Lettori fissi

domenica 5 luglio 2009

Yves Tanguy

Inizia a dipingere a soli ventitrè anni, semplicemente da autodidatta , inizialmente fu impressionato dalle oper metafisiche di de chirico.Successivamente nel 1925 conosce breton e si unisce al gruppo dei surrealisti , di cui diventa in breve tempo uno tra i maggiori esponenti più coerenti.

Il suo stile è già definito con la sua prima mostra nel 1927 ,alla galleria Surrealiste di Parigi, dove presenta le atmosfere oniriche dei suoi paesaggi popolati da strane e inquietanti forme.Nel dicembre del 1925 tnguy conosce Breton e aderisce al surrealismo, di cui diventa uno degli interpreti principali.Nell'introduzione al catalogo della mostra Breton commenta e approfondisce i significati occulti dell'universo mentale dell'artista.Le sue composizioni sono ambientate in un paesaggio desertico e desolato, quasi fosse un'altro pianeta.Nell'opera:La geometria dei sogni il titolo esprime chiaramente i riferimenti all'inconscio e ai sogni.I suoi paesaggi , lunari e sottomarini, sono popolati da strane figure biomorfiche e inquietanti.La loro natura e il loro significato sono oscuri e richiamno alla mente le sculture astratte di Arp o le figure deformi di Dalì.I colori hanno delle sfunmature particolari cose gli oggetti fossero visti attraverso dei filtri speciali e questa scelta cromatica accentua l'effetto dell'intera composizione.Tangui applica del surrealismo il concetto dell'automatismo, ( ossia processi dovuti ad azioni involontari che sfuggono al controllo della mente)Per i surrealisti l'automatismo esprime la vera forza creatrice che è dentro di noi e permette all'artista di esprimere la vera natura, liberata da vincoli, per loro mortificanti, della ragione.

Sandro Chia

Studia a Firenze all?istituto d'Arte e all'Accademia , dove si diploma nel 1969. Dopo un viaggio in India , Turchia e in Europa si stabilisce a Roma.Dal settembre 1980 all'agosto 1981 lavora a Monchebglodbach, grazie ad una borsa di studio.A partire dal 1981 trascorre molti mesi dell'anno a New York.



All'inizio della sua carriera esegue installazioni e performance ispirate all'arte concettuale, poi elabora una pittura figurativa ricca di riferimenti simbolici ed è tra i protagonisti della transavanguardiaGli addii2000, olio su telacollezione privataNella sua vasta produzione pittorica Sandro Chia rielabora in maniera originale e personale le esperienze dei Fauve e dei simbolisti.Dai primi egli impara a usare le linee semplici, così da dare spazio ai colori intensi e brillanti, dai forti contrasti di tono che danno dinamismo e vivacità all'intera composizione.Ai secondi si avvicina per la capacità di creare un racconto servendosi di pochi elementi, che spingono lo spettatore a integrare con la propria fantasia quello che non vede per completare le vicende rappresentata.Inoltre egli attira la sua attenzione e lo stimola in modo che non si limiti a un giudizio sommario e superficiale sugli oggetti o i personaggi raffigurati, ma si interroghi sul ruolo e sui messaggi che ha voluto assegnare loro.Come scrive Achille Bonito Oliva " il corto circuito tra difficoltà compositive e facilità realizzativa permette a Chia di produrre immagini capaci di sedurre l'immaginario collettivo di una società di massa che altrimenti sentirebbelontana l'immagine artistica."

Francesco Clemente

Francesco Clemente studia architettura all'università di Roma dove frequenta molti artisti tra cui Alighiero boetti , Joseph Beuys e Cy Twombly; tiene la sua prima mostra personale nel 1971 alla galleria Giulia a Roma; negli anni ottanta lavora a stretto contatto con Andy Warhol e jean- Michel Basquiat a new York.



Dopo un esordio influenzato dall'arte concettualee, aderisca alla transavamguardia. Nelle sue prime opere sperimenta varie tecniche: oltre agli acquerelli e agli oli, esegue affreschi, sculture mosaici, miniature e fotografie. Vive e lavora a Roma New York MadrasIcaro1990 circa Acquerello su carta di cotonecollezione privataMolte delle opere di Clemente hanno un valore autobiografico e introspettivo: spesso le sue composizioni sono caratterizzate dalla presenza di autoritratti o figure simboliche, per mezzo delle quali egli si interoga sulla propria identità, sul proprio ruolo all'interno della siocietà , sulla vita e sul significato dei suoi rapporti umani.In quest'acquerello la figura di Icaro rappresenta il desiderio di spezzare i vincoli alla vita materiale e di elevarci spiritualmente alla ricerca di una realtà suporiore.Clemente trascorre molti mesi dell'anno a Roma, a New York e a Madras, dove ha potuto conoscere a fondo la cultura indiana, così diversa dalla mentalità e dalla vita frenetica della metropoli statunitense.lo stile, tipico della pittura della transavanguardia, recupera la tradizione figurativa, ma nello stesso tempo tiene conto delle esperienze dell'astrattismo, che gli permettono di arricchire le sue creazioni per mezzo di atmosfere allusive ed evocatrici, liricamente ispirate.

