Lettori fissi

lunedì 27 aprile 2009

Trapiantare i fiori annuali

Il trapianto è una operazione delicata ma indispensabile per favorire lo sviluppo delle radici, la ramificazione ed il rafforzamento del fusto.
PRODOTTI:
ATTREZZI: Piantatoio, trapiantatoio, forca per vangare, forbici da giardino, vanga, rastrello, annaffiatoio, torba, concime, corteccia di pino, terrina, fioriera, bordure
Trapianto in coltura Intervenire presto, quando sulla pianta ci sono poche foglie
Preparare una cassetta con un substrato di sabbia, torba e terriccio.Fare dei buchi nel terreno a distanza regolare tra loro.
Estrarre la piantina dal vaso, facendo attenzione a toccarla il meno possibile con le dita e non lasciare le radici per troppo tempo all’aria aperta. Col piantatoio fare dei buchi nel terreno abbastanza profondi. Appoggiare la piantina nello scavo in modo che il gambo non si pieghi. Ricoprire il buco col terriccio. Annaffiare il terreno evitando il contatto diretto dell’acqua con le piantine. Non esporre la coltura alla luce diretta del sole
Trapianto all'aperto.
Aspettare che le piantine siano ben sviluppate.Preparare il terreno a per ricevere la coltura con la torba ed il concime.
Estrarre la piantina facendo attenzione a non rovinare le radici.Eliminare il fogliame in eccesso e tagliare un terzo delle radici.Fare un buco col piantatoio ed introdurre la piantina in profondità.Riempire il buco e annaffiare
Sistemare i cespugli
Estrarre la pianta dal vaso rovesciandola. E’ possibile aiutarsi con le forbici da giardino, nel caso in cui la pianta non esca, tagliando il vaso.
Scavare un buco col trapiantatoio, introdurre la piantina con tutta la Zolla. Ricoprire con il terriccio e annaffiare.
Disporre le piantine in modo da ripartirle uniformemente sul terreno. E’ possibile anche spargere della corteccia di pino per mantenere l’umidità del terreno e per rendere più bella l’aiuola.

Come Innestare gli alberi e arbusti a scudetto

COS'E' L'INNESTO E' un metodo di moltiplicazione che consiste nell'unire porzioni di piante diverse, in modo da costituirne una sola. In una pianta innestata si distingue una parte sottostante che si chiama soggetto o porta innesto, provvista di apparato radicale e una sovrastante che si chiama oggetto o marza. In più usati sono:
innesto a scudetto
innesto a corona
innesto a spacco
L'innesto è necessario quando non è possibile la moltiplicazione della marza con un altro sistema.


