ma sono valori che possono variare molto.
Quando la torta diventa vecchia, comincerà a produrre sempre di meno e sarà sempre più difficile che cresca un fungo. Adaptation-17 Questo perchè i nutrienti sono già stati assorbiti da altri funghi. Potrai vedere i funghi formarsi e cominciare a crescere, ma senza svilupparsi. Questi funghi difficilmente diventano grandi a sufficienza per produrre le cappelle. Puoi raccogliere questi funghi, ma la torta è ormai esaurita.

come innaffiare i funghi

Metodo 1: Spray manuale.
Questo è il metodo originale consigliato dai Psylocybe Fanaticus Per il coltivatore casalingo. E' il meno costoso. E' quello che però necessita di più fatica, peoichè costringe a rispettare degli orari. La sola cosa che ti serve in più oltre alla camera di crescita è una bottiglia spray da giardinaggio.
La procedura è la seguente: almeno quattro volte al giorno bisogna aggiungere umidità al terrarium con lo spray. Almeno 2 volte al giorno bisogna eliminare la CO2 che si è formata. Una volta al giorno bisogna eliminare l'acqua dal fondo del terrarium che si è condensata.
Una volta al giorno bisogna eliminare l'acqua in eccesso dal fondo. Puoi usare una piccola pompa o togliere delicatamente le torte e rovesciare la vasca. Se togli le torte fai molta attenzione. In ogni punto in cui tocchi le torte non fruttificheranno. Devi stare attento a prendere le torte sempre nello stesso punto ogni volta.
Due volte al giorno, la CO2 accumulata nella camera va tolta. Un metodo è quello di togliere lo scudo anti-gocce ed usare un ventilatore per 10-15 sec. Un altro metodo è usare un asciugacapelli. E' sufficiente avvicinarlo alla camera con l'uscita verso l'alto e accenderlo. Succhierà tutta la CO2 contenuta nella camera. Stai attento a non colpire i funghi con l'aria calda. Li danneggeresti. Se il tuo asciugacapelli ha l'aria fredda, usala.
Per creare umidità nel terrarium una bottiglia spray fa al caso tuo. In cucina ci sono parecchi spray che hanno il beccuccio regolabile. Se vuoi riciclare uno di questi fai attenzione che la nebulizzazione sia molto fine. Qualunque cosa usi, assicurati che non ci sia più niente di chimico dentro. Puliscilo perfettamente. Fai attenzione che non contenga niente che possa rovinare i funghi. La cosa più semplice è comprare un nebulizzatore dal ferramenta. Tra l'altro in genere producono una nebbia più sottile di quelli da cucina. Il punto è che non useresti uno spray da cucina se avessi dei soldi da parte, quindi puoi usare quello che hai, se fai attenzione. Per creare la giusta umidità apri la camera e spruzza sullo schermo, come in figura:
Dopo circa 5 secondi di spray chiudi rapidamente il coperchio per non fare uscire la nebbia. Le piccole goccioline faranno alzare incredibilmente l'umidità interna. Non spruzzare direttamente sulle torte, i miceti sono molto fragili e li rovineresti. Il terrarium deve essere umidificato almeno 4 volte al giono, di più è meglio.
Questo tipo di procedura funziona ed è economica, ma è tutto. Diventi schiavo del tuo terrarium. Se salti un paio di appuntamenti i tuoi funghi ne soffriranno. Tra l'altro i funghi assorbono molta umidità e questo metodo non ne fornisce tantissima se non continui a spruzzare.

Metodo 2: Usare un serbatoio di bolle per pesci.
La base di questo sistema è stata inventata dai Psylocybe Fanaticus. Ci sono parecchi miglioramenti e adattamenti in questa sezione che non erano inclusi nel metodo originale. L'idea è di creare umidità mandando bolle d'aria nell'acqua. Per questo scopo vengono usati una piccola pompa d'aria e una pietra per le bolle da acquario.
