Lettori fissi

martedì 11 maggio 2010

Come si sviluppa la dentizione in un neonato

Ogni bambino appana nato ha già nascosto sotto le gengive il germe di tutti i suoi venti dentini da latte
Ha cominciato a costruirli dal sesto mese di gestazione ricavando dal sangue materno tutti i sali, calcio, fluoro, fosforo indispensabili per formare lo smalto e la dentina, elementi importantissimi per il nuovo sviluppo. In genere i primi dentini spuntano verso i sei mesi: ma è un dato molto soggettivo. Vi sono piccoli che anticipano anche di un paio di mesi e altri che ritardano di più di due o più.
Sono entrambi situazioni normali, molto spesso ereditarie: se voi o vostro marito avete messo i denti tardi o molto presto è probabile che anche a vostro figlio faccia lo stesso. Anche i segnali annunciano l’eruzione dei primi dentini sono molto variabili . Salivazione abbondante: è tipico di moltissimi bambini sbavare molto di più : il disagio, il senso di prurito dovuto allo stiramento delle mucose gengivali provoca una maggiore salivazione.

E’ un modo anche per rendere umida la bocca e attenuare queste sensazione fastidiose. Asciugate frequentemente la bocca e mettete sul cuscino un piccolo telo di spugna in modo da evitare che la saliva irriti mento e labbra. Gengive gonfie . è il segnale più caratteristico : sotto la spinta del dentino che rompe , infatti le gengive si infiammano.

Questa irritazione provoca fastidio e talvolta anche dolore. Il bimbo diventa irritabile, agitato, può perdere appetito. Per alleviare l’infiammazione si può passare una pezzuola imbevuta di acqua fredda oppure spalmare omate specifiche che il pediatravi indicherà. Evitate di dare al bambino cibi e bevande troppo calde che aumentano l’irritazione.

Vglia di mordere: non è certo per aggressività che vostro figlio afferra tutto ciò che tova e lo mordicchia tenacemente. Questo in realtà è una sorta di massaggio spontaneo delle gengive infiammate per effetto del dente che spinge per uscire. Può essere utile offrire dei giocattolini speciali in gomma che si raffreddano in frigorifero finchè diventano duri.

Succhiandoli e mordendoli producono una lieve anestesia da freddo che attenua il dolore. Febbre e diarrea: molte sono le mamme che associano questi disturbi al fatto che il bambino sta mettendo i denti. Non tutti i pediatri sono della stessa opinione .Qualche linea di febbre o un’improvvisa diarrea che scompaiono dopo le 24 -48 ore possono essere conseguenza dei dentini.

Tuttavia è sempre preferibile consultare il pediatra per evitare il rischio di trscurare una reale malattia che con la dentizione non ha nulla a che fare. La crescita dentale rispetta, ritmi del tutto personali. anche la progressione con cui i dentini spuntano può avere una cadenza variabile. In linea generale , i primi a erompere sono gli incisivi centrali inferiori a cui seguono quelli superiori.

Verso il 10° mese spuntano gli incisivi laterali superiori ed entro il 12° mese i laterali inferiori. In pratica , al primo compleanno il bambino avrà otto dentini: quattro sopra e quattro sotto. Entro i 18 mesi, erompono i quattro molaretti di latte che possono creare qualche fastidio perche sono più grossi degli incisivi .

Nessun problema invece con i canini che spuntano tra i 18 e i 24 mesi. A due anni, duea anni e mezzo spuntano gli ultimi quattro molari. A questo punto il bambino ha tutti i suoi venti dentini, dieci per ogni arcata. La dentizione decidua si è così completata. Dai tre ai sei anni si stabilizza mentre tra i sei e i nove inizierà il periodo della permuta con lo spuntare dei primi denti permanenti.

