Lettori fissi

martedì 11 maggio 2010

come viene assegnata una casa popolare

eccovi il regolamento per l’assegnazione delle case popolari

Il regolamento per l’assegnazione delle case popolari definisce la graduatoria attraverso un indice che considera la situazione socio- economica del richiedente e della sua famiglia. Al primo posto vi sono elementi come la condizione familiare , ossia la presenza di anziani, portatori di Handicap, figli minori, seguita dalla condizione economica calcolata attraverso la parametrazione del reddito familiare.

In terzo luogo viene attribuito un punteggio alla condizione abitativa, ossia la presenza di uno sfratto esecutivo, la convivenza in alloggi sovraffollati o inagibili.

E’ stato inoltre inserito un punteggio in base al numero di anni di residenza nella propria regione, ciò rappresenta un vantaggio per i cittadini residenti nello stesso posto da più tempo.

come preparare due gustose ricette con il tartufo

il tartufo è dal sapore forte e da un profuumo inconfondibile
Timballo al tartufo Ingredienti per 4 persone: 450 g di pasta brisèe, 2 uova, 350 g di pasta formato garganelli gialli e verdi, 200 g di prosciutto crudo a fette spesse, 250 g di ricotta, una cipolla, un tubetto di pasta di tartufi bianchi, un bicchiere di vino bianco secco, 3 decilitri di besciamella, grana grattuggiato, noce moscata, burro, sale, pepe.

Fate soffriggere in 20 g di burro la cipolla tritata e il prosciutto a dadini. bagnate con il vino, pepate, profumate con la noce moscata e cuocete ancora per 10 minuti. amalgamate la ricotta con la psta al tartufo, sale e pepe. Unite metà della besciamella, 2 cucchiai di grana e 2 tuorli. Lessate i garganelli e conditeli con la salsa preparata.
Foderate con la pasta brisè uno stampo di 20 cm lasciandola debordare. Riempite lo stampo con i garganelli cospargeteli con 12 cucchiai di grana e velate con la besciamella rimasta. Ripiegate i bordi di pasta brisè verso l’interno, formando un cordoncino. Spennllate con gli albumi sbattuti e fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 25 minuti.

Crema di patate con tartufo Ingredienti per 4 persone: 400 grammi di patate, mezzo litro di brodo di carne, 60 g di panna fresca, 40grammi di burro, un piccolo tartufo bianco o nero, sale

Sbucciate le patate e tagliatele a fette sottili. mettetele in una pentola, copritele con il brodo e cuocete per 15 minuti dal momento in cui il brodo comincia a bollire. Lasciate intiepidire leggermente le patate e frullate insieme con il brodo. Rimettete la purea nella pentola , unite il burro e la panna e scaldate su fuoco basso per due minuti mescolando.

Regolate di sale e aggiungere altro brodo caldo per ottenere la giusta consistenza. Distribuite in quattro piatti fondi precedentemente riscaldati e completate con il tartufo tagliato a lamelle.

come rispettare la sicurezza stradale

ad iniziare dalla posizione al volante, al rispetto dei limiti di velocità al controllo dell’olio, luci, freni…
cercate la migliore posizione di guida e state composti: solo così avrete la giusta sensibilità su volante, pedali e cambio. In questo modo sarete sempre nel pieno controllo del veicolo. Non dimenticate la cintura che può salvarvi la vita in caso di incidente.

Rispettate la distanza di sicurezza che va regolata in base alla velocità: maggiore è , più ampio deve essere lo spazio tra voi e l’auto. Tenete presente che a 130 km all’ora ci vogliono più di 200 metri per fermarsi. Inoltre non superate mai i limiti stabiliti dalla legge. Attenzione alle gomme : controllate la pressione e lo stato di usura.

Anche dopo pochi anni , a prescindere dai chilometri percorsi, gli pneumatici si induriscono e vanno cambiati. verificate spesso il livello di olio acqua e i freni. attenti anche al controllo delle luci. Per i vostri bambini montate appositi seggiolini che vanno montati a seconda dell’età e del peso.