Questo metodo è molto economico e permette al terrarium di vivere senza attenzioni costanti. Il limite maggiore è che a seconda di come è usato è in grado di aumentare l'umidità solo del 15% rispetto all'ambiente circostante. L'umidità minima per i funghi è l'85%. Se l'umidità ambientale scende sotto al 70% durante il ciclo di crescita avrai dei problemi anche se è tutto perfetto. Se hai un certo numero di funghi è probabile che questo metodo non riesca a mantenere l'umidità necessaria. Dovrai quindi continuare a spruzzare con il nebulizzatore per aumentare l'umidità. Alcune volte al giono sono sufficienti.
Tutto il materiale è acquistabile presso qualsiasi negozio di animali.
Cosa serve:
Un contenitore adatto per l'acqua
Un serbatoio per le bolle da acquario
1 metro di tubo da 1/2 cm per l'aria
Una pietra per le bolle
opzionale: un riscaldatore per l'aria Adaptation-13
opzionale: della lana di vetro Adaptation-14
L'idea è di mettere un contenitore d'acqua dentro al terrarium e far uscire lentamente delle bolle d'aria al suo interno. Dovrai fare un buco nello schermo anti-gocce per fare spazio al contenitore. L'imboccatura del contenitore dovrebbe essere sopra allo schermo per evitare che le gocce d'acqua cadano sui funghi. Ci sono molti modi in cui implemanetare il sistema. Se la pompa dell'aria si trova fuori dalla vasca l'umidità sarà aumentata solo del 10% rispetto all'ambiente. Il vantaggio, però, è che l'aria continua a girare enon c'è bisogno di togliere tutti i giorni la CO2. E' possibile fare un piccolo buco sul fondo della vasca per permettere alla CO2 ed all'acqua in eccesso di uscire. Un buco da 1 cm dovrebbe andare bene. Nota che è necessario ancheun piccolo buco per permettere all'aria della pompa di entrare. Non è sufficiente farla entrare dal coperchi, che così non si chiuderebbe bene. Ecco lo schema:
Un altro modo consiste nel mettere la pompanel terrarium. In questo modo la stessa aria continua a circolare, incrementando continuamente l'umidità. In questo modo si riesce ad aumentare l'umidità del 15% rispetto all'ambiente. Questa implementazione ha però alcuni svantaggi. Per prima cosa l'aumento dell'umidità si ottiene continuandoa rimettere in circolo la stesa aria. Questo significa niente buco per eliminare l'acqua e la CO2. Dovrai quindi eliminarla una volta al giorno. Un altro svantaggio è che la pompa genera calore che può alzare la temperatura di anche 5 gradi C. Questo può non essere accettabile. Bisogna notare una cosa. La pompa creerà anche delle vibrazioni. E' meglio mettere la pompa su della gomma per eliminare le vibrazioni. E' possibile appenderla anche al coperchio della vasca sempre con della gomma. Invece del tubo dell'aria questa volta si deve fare uscire il cavo di alimentazione. Segui la figura:

Metodo 3: Usare un umidificatore a ultrasuoni.
Questo è il metodo migliore. Ti libererà dalla schiavitù del tuo terrarium. Produrrà sufficiente umidità per tutti ifunghi che vorrai coltivare. Questo metodo elimina automaticamente anche la CO2. L'unico difetto è che l'umidificatore a ultrasuoni costa circa 40$. Un po' di più per uno super, un po' meno per uno economico. Praticamente uno qualsiasi va bene.
Un umidificatore a vapore non va bene. Primo, il vapore che emette è troppo caldo e ucciderebbe i funghi. Secondo non sono controllabili e vanno sempre al massimo. Non hanno la possibilità di scegliere l'umidità desiderata.
Cosa serve:
Un umidificatore a ultrasuoni
3 metri di tubo di gomma con 1,5 cm di diametro esterno ed 1 cm di diametro interno
1 dozzina di asole da 1,5 cm
4 bottiglie di coca da 2 litri pulite
1 bullone da 1,5 cm di diametro
un tubetto di colla al silicone
una pinza
Prima di tutto, è necessario un buco nella camera principale per far uscire l'acqua e la CO2. Deve essere fatto sotto alla camera. Deve essere abbastanza grande perchè l'acqua non lo tappi. 1 cm di diametro va bene.