PRODOTTI:
ATTREZZI:
Coltello da innesto, cesoia sfondatore (a due mani), cesoia, innestatoio a spatola, roncola da giardiniere, sega da giardiniere, mazzuola di legno, cunei di legno, rafia.
IL PORTAINNESTOIl portainnesto dovrà essere sano e compatibile con la marza. Si innestanno sempre piante appartenenti alla stessa famiglia e allo stesso genere.I portainnesti:sono delle giovani piante prelevate in natura, come le piante da macchia, per innestare le rose. Si possono innestare subito, sono più sensibili alle malattie e la loro crescita risulta disordinata.
I "francs":sono dei portainnesto ottenuti dopo la semina particolarmente adatti agli alberi da frutto. Sono i migliori soggetti per i meno esperti in giardinaggio.
LA MARZA A SCUDETTO Il periodo per utilizzare la marza a scudetto è tra luglio e settembre. L'innesto che si sviluppa nella primavera seguente è l'innesto a gemma dormiente. Nelle regioni mediterranee e riparate, si può consigliare l'innesto a gemma spuntate, realizzato a maggio.
LA PREPARAZIONE DEL PORTA INNESTOLimitare la tumefazione del portainnesto a 2-3 cm di diametro. L'innesto a gemma si pratica unicamente su piante giovani. Sui soggetti di un diametro superiore, utilizzare la tecnica dell'innesto a corona .Scegliere una parte di corteccia liscia e senza nodi. L'innesto si fa in testa (all'estremità del fusto) per gli alberi, alla base (a qualche centimentro dalla base) per gli arbusti.Incidere la corteccia a forma di T con la punta dell'innestatoio.Distaccare con cautela la "pelle dell'alberello" con la spatola dell'innestatoio facendo attenzione a non strapparla.
LA PREPARAZIONE DELLA MARZASfogliare il ramoscello conservando i pedicelli delle foglie (i piccioli)Eliminare la base troppo spessa e l'estremità troppo fine per prelevare dalle marze soltanto la parte mediana del ramoscello.Infilare la lama dell'innestatoio sotto la corteccia al livello della gemma senza scavare il legno.Tagliare tirando dalla base della lama fino alla sua estremità. Lo scudetto deve misurare 2-3 cm di lunghezza.
L'ACCOPPIAMENTO Inserire lo scudetto sotto la corteccia del portainnesto rispettando il senso della vegetazione (la gemma si trova sempre in alto e il pedicello sembra risalire). Appoggiare leggermente sulla base del pedicello la spatola dell'innestatoio per far scivolare lo scudetto nel posto del portainnesto. Ripiegare la parte della corteccia da ambo le parti dello scudetto e legare con della rafia bagnata (esistono anche dei legacci in gomma che si fissano rapidamente con due spille).Arrotolare la rafia a 2 cm sopra e sotto lo scudetto e lasciare il peduncolo in vista.
LA RIPRESAGli innesti a gemma spuntante riprendono il mese dopo l'accoppiamento. Un giovane germoglio appare al livello dello scudetto.Gli innesti a gemma dormiente vedono il pedicello diventare giallo e cadere in autunno come se fosse una caduta normale delle foglie. Il germoglio si sviluppa in primavera.
LE CURE DOPO LA RIPRESA Rimovere la rafia. Per gli arbusti e i rosai tagliare a 5 cm.Ripiegare il portainnesto a circa 15 cm sopra l'innesto per un albero che deve sviluppare un germoglio verticale (pollone).Essendo l'innesto un'operazione delicata per i meno esperti, è prudente posizionare due scudetti sullo stesso portainnesto, l'uno sopra l'altro, ma in direzione opposta. Se tutti e due attecchiscono, conservare soltanto quello che ha la migliore posizione.
Legare il gambo giovane sull'unghia conservata che serve da tutore e permette di ottenere un ramo perfettamente verticale. Spollonare tutti i germogli sviluppatisi lateralmente attorno agli innsesti in testa al portainnesto.

Come Innestare a spacco e a corona gli alberi e arbusti

Si chiama innesto terminale, il fatto di disporre una o più marze all'estremità del ramo: può essere il germoglio principale del portainnesto o di un ramo secondario rotto che vogliamo recuperare e si effettuano in fessura (o spacco) e a corona.Si utilizza questo tipo di innesto:
quando l'innesto a scudetto non ha ripreso
per ottenere un albero con un tronco regolare, un rosaio con gambo o un soggetto piangente.
quando il ramo carpentiere è rotto
nel caso di un forte attacco di cancro
per ottenere più varietà diverse sullo stesso albero
PRODOTTI:
ATTREZZI: Cesoia sfrondatore (a due mani), cesoia, innestatoio a spatola, roncola da giardiniere, sega da giardiniere, mazza di legno, cunei di legno, rafia, mastice per innestare.

