Una botte piena di vino occupa un'area di 1,0 m2 esercita al suolo una pressione di 2,4 x 109 Pa. Qual è la massa della botte?
[2,4 x 10kg]
Una botte piena di vino occupa un'area di 1,0 m2 esercita al suolo una pressione di 2,4 x 109 Pa. Qual è la massa della botte?
[2,4 x 10kg]
Un operaio di una ditta di traslochi vorrebbe appoggiare un pianoforte di massa 275 kg su un solaio che può sopportare al massimo una pressione di 6,0 x 103 Pa.
Quale superficie di appoggio minima deve avere il pianoforte per non provocare danni al solaio?
[0,45 m2]
Questo fungo, detto anche B. reticulatus, è il boleto dei boschi di latifoglie. Singoli esemplari precoci spuntano già all'inizio di maggio: il periodo di maggiore comparsa va, tuttavia, da luglio ad agosto. Circa ogni sette anni, si assiste a una comparsa massiccia, che naturalmente è più limitata nei boschi molto frequentati, specie quelli facilmente raggiungibili dalle grandi città. Il cappello, di solito marroncino, è prima opaco e poi vagamente viscido; può raggiungere una larghezza di 30 cm.
I tubuli che contengono le spore mature sono, come nelle altre specie di Boletus, verde-oliva. Un sottile reticolo copre la maggior parte del gambo, che si presenta grossolanamente tozzo o allungato.
La carne bianca diventa spugnosa soprattutto soprattutto nel cappello. Con il tempo asciutto, essa emana temporaneamente uno sgradevole odore di stracci bagnati. Nel giro di 24 ore, le larve di mosca possono rendere un boleto completamente verminato, cioè attraversato da minuscole gallerie.
Per la variabilità di colore, B. aestivalis può essere confuso con edulis o B. aereus, se ne distingue per la cuticola vellutata, il reticolo su tutto il gambo e l'habitat di latifoglie. Un fungo molto simile è Tylopilus felleus, si riconosce all'assaggio per il sapore amaro.
È il boleto delle pinete sabbiose, in cui compare sporadicamente già all'inizio dell'estate e
abbondantemente da agosto, tuttavia molto di rado con la stessa abbondanza con cui, in certe
annate, compare B. edulis. Anch'esso raggiunge, comunque, enormi quantità.
Il cappello è accentuatamente fulvo, generalmente rugoso e gibboso in modo irregolare.
I pori sono prima bianchi e poi giallo-oliva, ricoperti da una pellicola color ruggine.
Anche il gambo, su cui si distingue nettamente un pallido reticolo, ha toni bruno-rossastri.
Per quanto riguarda la sua commestibilità, l'eccellenza della carne non è per nulla inferiore a quella
di B. edulis.
B. pinicola vive tipicamente nell'ambiente della pineta, ma lo si può frequentemente trovare anche sotto l'abete rosso o l'abete bianco oppure in boschi di faggio, più raramente di castagno. È sempre ben riconoscibile per la colorazione rossastra della cuticola.
Tutti i boleti vivono in simbiosi con le specie arboree dei boschi. Ciò significa che il loro micelio forma un mantello spesso pochi millimetri attorno ai sottili peli radicali dell'albero simbionte; la radice che forma la micorriza funziona come organo della nutrizione dell'albero. Il micelio sottrae poi all'albero sostanze nutritizie, senza le quali non può formare i carpofori.
Ti spiego come fare Fare il pieno di benzina o di altre tipologie di carburante per rifornire il proprio veicolo rimane una spesa se...