Questo sistema produce aria prossima al 100% di umidità. L'aria che esce dall'umidificatore è limitata dal fatto che deve passare nel tubo da 1,5 cm. Questo è un bene perchè dobbiamo limitare la quantità d'aria che entra nel terrarium. L'umidificatore è in grado di creare aria molto umida, ma l'aria avrà anche perecchie perticelle d'acqua in sospensione. Ogni volta che queste particelle si toccano formano una goccia. Visto che non vogliamo gocce d'acqua nell terrarium, più ne eliminiamo prima, meglio è per il nostro scopo.
Ciononostante l'aria deve essere seccata ancora. Adaptation-21 L'aria viene fatta passare attraverso vari stadi dove può muoversi e condensarsi. Ognuno di questi stadi è composto da una bottiglia da 2 litri di coca o da qualche altro contenitore simile. I vari stadi sono uniti col tubo da 1,5 cm.
Ogni volta che si usa il tubo, deve essere tagliato a becco. Questo siginfica che non deve essere tagliato perpendicolarmente, ma ad angolo molto acuto. Questo è neccessario per aiutare la condensa a sgocciolare alla fine del tubo. Altimenti formerebbe un'unica grande goccia che eliminerebbe completamente l'umidità. A questo punto non avresti più umidità nel terrarium.
Fai un buco da circa 1,5 cm in mezzo al coperchio d'uscita dell'umidificatore. Inserisci un'asola. Sigillala bene con del silicone. Deve essere ben sigillata per non fare uscire il vapore. L'unica uscita per il vapore deve essere il tubo che infilerai nell'asola.
Togli le etichette dalle bottiglie di coca. Puoi usare qualsiasi grande contenitore di plastica, ma le bottiglie di coca sono carini perchè vedi quello che succede dentro. Adaptation-24 E questo è utile per vedere se tutto funziona bene più avanti. Inoltre, puoi vedere a che livello è arrivata l'acqua e se devi svuotare la bottiglia.
Scalda ora il bullone da 1,5 cm con una fiamma o sopra il fornello. Anche un accendino andrà bene, ma ci vorrà più tempo. Tienilo con le pinze. Quando il bullone è caldo fai due buchi nella bottiglia rapidamente, come in figura: Adaptation-15
Il bullone usato dovrebbe essere un filo più piccolo del buco che serve. Infatti il bullone caldo farà comunque un buco più grande sciogliendo la plastica. Nel caso infila il bullone più volte fino ad ottenere il buco desiderato. A volte delle sbavature di plastica si formano intorno al buco. Usa un taglierino per eliminarle e infila un'asola. Prova ad infilare il tubo. Deve essere il più preciso ed ermetico possibile, ma senza schiacciare eccessivamente il tubo.
Collega un pezzo di tubo dall'umidificatore alla prima bottiglia di coca. Taglia a becco entrambi i lati del tubo. Collega questa bottiglia alla successiva. Vai avanti finchè non le avrai collegate tutte. La figura ne mostra solo 3, poichè di solito sono sufficienti, ma per ora collegale tutte 4. Ora collega l'ultima bottiglia al terrarium. Dovrai fargli un buco sul lato ed inserire il tubo. Il tubo dovrebbe mandare umidità nella parte del terrarium che sta sopra allo schermo anti-gocce. Dovrebbe essere così:

Controllare il funzionamento dell'umidificatore a ultrasuoni:
Riempi l'umidificatore d'acqua e sistema tutte le bottiglie tra l'umidificatore ed il terrarium. Fai attenzione che il tubo non faccia mai una pancia dove potrebbe formarsi della condensa. La condensa che si forma deve poter sempre scivolare nelle bottiglie.
Metti il livello di umidità al minimo. Sarà comunque troppo. Adaptation-19 Dopo avergli dato il tempo di stabilizzarsi, dovresti notare che in ogni bottiglia si forma sempre meno nebbia rispetto alla precedente. Di solito 3 bottiglie sono la quantità giusta, ma a seconda dell'umidificatore e dell'umidità dell'ambiente ne possono servire una in più o una in meno. Nell'ultima ci deve essere davvero poca nebbia. Aggiungi o togli stadi se necessario.
L'umidità nel terrarium si dovrebbe stabilizzare intorno al 90%. La quantità di umidità che ti serve è il massimo senza che si formi condensa sui funghi. Ricordati che i misuratori di umidità che compri non sono molto precisi.