Tony Cragg

Studia scienze e nel 1968 lavora come tecnico di laboratorio alla national Rubber Producer Research AssociationIn seguito frequenta il Gloucester College of Art ande Design a Chellenham, la school of Art di Eimbledon dal 1969 al 1973 e dal 1973 il Royal Collage a Londra.

A partire dagli anni '80 le sue creazioni sono presenti nelle maggiori manifestazioni internazionali: nel 1988 vince il Turner Prize, nel 1994 è membro della Royal Academy di LOndra e nel 2001ottiene il premio ShakespeareTavolozza plastica I1985, plastica, collezione privataIn quest'opera l'artista ci mostra gli elementi che compongono la sua tavolozza: fin dai suoi esordi, infatti egli usa materiali industriali usati, soprattutto in plastica, oggetti o frammenti di oggetti di uso comune, prodotti in serie in gran quantità, usati e poi gettati.All'inizio degli anni settanta assembla i rifiuti che trova in riva al mare; tra il 178 e il 1985 organizza al suolo o sulle pareti delle grandi composizioni in cui i singoli elementi sono accostati in base alla forma, al colore ( come in questo caso) o alla loro natura.Questi frammenti sono disposti in modo tale da rappresentare un oggetto legato in qualche modo ai materiali utilizzati, tanto da creare quello che il critico Didier Semin chiama un " eccesso arcicambolesco" in ogni caso il suo scopo è quello di spingerci a riflettere sui rapporti tra l'uomo moderno e gli oggetti che usa nella sua vita quotidiana. Dopo il 1988 Cragg realizza installazioni di ampio respiro, utilizzando anche materiali nobili, quali il bronzo, il legno o il gesso, e tecniche più tradizionali.

domenica 21 giugno 2009

Arte CONTEMPORANEA : Stati Uniti Process art, Antiform

Negli Stati Uniti l'arte degli anni '60 è caratterizzata dall'iserimento nelle opere di materiali industriali fino ad allora poco usuali.L'interesse si sposta verso procedimenti ed esiti che vanno al di là dell'univocità e chiarezza, regolarità e stabilità a favore di situazioni aperte , mutevoli, aleatorie. Si ha così una smaterializazzione della scultura e un superamento dell'idea di oggetto in sè concluso.


Alla base c'è una libera manipolazione e sperimentazione della materia e delle sue possibilità di interazione con l'instabilità e notevolezza di fattori contingenti ( ambiente, forza di gravità, luce, deperibilità) .L'idea è che l'opera è episodio di una processualità illimitata.L'attenzione è orientata su materiali che si lasciano sospendere, tagliare, riempire, tirare, strappare: che si afflosciano, si arrotolano, fluttuano, aderiscono, mutano nel tempo.Plastica , tessuti, resine sintetiche, fibra di vetro, caucciù, stimolano una libera manipolazione, che riqualifica l'importanza del gesto della manualità, del processo operativo,banditi tanto dalla Pop Art quanto dalla Minimal Art ( da ricordare le Soft Scupltures 1962 di Oldenburg).Tra gli artisti ricordiamo Richard Serra che focalizza l'attenzione sull'azione processuale e integra il principio d indeterminazione nella manipolazione non organizzata della materia grezza.Robert Morris sulla rivista Artforum formula la posizione teorica antiformale in due testi antiform e Beyond Object . I due scritti vertono su due consetti principali l' indeterminatezza e di campo che prendono spunto da: Pollock e la situazione ampliata dell'esperienza estetica minimalista.Il dripping e l'allover : il colore fatto colare sul piano continuo della tela suggrisce la libera e diretta manipolazione dei materiali nello spazio ambientale- gravitazionale- in modo che il risultato finale ,imprevedibile e svincolato da una fissazione assoluta , sia l'immaagine stessa si dissolve in un campo di materia aperto fino a disperdere la messa a fuoco oltre l'ampiezza del campo visivo.Robert Morris, dal canto suo nel 1968 realizzò lavori con pezzi di feltro ammassatia pavimenti o sospesi a parete in modo da ricaere liberamente, mentre nel 1969 porta all'estreme conseguenze l'approccio antiformale e processuale in una serie di lavori fondati sulla progressiva accumulazione, lungo l'intera durata espositiva, di veri materiali grezzi o di scarto, manipolati nei modi diversi e distrutti l'ultimo giorno della mostra (Continuous Project Altered Daily, 1969)
BibliografiaArte CONTEMPORANEA : Stati Uniti Process art, Antiform di FRANCESCO POLI electa 2004 , 384 Pagina 8843581783

L'informale STATI UNITI EUROPA ITALIA

Roberto Pasini considera l' Informale come avventura, libertà anarchica e nello steso tempo sisma , crollo caduta. " E' individualismo e suicidio"La poetica Informale: nel saggio Il mare dell'oggettività Italo Calvino analizza l'avvento di una situazione culturale non più basata sulla dualità individuo-natura, individuo- storia, ma è caratterizzato dal coincidere di due termini dal conseguente annegamento dell'io in quello che Calvino definisce Il mare dell'oggettività . Il testo calviniano è un documento interessante per chi vuole capire la poetica informale, partendo dal punto di vista di un suo attento avversario. Se la prima metà del '900, dice Calvino ha registrato un'imporsi del soggettivismo, che vede protagonisti Mondrian e Kandinsky e Joyce, la seconda metà ha invece assunto una veste diversa per Calvino è l' OGGETTIVITA' CHE ANNEGA L'IO esso rappresenta l'ALTERITA' nel quale il poeta si getta.



