Lettori fissi

sabato 13 giugno 2009

Giacomo Balla




Dopo la morte del padre , nel 1880 , studia presso la scuola serale di disegno e all'Accademia .Nel 1895 si trasferisce col la madre a Roma , dove dipinge ritratti e paesaggi vicini allo stile divisionista.Nel 1910 , con Boccioni, Severini,Carrà e Russolo firma il Manifesto dei pittori futuristi, di cui è uno dei maggiori protagonisti.Durante la guerra si interessa anche al cinema e al teatro; negli anni trenta si allontana gradualmente dal gruppo futurista e si riavvicina alla pittura figurativa.Le prime opere risentono dello stile Divisionista,sulla scia della produzione di Segantini, Previati e Pellizza da volpedo. Non mancano inoltre le influenze degli impressionisti, che l'artista conosce durante i settemesi di permanenza a Parigi .In particolare concentra le sue ricerche sulla luce e sperimenta varie soluzioni.Uno dei principi fondamentali del futurismo è l'esaltazione della velocità e il tentativo di rendere il movimento in pittura.Balla affronta questa ricerca in alcuni celebri dipinti , come ad esempio il Dinamismo di un cane al guinzaglio, la bambina che corre sul balcone, Il volo di rondini e La mano del violinista.




Automobile + velocità+luce


1913, acquerello e seppia su carta
Milano, Civico Museo D'arte Contemporanea , collezione Jucker

Questo disegno è uno dei molti , circa 40 dedicati alle automobili, considerate dai futuristi il simbolo stesso della loro arte, che trionfa sullo spirito statico del passato.Qui è evidente il tentativo di rendere il dinamismo dell'automobile, vista di profilo; le linee rette rappresentano l'espansione e il rumore del motore, mentre quelle curve vogliono rendere l'impressione della velocità e dello spostamento d'aria.Sia l'autovettura che il guidatore sono semplificatie stilizzati , quasi a imitare l'impressione dell'occhio dello spettatore che non riesce a cogliere i particolari dell'oggetto in movimento.Balla studia la luce sin dalle sue prime opere divisioniste; nel 1909 dipinge Lampada ad arco in cui vuole rendere in pittura gli effetti di una lampada ad arco voltaico.Nel 1912, a Dusseldorf, prosegue in queste sue ricerche parallele sul movimento e sulla luce.In alcuni disegni di quell'anno il movimento di una figura umana viene scomposto in figure geometriche , in particolare triangoli, e lo stesso avviene nei suoi studi alla luce.Nascono così alcuni quadri formati da triangoli luminosi, con tonalità digradanti nei colori dell'iride, intitolati "Compenetrazione iridescenti", una dozzina dei quali eseguiti come preparazione per il manifesto della mostra della secessione che si tiene a Roma nel 1913.L'artista parte dall'osservazione del vero e gradualmente semplifica le forme fino ad arrivare, come in questo caso, alla totale semplificazione geometrica , collocandosi sulla scia delle parallele ricerche europee, come ad esempio quelle Robert e Sonia Delauny a Parigi Nell'ottobre del 1918 presso la Casa d'Arte di Anton Giulio Bragaglia a Roma , sono esposte quaranta opere eseguite durante la guerra. Boccioni è morto due anni prima. Balla è rimasto l'unico punto di riferimento e la guida per la nuova generazione di artisti futuristi .

Balla rappresenta il movimento in maniera molto analitica, infatti contempla nel tempo lo spostamento spaziale dell'oggetto.

In Dinamismo di un cane al guinzaglio o nelle Mani di un violinista opere realizzate tra il 1911 e il 1912 egli riesce a rappresentare la successione del movimento del guinzaglio dei piedi o delle mani sullo strumento.



Compenetrazioni iridescenti n°7 - 1912 ;olio su carta, 77 x 77 ; Torino ,Civica Galleria d'Arte moderna.



In quest'opera è evidente l'astrazione delle linee e del colore, infatti rappresenta la schematizazzione dei suoi studi sul movimento e sulla luce.

I triangoli colorati, avvicinati in accordo ad affinità ottiche , creano astratte e analitiche tessiture visive.( schemi geometrici iridati)







Nudo controluce

1906, pastello su cartone,

collezione privata



Questa è una delle prime opere di Balla da cui si evince l'influenza dello stile divisionista e dell'impressionismo che ha occasione di conoscere durante i 7 mesi di permanenza a Parigi.Con gli impressionisti l'artista si concentra sulle ricerche sulla luce , sperimentando varie soluzioni.Infatti si nota come in quest'opera pone la figura femminile , di fronte ad una finestra.La postura della donna è molto naturale,il suo corpo è delicatamente scolpito attraverso un sapiente utilizzo dei chiaroscuri.Utilizzando i pastelli riesce a distribuire i colori in maniera non omogena sottolineando la differente intensità della luce.