Costruzione del terrarium per funghi

Lo scopo principale del terrarium è di fornire l'alta umidità necessaria alla crescita dei funghi. Le torte di riso vivranno nel terrarium durante la fase di crescita.
Ci sono quattro tipi diversi descritti in questo documento. Il primo è molto semplice, minimo, funziona bene ma può tenere una sola torta. I due seguenti si basano sul lavoro compiuto dai Psylocybe Fanaticus. Possono contenere più torte del primo, ma richiedono comunque parecchia attenzione più volte al giorno.
Vi consiglio di usare l'ultimo tipo. Usa la stessa camera di crescita dei Psylocbye Fanaticus ma utilizza un umidificatore ad ultrasuoni per mantenere l'umidità. Ha bisogno di pochissima manutenzione e funziona molto bene.
Il primo terrarium, "Il terrarium del poveraccio" non ha bisogno di umidificazione. Sfrutta un piccolo volume di aria ed il fatto che è sigillato completamente dall'ambiente circostante.
Tutti i tre seguenti necessitano la stessa camera di crescita. La differenza è nel modo di tenere alta l'umidità all'interno della camera di crescita. Se vuoi puoi cominciare con il tipo più semplice e poi passare ad altri se non sei soddisfatto. Chiaramente se parti subito con quello a ultrasuoni, non penso che tornerai indietro.
Il terrarium del poveraccio.
Cosa serve:
Una bottiglia di coca di plastica da 2 litri
Un taglierino
Questo terrarium è ottenuto tagliando via un pezzo dalla bottiglia di plastica. Questo serve a due scopi. Per prima cosa ti permette di mettere la torta nella bottiglia. Inoltre permette di regolare fino a dove deve arrivare l'umidità.
Togli la sezione usando un taglierino. Il taglio nella parte bassa non è difficile. Il taglio sopra, invece è molto più critico. Deve essere fatto esattamente nel punto in cui la bottiglia comincia a restringersi. Questo perché la parte di sopra si dovrà incastrare in quella di sotto e le due sezioni dovranno essere ben sigillate.
La cosa migliore da fare è andare per gradi finché le due parti non si incastrano perfettamente. Una volta prese le misure con il tipo di bottiglia che stai usando puoi farne quante ne vuoi per tutte le torte che hai.
Il tappo della bottiglia deve essere chiuso bene. Dei tovaglioli di carta umidi possono essere messi sul fondo della bottiglia per aiutare ad alzare l'umidità dentro la bottiglia. La bottiglia dovrebbe essere aperta due volte al giorno per far cambiare aria. E' consigliabile usare un piccolo ventilatore prima di chiuderla di nuovo. Questo è il peggior difetto di questo terrarium. Se hai una dozzina di torte, è un vero sbattimento cambiare l'aria due volte al giorno.

Camera di crescita base. (Usata per tutti gli altri tipi di terrarium)
Cosa serve:
Styrofoam Cooler (direi una vasca per i pesci ndt)Adaptation-11
Rete metallica (va bene da ½ cm o da 1 cm)
Plexiglas (un pezzo da 60 per 60 cm di quello usato per le finestre o come diffusore per i neon) Optional se si usa un umidificatore a ultrasuoni.
Colla al silicone
Un misuratore di umidità Adaptation-12
La vasca deve avere un coperchio molto ben ermetico. L'idea è di sigillare l'umidità, e più il coperchio è solido meglio è. A parte la vasca tutto il resto può essere trovato da un qualsiasi ferramenta. Più sotto le immagini mostrano le varie parti del terrarium. Non è facile dire la misura che ti serve. Usa un po' di buon senso mentre leggi come verrà costruito.
Lo scopo della rete metallica è di tenere la torta di riso sollevata dal fondo della vasca quando l'umidità si raccoglie. La cosa più facile da fare è tagliare un pezzo di rete metallica di qualche cm più grande del fondo della vasca e poi piegarla con una pinza. I bordi piegati sorreggeranno la rete sul fondo. Cerca comunque di non alzarla più di 1 cm perché quando i funghi cresceranno avranno bisogno di tutto lo spazio disponibile in altezza.