L'INNESTO IN FESSURA O A SPACCO E' un metodo delicato che si utilizza per gli alberi da frutto, per gli agrumi e certi alberi da ornamento (frassino, faggio, castagno). E' l'innesto ideale quando lo scudetto non ha ripreso.La primavera (15 marzo - 15 maggio) è il periodo ideale. Per gli alberi da frutto o noci, scegliere la fine dell'estate (15 agosto al 20 settembre) per evitare i flussi di gomma.
LA PREPARAZIONE DELL'INNESTO
Segliere un soggetto da 2 o 5 cm di diametro massimo.Tagliare orizzontalmente, con una cesoia, il ramo all'altezza desiderata per effettuare l'innesto.Spaccare verticalmente il soggetto con l'aiuto di una roncola per una profondità di 5 cm.Se il legno è troppo duro battere sulla lama con un martello.Mantenere la fessura aperta con un cuneo di legno all'interno.
L'ACCOPPIAMENTOPiantare la parte appuntita della marza nella fessura del soggetto fino a quando la gemma raggiunge il livello superiore del porta-innesto.Le parti vitali (corteccia del portainnesto con corteccia della marca) devono coincidere: è indispensabile per la ripresa dell'innesto.Posizionare il pollice lungo l'incisione per guidare l'inserimento della marza.
Quando il diametro del porta-innesto supera i 3cm, posizionare due innesti da ambo le parti dell'incisione e l'innesto in fessura doppia.Legare saldamente con della rafia umida o con dello spago fine cercando di avvicinare il più possibile le parti incise del porta-innesto.
Spalmare con del mastice per innesti coprendo tutte le parti messe a nudo, senza dimenticare il taglio superiore delle marze: in questo modo si evita la penetrazione delle malattie e si facilita la ripresa.
LA RIPRESALa ripresa avviene dopo circa un mese e mezzo. Quest'ultima è generalmente più lunga con i soggetti grossi. Conservare il più vigoroso sezionando l'altro a filo del porta-innesto.LE CURE DOPO LA RIPRESASpollonare i germogli che si sviluppano lateralmente al fine di privilegiare lo sviluppo della marza.Aggiungere uno strato di mastice se l'accoppiamento manca di solidità.
L'INNESTO A CORONAQuesto tipo di innesto viene utilizzato per tutti i rami di diametro superiore a 5 cm. Il nome di questa tecnica viene dalla posizione delle marze disposte intorno al ramo da innestare e viene usato per il ringiovanimento di vecchi alberi.Aprile-maggio è il miglior momento per l'innesto a corona.
LA PREPARAZIONE DEL PORTA-INNESTO Ripiegare il ramo da innestare alla fine dell'inverno tagliando con la sega il più orizzontalmente possibile.Spuntare la piaga al momento dell'innesto con la roncola per ottenere una superficie ben liscia.Incidere verticalmente la corteccia del porta-innesto per circa 5 cm utilizzando la punta dell'innestatoio.Staccare con attenzione la corteccia con una spatola facendo attenzione a non strapparla.Distanziare ogni incisione da 3 a 4 cm. Un innesto a corona comprende da 3 a 8 marze circa.
LA PREPARAZIONE DELLA MARZA Utilizzare, come per l'innesto in fessura, dei rami messi in solco durante l'inverno.Scegliere soltanto la parte mediana del germoglio per prelevare le marze.Troncare in diagonale, all'opposto della gemma, dando un colpo deciso con l'innestatoio.Prevedere un piccolo sostegno, cioè una tacca orizzontale al livello della gemma, in modo da fissare bene la marza sul porta-innesto.Limitare la lunghezza della marza a 3 gemme ben sviluppate.
L'ACCOPPIAMENTOInfilare la marza sotto la corteccia del porta-innesto fino a quando la prima gemma affiora dalla parte superiore del soggetto, o il sostegno blocca la marza.Legare con lo spago di cotone o con della rafia umida stringendo il più possibile.Spalmare del mastice per innesti su tutte le parti a filo dell'innesto.E' prudente, con gli innesti a spacco e a corona, posizionare un archetto in filo di ferro che vada a coprire l'insieme, per evitare che gli uccelli vengano a posarsi sull'estremità della marza, impedendo così la saldatura.
LA RIPRESA La ripresa avviene dopo un mese circa. L'innesto è riuscito quando le gemme hanno sviluppato dei piccoli germogli di 5-7 cm di lunghezza.Conservare una sola marza per ramo eliminando le altre (se sono presenti più di 3 gemme, eliminarle tagliandole a intervalli di 15-20 giorni).
LE CURE DOPO LA RIPRESA Fertilizzare l'albero innestato al fine di stimolarne la crescita e lo sviluppo delle marze.Annaffiare abbondantemente: ad un albero innestato non deve mancare l'acqua.Assicurarsi che il mastice per innesti abbia bene cicatrizzato la piaga. Se necessario applicare uno strato supplementare per evitare ogni attacco di insetti e parassiti del legno.

