È il boleto delle pinete sabbiose, in cui compare sporadicamente già all'inizio dell'estate e
abbondantemente da agosto, tuttavia molto di rado con la stessa abbondanza con cui, in certe
annate, compare B. edulis. Anch'esso raggiunge, comunque, enormi quantità.
Il cappello è accentuatamente fulvo, generalmente rugoso e gibboso in modo irregolare.
I pori sono prima bianchi e poi giallo-oliva, ricoperti da una pellicola color ruggine.
Anche il gambo, su cui si distingue nettamente un pallido reticolo, ha toni bruno-rossastri.
Per quanto riguarda la sua commestibilità, l'eccellenza della carne non è per nulla inferiore a quella
di B. edulis.
B. pinicola vive tipicamente nell'ambiente della pineta, ma lo si può frequentemente trovare anche sotto l'abete rosso o l'abete bianco oppure in boschi di faggio, più raramente di castagno. È sempre ben riconoscibile per la colorazione rossastra della cuticola.
Tutti i boleti vivono in simbiosi con le specie arboree dei boschi. Ciò significa che il loro micelio forma un mantello spesso pochi millimetri attorno ai sottili peli radicali dell'albero simbionte; la radice che forma la micorriza funziona come organo della nutrizione dell'albero. Il micelio sottrae poi all'albero sostanze nutritizie, senza le quali non può formare i carpofori.
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