Ora, se hai intenzione di usare lo spruzzatore a mano per aggiungere umidità, devi aggiungere una protezione anti-gocce. Se usi un serbatoio a bolle per pesci o un umidificatore a ultrasuoni, è opzionale, ma comunque una buona idea. Quando l'umidità si condensa nel terrarium questo evita che piova sopra alla torta di riso. L'umidità che si forma sul coperchio della vasca può gocciolare sulle torte, mentre questo scudo le protegge. L'umidità che invece si forma sulle pareti può scivolare tranquillamente sui bordi. Se usi del plexiglas che ha una superficie lavorata, metti questo lato verso l'alto così da facilitare lo scorrimento dell'umidità.
Lo schermo anti-gocce è sorretto da diverse ganci attaccati ai bordi della vasca. A seconda della misura dei barattoli e dell'altezza della rete metallica devi regolarti su che altezza fissarlo. Deve essere sufficientemente inclinato per permettere all'acqua di scivolare, ma abbastanza in alto per non dare fastidio ai funghi quando cresceranno. Ricordati di fissarlo bene. Devi mantenere un piccolo spazio intorno per permettere all'aria di circolare, ma basta poco. ½ cm è sufficiente. In altre parole deve essere quasi preciso all'interno della vasca ma non ermetico. Fai attenzione, infine, che non tocchi il coperchio della vasca, ostacolandone la chiusura.
Ora, il coperchio deve essere modificato per permettere alla luce di entrare nel terrarium. Il Psilocybe Cubensis è un fungo fototropico. Ha bisogno della luce per cominciare a spuntare e per capire da che parte è l'alto. Dovresti avere del plexiglas avanzato che è adatto per lo scopo. Fai un buco nel coperchio della vasca. Taglia un pezzo di plexiglas un po' più grande e incollalo sul coperchio. Segui il disegno qui sotto:
Fine. La base della camera di crescita è fatta. Devi ora decidere il modo in cui vorrai mantenere l'umidità alta e la CO2 bassa mentre i funghi crescono.

come preparare il substrato per i funghi

Preparazione del substrato.
I funghi crescono su un substrato nutriente. Come le normali piante crescono in un vaso di terra, i funghi crescono su una torta di substrato. La grande differenza è che il substrato deve essere privo di altri batteri e muffe perché la coltura abbia successo. Ogni contaminazione porterà al fallimento.
Materiale necessario:
Alcuni barattoli da1/2 pinta (1/4 litro ndt) Adaptation-1
Vermiculite (da qualunque fiorista, negozio di giardinaggio, etc.)
Farina di riso integrale Adaptation-22(in un negozio di cibi naturali)
Una grande pentola con coperchio Adaptation-2
Tazze con misurino
Una scodella per mescolare
Un martello ed un piccolo chiodo
Una siringa di spore (Dove trovare la siringa di spore)
Il barattolo deve restringersi verso il basso. Ovvero l'apertura del barattolo deve essere più grande del resto. E' importante perché la torta colonizzata deve essere tolta intatta dal barattolo. La torta deve semplicemente scivolare fuori dal barattolo al momento giusto. Se non usi uno dei barattoli della lista stai attento. Questi sono i barattoli consigliati:
Barattolo a palla per gelatine da ¼ litro.
Barattolo Kerr a bocca larga da ¼ di litro.
Barattolo a palla a bocca normale da ¼ di litro.
Fase 1: Prepara i tappi dei barattoli in modo che siano pronti quando dovrai mettere le spore con la siringa. Uno dei motivi per cui il sistema funziona così bene in un ambiente non sterilizzato come la cucina è il fatto che il substrato non è mai a contatto con l'aria. Prendi un piccolo chiodo ed un martello per fare 4 piccoli buchi sui coperchi come in figura:
Fase 2: Decidi in quanti barattoli cominciare la coltura. Il terrarium che costruiremo è sufficiente per 6 torte, ma alcune saranno distrutte da contaminazioni mentre alcune saranno colonizzate prima di altre. E' improbabile che tutti i barattoli siano pronti contemporaneamente; quindi visto che la farina di riso e la vermiculite sono economici ha senso preparare una dozzina di barattoli.