Cercate di non distrarvi evitate l’uso del cellulare.Lavate spesso la parte interna del parabrezza : se troppo sporca limita la visibilità. Prima di mettervi al volante non assumete farmaci che possono causare zsonnolenza e diminuire i riflessi e non bevete alcolici.

Regolate perfettamente il poggiatesta che vi aiuta nel tamponamento.Il bordo superiore deve essere allineato con la parte più alta della testa e la distanza tra la superficie anteriore a voi non deve essere superiore a 10 cm. Se guidate già da tanto tempo e siete un pò stanchi fermatevi subito in un area di servizio.

come acquistare il prodotto giusto al supermercato

state ben attenti a leggere le etichette dei prodotti che devono essere ben dettagliate
E’ molto importante la provenienza geografica del prodotto, per molti alimenti è obbligatoria. Osservate attentamente in quali quantità contengono gli ingredienti. Se acquistate prodotti in lattine state atenti ad osservare il peso sgocciolato del prodotto per rendervi conto dell’effettiva quantità.

Controllate le confezoni che siano intatte. Assicuratevi che la confezione non sia rotta o aperta. In tal caseo non acquistatela, ma fatelo presente al rivenditore. Non acquistate gli oli vegetali. Diffidate dei prodotti dei prodotti che nell’elenco degli ingredienti riportano la generica dizione oli vegetali o grassi vegetali, quasi sempre sono oli trpicali che non fanno bene.

Studiate sempre le modalità di conservazione dei cibi, ma soprattutto controllate il giorno di scadenza. Gli alimenti che riportano la dicitura - da consumare entro- sono altamente deperibili: una volta superata la data stampata sulla confezione , non mangiateli più. Quelli invece indicati come - da consumare preferibilmente entro il- possono essere usati oltre la scadenza.

Fate attenzione alla scritta senza zucchero . Spesso infatti tra gli ingredienti trovate lo sciroppo di glucosio oppure di maltosio. Attenzione alle falsificazioni dei bollini della qualità. Una volta c’era il Doc, poi si sono aggiunti , tra gli altri il Dop , l’igp e il Bio.Sono i marchi più noti che tutelano una serie di prodotti agroalimentari, garantendo la qualità.

Ma anche in questo caso occorre buon occhio evitare di incappare in una truffa: quando trovate questi bollini, cercate sempre le certificazioni specifiche che devono essere stampate sulla confezione.
Utilissimi sono i siti: www. biodizionario.it www. eufic.org www.prodottiregionali.net www. inran.it

come drenare un terreno

Quando un terreno accumula troppa acqua può provocare umidità nelle costruzioni. Le conseguenze possono essere negative sia per l’agricoltura che per la floricoltura.

TUBO DI DRENAGGIO: tubo in plastica con fori diam. 50, 65, 80 mm. E’ venduto in corone da 50 m o al dettaglio. Il suo diametro è in funzione della quantità d’acqua da drenare. COLLETTORE PERFORATO: tubo in plastica con fori diam. 80 e 100 mm. Si vende in corone da 50 m o al dettaglio.
Il collettore riceve i tubi di drenaggio.SPIA: la spia in cemento riceve l’acqua scaricata da ogni collettore prima di evacuarla all’esterno del terreno da drenare, mediante tubo appositamente designato. TESSUTO DI VETRO: tela per evitare che la terra ostruisca le condotte di drenaggio. Si vende al mq. CIOTTOLI: preferibili di taglia media TUBO DI EVACUAZIONE: in PVC diametro minimo 100 mm AMMENDAMENTI: torba o calcare granuloso