come curare il mal di gola nei bambini

E' il sintomo più comune l’infiammazione che può colpire una delle zone della gola: dalle tonsille alla faringe
Responsabili sono in genere i virus e i batteri ma, talvolta, il mal di gola può essere il segnale di reazione a sostanzeiritanti come polvere, fumo, smog, e aria troppo secca. Si riconosce subito, basta far aprire la bocca al bambino e si vede che ha la gola infiammata, con le tonsille che possono essere arrossate.
Il bambino ha dolore quando deglutisce, può avere febbre, tosse abbassamento di voce. Cosa potete fare: se è un banale mal di gola che causa malessere generale, è sufficiente alleviarlo offrendo bevande fresche e in generale un’ alimentazione liquida.
Al contrario se c’è febbre , dolore acuto, difficoltà di respiro è necessario chiamre subito il pediatra che vi consiglierà la cura appropriata.

come curare il mal d’auto nei bambini

il mal d’auto è una reazione di difesa dell’apparato vestibolare, che si trova nell’orecchio interno e che controlla l’equilibrio
Accelerazioni o decelerazioni brusche, oscillazioni, sono tutti stimoli sensoriali che vengono percepiti negativamente dai centri dell’equilibrio. Si evidenzia con pallore , sudori freddi, nausea sono i primi sintomi del mal d’auto.

Spesso preludono ad un senso di vertigini e a un malessere diffuso che porta il bambino a vomitare. E’ possibile cercare di prevenire o limitare il mal d’auto mettendo in atto una serie di accorgimenti che hanno lo scopo di attenuare gli stimoli sensoriali che più disturbano.

Arieggiare l’auto: odori sgradevoli ( fumo , deodoranti ) possono aumentare il senso di nausea Distrarre il bambino: gli occhi sono molto sollecitati dal movimento e se la strada non corre dritta ma sale a tornanti questo stimola il senso di vertigine e di nausea. Mantenere il bambino sul seggiolino: questo lo obbliga in una posizione fissa e più stabile

Adottare uno stile di guida dolce e se il viaggio è lungo, fare delle soste brevi e frequenti. Ecco cosa potete evitare: Fate iniziare il viaggioal babino a digiuno non serve scongiurare il vomito.Meglio quindi un creckers o pane e nessun liquido.

Solo il pediatra può consigliare il tipo di farmaco e le dosi più adatte al bambino. Vietati i cerotti a base di scapolamina che sui piccoli hanno effetti collaterali dannosi

come comportarvi se vostro figlio si sveglia per gli incubi

Verso i due anni capita spesso che i bambini faccciano de brutti sogni e che gli mettono tanta paura
Solitamente accade principalmente nella seconda parte della notte , ossia quando si avvicina il mattino: il bambino si lamenta e comincia all’improvviso a piangere. Anche quando oramai si è svegliato sembra che continui a vivere la scena che lo ha spaventato e a fatica si tranquillizza, a volte è talmente tanta la paura che ha che non vuole rimettersi a letto.

Ecco cosa potete fare: cercate di rassicurarlo e restate insieme alui fino a quando non si è addornmentato. cercate in tutti i modi di non farvi vedere spaventate e sussurrandogli con calma e dolcezza ditegli che è stato solamente un brutto sogno e che non deve assolutamente avere paura , in questo modo inizierà a sentirsi sicuramente più confortato e probabilmente si addormenterà senza problemi.
Se vi racconto il sogno che ha fatto cercate in tutti i modi di calmarlo senza ma i assolutamente prenderlo in giro , spiegategli che quello che ha visto non è vero che non è vero e che ciò che ha sognato non esiste. Se si sveglia più volte lasciate un lucina accesa e permettetegli di tenere accanto a se nel letto un oggetto o un giocattolo che lo fa sentire sicuro.

C’è anche spesso un’altro disturbo che vede i bambini nella fase del sonno e si chiama pavor notturno: il bambino si sveglia nelle prime ore del sonno, piange, strilla ha lo sguaro fisso, non riconosce i genitori , quando la crisi passa si rimette a dormire e il mattino seguente non ricorda nulla. Questo fenomeno di cui non bisogna avere paura scompare intorno ai dodici anni. Ciò che non dovete mai fare in questo caso è di svegliare il bambino.