Per ogni barattolo da ¼ di litro mescola 2/3 di tazza di vermiculite e ¼ di farina di riso integrale in una scodella. Adaptation-23 Quando gli ingredienti saranno ben mescolati aggiungi ¼ di tazza d'acqua per ogni barattolo. Mescola tutto per bene. Questa mistura è il substrato che il fungo userà e consumerà per crescere.
Fase 3: Il prossimo passo consiste nel riempire ogni barattolo col materiale di substrato. Adaptation-20 Si suggerisce di versare il materiale il più delicatamente possibile. Si è visto che mantenere il substrato il più possibile soffice è il modo migliore per avere successo e più velocemente. Tra l'altro più si colonizza rapidamente minore è il rischio di contaminazioni esterne. Adaptation-3 Riempi ogni barattolo fino a 2 cm dal tappo. Se rimani senza materile puoi farne dell'altro o eliminare un barattolo per riempire bene gli altri. E' importante che siano pen pieni per poter poi raggiungere il substrato con la siringa.

Fase 4: Pulire quindi bene la parte di vetro rimasta del barattolo. Non deve restare del materiale sul vetro sopra alla torta. Prima usa il dito per togliere il grosso e quindi passa con un fazzoletto di carta imbevuto d'acqua. Il motivo di tutto questo è che le tracce di materiale possono essere una "scala" con cui i batteri possono raggiungere il substrato.
Fase 5: Riempi ora i due cm con la vermiculite. Questo livello è si sola, pura, asciutta, vermiculite. Niente altro. Questo livello è una protezione inventata dai Psylocybe Fanaticus. Questo serve a riparare il substrato dall'aria. Questo livello verrà sterilizzato più avanti insieme a tutto il resto e i batteri e le muffe non potranno più (in genere) oltrepassarlo. Allo stesso tempo permette lo scambio gassoso. Le spore necessitano di ossigeno che può filtrare attraverso la vermiculite.
Fase 6: Ora metti i coperchi ai barattoli. Di solito i coperchi hanno già una guarnizione di gomma. Non avere paura a stringere bene e a sigillare i barattoli. Ricordati i 4 buchi della Fase 1. Altrimenti potrai avere seri problemi quando riscalderai i barattoli!
Fase 7: Ora metti un foglio di alluminio sopra i tappi di ogni barattolo e stropicciala bene intorno ai lati. Questo serve a non fare entrare l'acqua nei buchi mentre viene sterilizzato. Se hai fatto i buchi in modo che la parte tagliente viene verso l'alto stai attento a non strappare l'alluminio. In ogni caso puoi mettere anche due o tre strati per essere sicuro.
Fase 8: Ora i barattoli per le colture sono pronti per essere sterilizzati. Prendi un bel pentolone da cucina, metti i barattoli, e aggiungi acqua fino a raggiungere la metà dei baratoli. Porta ad una lenta bollitura e metti il coperchio alla pentola. Da quando comincia la bollitura è necessaria un'ora per la bollitura. L'acqua non deve fare bolle eccessive o sbattere dappertutto. I barattoli non devono galleggiare per la pentola. In ogni barattolo c'è già acqua a sufficienza e non se ne deve aggiungere altra. I barattoli non devono stare coricati. Inoltre un eccessivo calore potrebbe far perdere l'umidità contenuta nei barattoli. Potresti anche fissare i barattoli con uno straccio in modo che il calore non arrivi direttamente dal fondo della pentola al barattolo.
Fase 9: Lascia che i barattoli si raffreddino lentamente. Lasciali chiusi nella pentola nella quale li hai sterilizzati. Lasciali raffreddare completamente. Per mettere le spore i barattoli devono essere a temperatura ambiente. Le spore verranno uccise se i barattoli non sono abbastanza freddi. Ci vorranno alcune ore perché si raffreddino. Potrai sentire dei rumori quando i barattoli si raffreddano: è normale.
Fase 10: Ora viene la parte più divertente. Arricchire la coltura dei barattoli. Dato per scontato che tu abbia una siringa di spore, puoi cominciare a dare il via alla prima fase del ciclo di crescita. L'ago della siringa delle spore deve essere sterile. Se qualunque cosa che non sia il contenuto del barattolo entra in contatto con l'ago, questo non è più sterile. Per sterilizzarlo puoi usare un accendino fino a che l'ago non diventa rosso. Aspetta qualche minuto e poi spruzza un po' di soluzione fuori dalla siringa.