ATTREZZI: Vanga, pala, carriola, cordicella, metro I PRINCIPI DEL DRENAGGIOSUOLO IMPERMEABILE POCO PROFONDO O SUOLO COMPATTO Se l’acqua ristagna in superficie o scorre lentamente o penetra lentamente e ristagna sullo strato impermeabile, gli elementi di drenaggio sono inutili.”Rompere” lo strato impermeabile con un’aratura profonda e ammendare il sottosuolo per renderlo più permeabile.
SUOLO PERMEABILE SU SOTTOSUOLO IMPERMEABILE PROFONDO L’acqua penetra nel sottosuolo e forma una falda sullo strato impermeabile.Prima soluzione: scavate una trincea drenante (ghiaia)Seconda soluzione: drenate. SUOLO SCARSAMENTE PERMEABILE SU SOTTOSUOLO IMPERMEABILE O PERMEABILE L’acqua penetra lentamente e il suolo rimane umido e pesante.
Se il sottosuolo è impermeabile si crea una falda d’acqua.Prima soluzione: se il sottosuolo è poco permeabile lavorate la terra ammendandola per aumentarne la permeabilità (ammendamenti calcarei o di humus)Seconda soluzione: se il suolo è impermeabile ammendate la terra per aumentare la permeabilità e sistemare degli elementi di drenaggio per riassorbire la falda

SUOLO E SOTTOSUOLO IMPERMEABILIL’acqua ristagna o scorre molto lentamente e non avvengono penetrazioni a carico del sottosuolo.Prima soluzione: modellate la superficie per scaricare l’acqua verso i fossi lateraliSeconda soluzione: alzate il livello del suolo con abbondante terra e drenate. LE RETI DI DRENAGGIOFUNZIONAMENTO DI UNA RETE DI DRENAGGIO L’acqua viene fatta defluire mediante piccoli elementi verso i collettori fino alla spia dalla quale viene espulsa tramite dei tubi rigidi verso un fosso, una fogna o un pozzetto.

LA POSA DEGLI ELEMENTI DI DRENAGGIODIRAMAZIONE Distanziate gli elementi di drenaggio di 5 o 6 metri al massimo; per un’ottimale funzionamento della rete, più saranno vicini gli uni agli altri, più il drenaggio sarà efficace. PROFONDITA’Dipende dal tipo di terreno (livello dello strato impermeabile) e del tipo di colture.Tenete conto della pendenza minima necessaria allo scarico dell’acqua.

In caso di dubbio utilizzate una livella ad acquaVerificate il tipo di colture e i mezzi da utilizzare (vanga, motocoltivatore).Profondità minima: manti erbosi: da 30 a 50 cm orto e colture: da 50 a 80 cm frutteto e alberi: da 80 a 150 cm Nel caso di grandi superfiic o di rilievi accidentati, consultate i servizi di risanamento della città o un geometra.

POSIZIONAMENTO DEGLI ELEMENTI Dopo aver delimitato lo sviluppo della rete, sul terreno: scavate la trincea tenendo conto della distanza e della natura del suolo (aiutatevi con una cordicella) controllate la pendenza con una livella ad acqua (lieve pendenza) verificate la pendenza avvolgete con un tessuto di vetro tutti gli elementi di drenaggio e i collettori affinché nessun elemento esterno possa creare otturazioni (sabbia, terra, etc.) disponete gli elementi di drenaggio negli scavi e ricopriteli con 20 o 30 cm di ciottoli (di grandezza media) o di pietrisco ricoprite di terra e pressate

Mai mettere la sabbia sopra gli elementi di drenaggio: c’è il rischio che le aperture all’estremità si otturino.Se il suolo è sabbioso, si può eventualmente posizionare del tessuto di vetro sugli elementi stessi, evitando di arrotolarlo

Come si posano le piastrelle

COME CALCOLARE LE DOSI NECESSARIE (per 1 mq - spessore 5 mmm)Composizione della malta: Interno - EsternoSabbia fine: da 5 a 6 LtCemento: 2,5 KgCOME PRENDERE LE MISURECalcolate la superficie da ricoprire senza tener conto dei giunti e dei tagli. A questo totale aggiungete:+ 5% se la posa è con giunti diritti+ 15% se la posa è con giunti obliqui+ 10% se la posa è con giunti alternati
QUALE TIPO DI POSA SCEGLIEREPosa sigillata con malta, su base di cemento livellato e pulitoPosa incollata su pavimento già piastrellato e livellato PRODOTTI: Piastrelle, cemento, sabbia, calce, colla-cemento, detersivo. ATTREZZI: Righello da muratore, livella, spago ricoperto di gesso, cazzuola, trogolo, mazzuolo di gomma, taglierina per piastrelle, tenaglia o tronchesina da piastrellista, raschietto di gomma, spatola dentellata, cordicella, crocette, trapano, punta al tugsteno, lima. LA PREPARAZIONESe il pavimento da rivestire è già ricoperto da piastrelle di altro tipo, lavatelo con un apposito detersivo sgrassante e sciacquatelo con acqua pulita.