domenica 26 aprile 2009

Formattazione e suddivisione in partizioni con Windows 2000 e Windows XP

Formattazione e suddivisione


Formattazione e suddivisione in partizioni dell’unità
Dopo aver installato l’unità LaCie Mobile Drive, è possibile riformattarla o eseguire nuove partizione in base alle proprie
Nota importante: L’unità LaCie Mobile Drive è preformattata per l’uso su PC in formato FAT Se si prevede di utilizzare
l’unità disco .sso sia su Mac che su PC, lasciare l’unità formattata per PC. In questo modo, sarà possibile installare
l’unità su qualsiasi piattaforma e condividere i dati sia su Mac che su PC.
• Utenti Windows 98 SE e ME – Questa operazione può essere eseguita in due modi: installando e utilizzando di LaCie
Silverlining 98 (disponibile sul sito Web di LaCie all’indirizzo www.lacie.com) o utilizzando un altro programma di
gestione disco oppure utilizzando le utility di gestione disco native di Windows.
• Windows 2000 e XP - Utilizzare l’utility Gestione disco nativa del sistema operativo.
3.1.1 Formattazione e suddivisione in partizioni con Windows 2000 e Windows XP
La formattazione e la suddivisione in partizioni di un’unità su un computer su cui è installato Windows 2000 o Windows XP
viene eseguita in due fasi: (1) installando una .rma sull’unità, e (2) eseguendo la suddivisione in partizioni/formattazione
dell’unità. Queste operazioni provocano la cancellazione di tutti i datipresenti sul disco.
1) Collegare l’unità al computer tramitela porta USB.
2) Fare clic con il pulsante destro del mouse su Risorse del computer,quindi selezionare Gestione.
3) Nella .nestra Gestione computer,
selezionare Gestione disco
(sotto al gruppo di opzioni Memorizzazione).

4) Se l’unità viene formattata per la prima volta, Windows 2000 avvia la Firma guidata (Inizializzazione guidata
in Windows XP). Fare clic su Avanti.
5) Vengono elencate tutte le nuove unità collegate. Se si formatta una sola unità, viene generalmente visualizzata una solo
un’unità. Selezionare la casella di controllo vicino all’unità, quindi fare clic su Avanti.
6) Fare clic su Fine per uscire dalla procedura guidata.
7) A questo punto, nella .nestra di gestione disco aperta viene una nuova unità. Fare clic con il pulsante destro del mouse
sullo spazio disponibile, quindi selezionare Crea partizione.
8) Viene visualizzata la .nestra Creazione guidata partizione. Fare
clic su Avanti.
9) Selezionare Partizione primaria. Fare clic su Avanti.
10). Speci.care le dimensioni della partizione. È consigliabile lasciare la dimensione massima disponibile a meno che non
si desideri creare più partizioni sulla stessa unità. Fare clic su Avanti.
11) Selezionare Assegna lettera unità, quindi scegliere la lettera da
assegnare all’unità. Fare clic su Avanti.
12) Selezionare Formatta questa partizione, quindi scegliere il .le
system.
FAT 32
FAT32 è un .le system compatibile con Windows 98 SE, Windows Me, Windows 2000 e Windows XP che, tuttavia, presenta
delle limitazioni. In Windows 2000 e Windows XP non sarà possibile creare partizioni superiori a 32 GB.
NTFS
NTFS è un .le system più recente compatibile solo con Windows NT, Windows 2000 e Windows XP. Presenta meno limitazioni
di FAT 32 e consente di creare partizioni superiori a 32 GB.

Indicazioni per la scelta di FAT 32 o NTFS

Scegliere il formato FAT 32 se:
• Si intende eseguire il dual boot con un sistema operativo diverso da Windows NT o Windows 2000.
• Si intende accedere a volumi archiviati su sistemi operativi diversi da Windows NT, Windows 2000 o XP.
• In futuro potrebbe rendersi necessario eseguire il dual boot. Una volta convertito un volume da NTFS a FAT 32, non si
può tornare indietro. È possibile convertire da FAT 32 NTFS, ma non il contrario.
• Si intende collegarsi a un Mac per accedere ai dati.
Scegliere il formato NTFS se:
• Si intende crittografare i .le o assegnare autorizzazioni o voci di controllo per l’accesso ai .le.
• Si intende formattare partizioni superiori a 32 GB.
• Si intende memorizzare singoli .le superiori a 4 GB.
• Potrebbe rendersi necessario un .le system con possibilità di mirroring e strutturazione analoghi alla con.gurazione RAID
Utenti Mac
Per Mac OS esistono due .le system: Mac OS Standard (HFS) e Mac OS Extended (HFS+).
Mac OS standard Mac OS Standard è il .le system utilizzato da Mac OS 8.0 e dalle versioni precedenti. Questo
è il .le system gerarchico che veniva originariamente utilizzato da Apple prima dell’incremento
signi.cativo delle dimensioni dei dischi .ssi. Nel .le system HFS, il disco è suddiviso in un massimo
di 65.536 blocchi di dimensioni equivalenti in cui vengono salvati i dati elaborati su Mac.
Inizialmente, questi blocchi avevano dimensioni molto limitate a causa dello spazio ridotto dei
dischi .ssi (ossia sui dischi .ssi da 1 GB). Con il tempo e l’aumento dello spazio su disco .sso,
questo .le system ha iniziato tuttavia a non essere più ef.ciente. Nel .le system HFS anche il .le
più piccolo sul disco deve occupare almeno un blocco. Ad esempio, se un disco da 4 GB fosse
diviso per 65.536, si otterrebbero blocchi di 64 K che rappresentano le dimensioni minime dei
blocchi disponibili nel .le system HFS. In questo caso, anche un .le di soli 4 K occuperebbe uno
spazio

sabato 25 aprile 2009

crespelle in salsa rosa

INGREDIENTI PER 4 PERSONE :