In che cosa si distinguono allora Pollock e Wols, da Mondrian e Kandinsky? nel fatto che la pittura infomale è "identificazione con l'esterno, con la totalità esistenziale indifferenziata dall'io: cosmo, mondo naturale e febbre meccanica della città moderna racchiusi nello stesso segno".L'intervento calviniano ci dà un idea del dibattito culturale di quegli anni, all'interno del quale la pittura informale occupa un posto importante. Lo stesso Calvino, proprio nel '59 ne da un ritratto emblematico nel personaggio di Gurdulù, varipinta figura di lunatico straccione che non distingue fra sè e l'esterno nel rapporto con il mare crede ad esempio di essere lui il mar.Nel Cavaliere inesistente, a Gurdulù ( informale) si contrappone Agilulfo ( razionalità) è l'emblema della razionalità tesa , rigorosa. Agilulfo è portatore dei valori neoetici ( ciò che può essere conosciuto dall'intelletto senza il tramite dei sensi), Gurdulù dei disvalori materiali.La poetica informale tenta di sostituire al razionalismo dell'astrattismo, il senso della materia , tenta di cogliere il senso ultimo e primo della condizione esistenziale.Il nucleo dell'informale è identificabile di attingere la realtà mondana.L'informale è urlo: un insieme ( o un vortice) emozionale di stretta identificazione con la materia.



BibliografiaL'informale STATI UNITI EUROPA ITALIA di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

L'informale - I precedenti




I precedentiLa poetica informale si sviluppa negli anni '40 e '50 del nostro secolo in piena autonomia di mezzi e prospettiva, In questo clima culturale si deduce che il rapporto con la storia viene sentito più come un peso di cui liberarsi che come eredità con cui confrontarsi.L'informale è il movimento che ha cercato di tagliare i ponti con il passato, di fare tabula rasa, però con uno spirito diverso rispetto all'ironia corrosiva del Dadaismo, e con una serie di motivazioni diverse rispetto ale prime avanguardie storiche, come il Cubismo.Gli manca la progettualità, il senso prospettico del mutamento e così come tende ad abolire il passato, gli è indifferente il futuro: non intende ricostruiure il mondo, ma solo prendere atto e capirlo.Diventa così veritiera un annotazione di Argan, secondo cui l'Informale "non è un programma di azione, ma la constatazione di uno stato di fatto" è insomma una presa di coscienza che non intende l'azione attraverso la pittura, ma nella pittura.Gli artisti si identificano nel proprio gesto creativo, lasciando sulle opere una sorta di sindone di esso.L'eroe Balzachiano autore del Capolavoro sconosciuto che dà il titolo al celebre racconto, è in un certo senso il precursore della poetica informale di cui prefigura gli esiti, attraverso un'opera che si cancella via via per eccessivo amore, facendosi sempre più materia, fino all'annullamento del soggetto, che vi resta sepolto, e che nelle intenzioni dell'artista doveva invece essere riuscito nella sua splendente perfezione, dotato magicamente di vita. Certo Frenofer è un folle, ed è un eroe romantico,anche se l'ambientazione del racconto è seicentesca, ma il suo suicidio è già una profezia che sono altrettante anticipazioni di un modo di operare che si generalizza con l'informale. Così come di anticipazioni si può parlare a proposito di altre tappe del percorso - artistico che viene dalla fine del settecento: la problematica delle macchie in Alexander Cozens, inventore del blotting, che è l'antenato del dripping, pollockiano( A. Cozens nel 1785 con il blotting. la macchia non è più trovata come per Leonardo ma fatta, non parte dall'oggetto ma dal soggetto. La macchia in questo caso è un fase preliminare che va elevata a dato visivo coerente); la turbinosa esperienza Turneriana, le fasi ultime di Cezanne e di Monet, inconciliabili , ma entrambe destinate a destabilizzare l'apparato formale, a far cadere artista e spettatore in una zona che non è molto lontana da quello che Boccioni, chiamerà il " centro del quadro"; infine le avanguardie dove Kandinsky, i cubisti, i futuristi, i surrealisti, tutti concorrono ad anticipare le stagioni dell'informale.Si deve inoltre fare riferimento ai rapporti fra le arti e gli altri settori culturali,come fra l'arte e il mondo della scienza in cui esprimono l'idea di Avvicinamento (sarà l'invenzione del telefono, del telegrafo,della televisione,treno, automobile,aeroplano a far si che il mondo si rimpicciolisse e si facesse sempre più vicino a portata di mano).

BibliografiaL'informale 2.1 I precedenti di ROBERTO PASINI clueb 1997 , 443 Pagina 8880913441

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