TRACCIATURA DELLA STANZAPer ottenere tagli regolari sui bordi e per posizionare le piastrelle esattamente in parallelo ai muri laterali.Tracciate l’asse L partendo dal centro dei muri laterali.Tracciate perpendicolare alla linea “L” un tratto “P”, passando da “O” con l’aiuto di un righello e di una squadra da muratore. Per ottenere una perpendicolare perfetta misurate OP = 80 cm, OL = 60 cm. Le due linee saranno perfettamente perpendicolari quando LP misurerà 1 metro.Cominciate sempre la posa dal lato opposto alla porta.Centrate la prima piastrella. DISPOSIZIONE DELLE PIASTRELLETenendo conto del centro di partenza, disporre una fila di piastrelle sul tratto A-B, cominciando da O senza dimenticare i giunti.Tracciate la perpendicolare XY riportando la misura AB.Segnate con lo spago ricoperto di gesso la retta XY. La prima fila di piastrelle seguirà questa linea.

LA POSA SIGILLATAImmergete le piastrelle in acqua pulita.Inumidite il fondo. Stendete con la cazzuola la malta necessaria per porre due file di piastrelle (spessore circa 5 mm).Disporre la prima fila lungo la cordicella.Utilizzate delle crocette per realizzare dei giunti regolari.”Picchiettate” ogni piastrella con il mazzuolo di gomma. Tutta la superficie della piastrella deve appoggiare sulla malta. Controllate con la cordicella o con il righello e la livella che tutte le piastrelle siano orizzontali.Dopo la posa della seconda fila disporre le piastrelle lungo il perimetro della stanzaAssicuratevi che i giunti siano bene allineati, con l’aiuto della cordicella o con il righello

LA POSA INCOLLATALa preparazione, la tracciatura della stanza e la posa sono identici a quelli sopra. In questo caso, però, il materiale da utilizzare per il letto sarà costituito da colla cemento.Stendete uno strato di colla (tra i 3 e i 5 mm) usando una spatola dentellata. I GIUNTII giunti vanno preparati almeno 12 ore dopo la posa delle piastrelle. Allo scopo possono essere utilizzati diversi prodotti: una barbottina (impasto grasso): 1/3 di cemento, 1/3 di calce, 1/3 di sabbia fine, diluita in acqua un impasto grasso di cemento puro e di acqua preparati specifici per giunture

E’ possibile in tutti i casi miscelare un colorante intonato a quello delle piastrelle.Stendete la miscela con un raschietto di gomma fino a riempire totalmente i giunti.Dopo circa 10 minuti cospargete di segatura l’inera superficie ricoperta. La segatura, una volta assorbita la colla in eccesso, deve essere tolta.Passare una spugna umida allo scopo di levare le ultime tracce senza però incavare i giunti.Strofinate con uno straccio asciutto 1 o 2 ore dopo. RASCHIAREIl cemento in eccesso lasciato dalle operazioni di giuntura può essere eliminato con l’aiuto di prodotti specifici.Eseguendo questa operazione, fate attenzione a proteggere le mani con dei guanti.I prodotti che si possono utilizzare sono: a base di acidi già dosati, pronti da diluire in acqua; acido cloridico da diluire in acqua in percentuale varibile dal 15% al 30%, in base al tipo di piastrelle. Bagnate il pavimento con uno straccio e stendete il prodotto con lo spazzolone.Risciacquate abbondantemente con acqua pulita, senza attendere neutralizzando così il prodotto applicato.