PER LE CRESPELLE:
· 100g di farina bianca
· ¼ di litro di latte
· 2 uova
· un filo di olio
· 2 cucchiai di Rum o Brandy o birra
· un pizzico di sale


PER LA SALSA ROSA:
· ½ l di salsa bechamel
· 400g di salsa di pomodoro
· un pizzico di sale e pepe

PER IL CONDIMENTO:
· 300g di mozzarelle
· 200g di prosciutto cotto
· formaggio grattuggiato

PREPARAZIONE

PER LA REALIZZAZIONE DELLE CRESPELLE
Sbattete due tuorli con la farina , aggiungendo un po’ alla volta il latte freddo .
In un altro contenitore montare a neve i due albumi a cui dovete aggiungere il liquore cercando di non smontare il composto.
Unite la pastella precedentemente realizzata con l’albume .
Lasciate riposare per almeno un’ora in luogo fresco prima di preparare le crespelle.
Fate scaldare una padellina e con una pennellessa appena intinta nell’olio , pennellate leggermente il fondo e i bordi.
Versatevi due cucchiaiate abbondanti di composto e,aiutandovi con la parte concava di una cucchiaia ,spandetela sul fondo.
Lasciate appena dorare e quindi ripetere sino a terminare il composto.

PER LA REALIZZAZIONE DELLA SALSA ROSA
Preparare la bechamel facendo sciogliere il burro nella casseruola , aggiungete la farina e, mescolare continuamente cocendo il tutto per pochi minuti .
Unite il latte bollente continuando a girare aggiungendo sale e pepe .
Cuocete il tutto per sette minuti mescolando continuamente.
Unire alla salsa bechamel la salsa di pomodoro e passate il tutto al setaccio.
Aggiungete aggiustando il sapore sale e pepe.

PER SERVIRE
Dopo aver tagliato il prosciutto e la mozzarella, disporre su un piatto piano la crespella .

Costolette di vitello cn melanzane e pomodorinimelanzane

Costolette di vitello con melanzane e pomodorini all' origano
Ingredienti per 4 persone: 4 costolette di vitello; 3 dl di olio d' oliva ; 80 gr di burro; 40 gr di pane bianco; uno scalogno tritato; 1 spicchio d' aglio; una foglia d' alloro; un rametto di timo; 1 dl di olio extravergine d' oliva; 3 pomodori medi; 1 melanzana; sale e pepe q.b.; 1 melanzana piccola; 1 dl di latte; 20 gr di farina; 2 rametti di origano; 3 dl di olio; 1 cucchiaio; di olio aromatizzato al rosmarino.

Preparazione: Condire le costolette con il sale marino e l'olio. Passarle a fuoco vivace in tegame per 15 minuti, facendole colorire da entrambe le parti. Metterle poi a riposare in un piatto di servizio coperto. Formare con una parte del burro, il formaggio e il pane grattugiato un impasto a cui dare una forma cilindrica, metterlo a riposare in frigorifero. Quando il composto si sara solidificato, tagliare delle fette e disporle sulle costolette. Passarle sotto il grill e farle gratinare. Stufare la cipolla con l'aglio, la foglia di alloro e il timo in olio d'oliva e unire i pomodori a cubetti. Insaporire con sale, pepe, origano. Rosolare le melanzane in olio d'oliva dopo averle tagliate a cubetti; insaporire con sale e pepe. Aggiungerle ai pomodori e cuocere tutto insieme. Per la salsa, tagliare la melanzana a fettine e passarle prima nel latte e poi nella farina. Friggere in olio d' oliva con rametti di rosmarino. Scolare su carta assorbente e salare. Disporre le verdure nei piatti e sistemare le costolette di vitello gratinate. Nappare con il fondo di vitello montato con l' olio e aromatizzato al peperoncino.

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