Scuoti la siringa. Accertati che il contenuto sia ben mescolato. Viene più facile se tiri un po' indietro lo stantuffo e fai entrare un po' d'aria (ma non doveva essere tutto sterile? Ndt)
Togli l'alluminio dai barattoli e preparati. Inserisci l'ago il più possibile e fai in modo che prema sul vetro. La figura seguente spiega bene come devi fare. Inietta ¼ cc di soluzione per ogni buco. Adaptation-4 Praticamente 1cc di soluzione per ogni barattolo. Adaptation-5
Una siringa da 10cc è sufficiente per 12 barattoli se metti un po' meno di 1cc di spore per barattolo.
Fase 11: Questa è la parte più facile. Metti i barattoli in un posto buio e aspetta. I funghi cominceranno ad apparire come piccole chiazze bianche intorno ai punti in cui hai messo le spore. Adaptation-6
Col passare del tempo, i funghi si spargeranno per tutto il barattolo. E' possibile che tutta la superficie del barattolo si copra di funghi. In genere il fondo del barattolo è l'ultima parte ad essere colonizzata. Stai attento ad ogni contaminazione.
Ogni colore strano che può apparire è una contaminazione ed il barattolo deve essere buttato. Non ci sono speranze. Se pensi che il barattolo sia contaminato, buttalo! Alcune muffe e batteri producono tossine che possono ucciderti. Anche se il fungo cresce dalla parte opposta, non vuol dire che tu sia sicuro. La struttura dei miceti raccoglie nutrienti dappertutto e potrebbe quindi raccogliere tossine da portare al fungo. Il fatto che tu stia usando questa guida significa che non sei un esperto micologo. Non sai quali batteri e muffe siano mortali. Non fare prove.
L'unica eccezione è che il fungo potrebbe diventare giallo molto pallido se delle gocce d'acqua lo toccano. E' difficile che delle zone già colonizzate vengano infettate finché sono nel barattolo. E' molto più probabile che vengano infettate aree ancora libere.
Le figure sopra mostrano il tipico ciclo di germinazione e colonizzazione. Se le spore sono vecchie, o la temperatura non è ottimale, o non hai mischiato bene il substrato, aggiungi pure una settimana ad ogni disegno.
La torta deve stare nel barattolo finché l'intera superficie non si è ricoperta di miceti. Mano a mano che il substrato diventa più colonizzato la crescita rallenta. Questo perché aumenta la CO2 e diminuisce l'ossigeno a disposizione dei funghi. Adaptation-7
Non togliere la torta dai barattoli fintanto che ci sono ancora zone non colonizzate nel substrato.Adaptation-8
Fase 12: Quando la torta è completamente colonizzata può essere tolta dal barattolo. Adaptation-9 A questo punto non ci sono più aree che possano essere facilmente infettate da batteri o muffe concorrenti. Quando i miceti si sono stabiliti, sono in genere in grado di eliminare altri organismi concorrenti.
Adaptation-10 Svita e rimuovi il tappo dai barattoli. Togli tutta la vermiculite dal substrato e buttala. Stai attento a non rompere il substrato poiché potresti aprire aree all'infezione. Non devi eliminare completamente la vermiculite. L'unico motivo per rimuoverla è infatti di avere il terrarium pulito e ordinato. Rivolta il barattolo e mettilo sul tavolo. La torta di riso dovrebbe scivolare fuori dal barattolo. La torta di riso si allarga un po' durante la fase di colonializzazione, ma dovrebbe uscire con qualche colpo.
Fase 13: La torta di riso deve essere messa nel terrarium. Si suppone che tu abbia già un terrarium funzionante a questo punto. Questo documento contiene anche le informazioni necessarie per preparare un terrarium. Preparazione del terrarium.
Puoi toccare le torte, ma ricorda che meno le tocchi e più delicatamente le muovi, meglio è. Ricordati di lavarti bene le mani e di togliere tutto il sapone con molta acqua prima di toccare le torte.
Se hai dei guanti sterili a disposizione, non è una cattiva idea usarli. La contaminazione è il peggior nemico dei micofili.

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