IMPERMEABILIZZAZIONELe piastrelle più o meno porose (terra cotta, grès rosso, greggio o ceramico, ardesie e piastrelle naturali) possono essere impermeabilizzate.Per le piastrelle smaltate, il trattamento riguarda solo i giunti.Sulle piastrelle ben asciutte stendete il prodotto adatto con uno straccio bagnato o con un polverizzatore.Lasciate asciugare. RASCHIAREIl cemento in eccesso lasciato dalle operazioni di giuntura può essere eliminato con l’aiuto di prodotti specifici.Eseguendo questa operazione, fate attenzione a proteggere le mani con dei guanti.I prodotti che si possono utilizzare sono: a base di acidi già dosati, pronti da diluire in acqua; acido cloridico da diluire in acqua in percentuale varibile dal 15% al 30%, in base al tipo di piastrelle.

Bagnate il pavimento con uno straccio e stendete il prodotto con lo spazzolone.Risciacquate abbondantemente con acqua pulita, senza attendere neutralizzando così il prodotto applicato. IMPERMEABILIZZAZIONELe piastrelle più o meno porose (terra cotta, grès rosso, greggio o ceramico, ardesie e piastrelle naturali) possono essere impermeabilizzate.Per le piastrelle smaltate, il trattamento riguarda solo i giunti.Sulle piastrelle ben asciutte stendete il prodotto adatto con uno straccio bagnato o con un polverizzatore.Lasciate asciugare. TAGLIO D’ANGOLOProcedete con le stesse modalità. Una volta in larghezza e una in profondità. TAGLIO SPECIALEPer tagli circolari, effettuate una serie di forellini con il trapano (punta al tungsteno). Spezzate la piastrella con una tenaglia da piastrellista e rifinite con la lima.

Come utilizzare lo scudo fiscale

Con la legge 102/2009 è stata reintrodotta la possibilità di rimpatriare o di regolarizzare attività finanziarie illegalmente detenute all’estero
E ciò è possibile farlo dal 15/09/2009 a 15/04/2010 . In sostanza, diviebne possibile far rientrare legittimamente , in Italia, attività finanziarie detenute oltre il confine. O in alternativa, si può mantenere all’estero ( regolarizazzione) purchè lo stato in cui la ricchezza risulta in essere sia un paese UE, o con il quale esiste la possibilità di scambio di informazioni a livello fiscale.

Il nome scudo fiscale è una caratteristica che mantiene l’aninimato nei confronti dell’amministrazione Finanziaria, di chi fa rientrare la ricchezza. In soldi verrà eretto una sorta di protezione in favore della ricchezza rimpatriata e di colui che rimpatria. per espresso richiamo della disciplina previgente ( art. 14 D.L. n. 350/2001 ) gli intermediari incaricati di svolgere le operazioni di rimpatrio o regolarizazzione non devono comunicare all’aministrazione finanziaria, ai fini di accertamento tributario , dati e notizie concernenti le dichiarazioni riservate.

Solo tramite questi ultimi sarà possibile il ritorno dei capitali. Possono aderire coloro che hanno omesso di dichiarare le ricchezze transfontalier, nel cosidetto quadro RW della propria dichiarazione dei redditi, possono beneficiare delle riemersioni dei capitali e dei patrimoni occultati solo se in possesso di determinati requisiti.

In particolare avranno accesso all’istituto solo le persone fisiche, gli enti non commerciali compresi i trust, le società semplici e le associazioni equiparate. In sintesi possono essere rimpatriati oltre al denaro innumerevoli attività finanziarie come: azioni obbligazioni, conti correnti, polizze vita, contratti finanziari. Consentita anche la regolarizzazione e o il rimpatrio di beni patrimoniali, quali immobili o gioielli ed opere d’arte. In linea generale , con eccezioni, l’imposta straordinaria cui saranno soggetti i contribuenti che vorranno ravvedersi ammonterà a circa il 5 % di quanto si decide di regolarizzare.

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