domenica 9 maggio 2010

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sabato 8 maggio 2010

come comportarsi e cosa fare quando compare la febbre nei bambini

Quando iniziate a vedere che la fronte di vostro figlio scotta sicuramente vi mettete in allarme.
Quando il bambino è piccolo la preoccupazione è vramente tanta. Perchè tutti sappiamo che la febbre è il segnale che preannuncia una malattia. Non per questo motivo, dovete affrontarla con timore. La febbre non è altro che un mezzo di difesa del corpo che ha per combattere l’attacco di virus e batteri. Infatti considerate che proprio grazie alla febbre le cellule - barriera del corpo umano aumentano fino a venti volte.
Questo è il motivo per il quale , spesso , quando il termometro segna qualche lineetta , il pediatra vi dice di aspettare che la febbre scenda da sola. tra i primi segnali che preannunciano la febbre vi sono i brividi di freddo: che sono piccole contrazioni muscolari, che hanno l’obiettivo di stimolare l’organismo a permettergli di produrre calore. Se il bambino ha freddo e trema cercate di coprirlo e di tenerlo al caldo proprio per aiutare il corpo a far salire la temperatura. .

Non appena la febbre stazionaria, i brividi scompaiono : sarà il momento i brividi scompaiono: sarà il momento di togliere pigiamini pesanti e copertine in più. Se poi il bambino ha gli occhi lucidi e il visino pallido, d’istinto, mettiamo le mani sulla fronte per sentire se scotta. E’ un errore : le mani non hanno una temperatura costante e se fa freddo la fronte del bambino sembrerà rovente.

Meglio accostarvi le labbra o la guancia e poi se vi sembra che abbia la febbre , misurargliela col termometro. Con i bambini al di sotto dei tre anni il metodo più presciso è inserire la punta del termometro nel sederino lasciandolo per un minuto. In questo modo si valuta la temperatura interna o rettale che è superiore di mezzo grado rispeto a quella esterna che si misura sotto l’ascella. Potete utilizzare sia il termometro a mercuri, prismatico, sia il tipo eettronico, altrettanto rapido.

Con i più grandicelli , si può ricorrere alla misurazione normale, tenendo il termometro sotto l’ascella per tre minuti. Meno precisa e attendibile la misurazione con le striscette a cristalli liquidi che si appoggaino sulla fronte : questo metodo può avere per un indicazione approssimativa. Quando il termometro con la misurazione rettale indica i 37,5 gradi interni non richiede l’uso di medicnali.

Gli antifebbrili vanno somministrati quando la febbre segna i 38,5 gradi interni che sono ( 38 gradi esterni) Se il bambino ha pochi mesi , controllate la temperatura della camera e l’umidità dell’ambiente. Alleggeriteil suo lettino di coperte e piumini e togliete tutine e pigiamini pesanti.
La febbre brucia calorie e fa disperdere liquidi : per questo è indispensabile cheil bambino beva in abbondanza acqua e sali minerali, o succhi e spremute. Se la temperatura raggiunge i 39 -40° oltre a somministrare un antipiretico e chiamare il pediatra, può essere utile fare delle spugnature di acqua tiepida , al collo alla parte interna delle braccia e delle gambe

come e quando utilizzare i lassativi nei bambini

La purghetta è un ‘abitudine dfficile da cancellare

Ci sono ancora molte mamme e moltssime nonne che pensano sia utile aiutare l’intestino del bambino con l’ uso di lassativi quando il bambino cambia aria o ai primi accenni di stitichezza. Non c’è assolutamente bisogno di continuare questa tradzione tanto vecchia quanto obsoleta.

L’inizio delle vacanze non impone l’uso di alcun lassativo anche se il bambino non evacuoa più come prima. Questa per così dire pigrizia è solo semlicmente temporanea ed è dovuta all adattamento dell’organisnmo al nuovo clima e ai nuovi orari e quindi alle nuove abitudini alimentari.

Si rivela allora del tutto controproducente l’utlizzo di lassativi che specie se utilizzati in maniera prolungata possono irritare molto le pareti dell’intestino e può essere gravemente alterata la funzionalità intestinale che può peggiorare il poblema al posto di risolverlo.

Se proprio volete aiutare vostro figlio e il suo intestino un pò pigro potete farlo: Aumetando le fibre dando priorità ad alimenti come verdura, frutta, cereali offrite continuamente da bere al bambino i liquidi aiutano molto aggiungete sempre e spesso un cucchiaio di olio alle vostre pietanze

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