Nell'Ottobre del 1918, presso la casa d'Arte di Anton Giulio Bragaglia a Roma, sono esposte quaranta opere eseguite durante la guerra.Boccioni è morto circa due anni prima , mentre carrà e severini stanno compiendo nuove ricerche.

L'unico ad essere rimasto come punto di riferimento e guida per gli artisti futuristi è Balla ,è ciò è palese nel dipinto Iniezione di Futurismo, dedicato al suo carissimo allievo Depero.

Spazzolridente - 1918,olio su tela , Civico Museo D'Arte Contemporanea, collezione Jucker

Qui questo dipinto è evidente la scomposizione geometrica dello spazio e della luce ed il tentativo di visuallizzare sulla tela l'assenza del movimento, ( idea di base del Futurismo). I pesonaggi sembrano irriconoscibili, nell'insieme di linee .

Inoltre sembra essersi avvicinato all'umorismo del surrealismo , perchè la spazzola sembra animata avvicinata al personaggio sulla destra che sembra sorridere.



Gilberto Zorio


Nel 1963 si iscrive all'Accademia di Torino, dove tien la sua prima mostra personale alla Galleria di Gian Enzo Sperone nel 1967.Tra il '67 e il '68 partecipa a numerose manifestazioni del gruppo arte povera, Nel 1970 si diploma all'Accademia e insegna al Liceo Artistico di Torino.Fin dalla sua prima esposizione alla Galleria Sperone di Torino nel 1967 Gilberto Zorio è interessato ai fenomeni naturali, come ad esempio l'evaporazione dell'acqua marina su una tenda.Molte delle sue creazioni sviluppano questo tema, degli attrezzi per purificare le parole alle stelle, alle canoe alle macchine irradianti.Le stelle, uno dei soggetti a lui più cari, compaiono nelle sue composizioni a partire dal 1972 e sono viste come il simbolo delle trasformazioni della materia in energia, una delle leggi fondamentali che regolano la vita dell'unviverso.Egli le inserisce in molte opere e da loro una vasta molteplicità di significati.Inoltre le realizzazioni in materiali diversi, per lo più derivanti dalla produzione industriale, seguendo un procedimento utilizzato da quasi tutti gli esponenti dell'Arte Povera.In ogni suo lavoro , da quelli più semplici alle instllazioni più vaste e complesse l'artista si sforza di rappresentare una realtà dinamica ed in trasformazione, proprio com'è il mondo in cui viviamo
Conclusione: Artista contemporaneo - Arte povera

domenica 3 maggio 2009

Doveri dei giovani

(…)Gli uni sono dei giovani, gli altri sono doveri degli anziani. È proprio degli adolescenti avere rispetto per i più vecchi ed eleggere tra di loro i migliori ed i più buoni, con il consiglio ed il parere dei quali sostiene, poiché l’inesperienza giovanile dell’età deve essere creata e retta con la prudenza degli anziani. Ma quella età della moltissima voglia deve essere ritenuta ed essere esercitata nel lavoro e nella pazienza sia nell’anima che del corpo. E infatti, quando vogliono rilassare gli animi e dorsi alla scherzosità evitando la smodatezza, ricordando della fanciullezza. (…)

Il territorio e le popolazioni

La Gallia è nel suo insieme divisa in tre parti, delle quali i belgi abitano una, gli Aquitani un’altra, la terza coloro che sono chiamati nella stessa lingua dei Celti e chiamata nostra dei Galli. Questi si differenziano tra loro per lingua, istituzioni, leggi. Il fiume Garonna divide i Galli dagli Aquitani, la Marna e la Senna divide dai Belgi 8I Galli). Di tutti questi i più forti sono i Belgi, per il fatto che sono distanti dalla civiltà e dalla cultura della provincia e per niente spesso i mercanti capitano nel loro paese e le cose che mirano ad indebolire gli animi, importano e sono vicini ai Germani, che abitano oltre il Reno, con questi combattono continuamente. Per questo gli Elvezi superano anche i rimanenti Galli in virtù, perché combattono quotidianamente guerre con i Germani, o quando li tengono lontani dai loro territori o gli stessi combattono nei loro confini una parte dei territori che, come si è detto è occupata dai Galli ha inizio del fiume Rodano, è limitata dal fiume Garonna, dall’oceano, dai confini dei belgi, confina anche dalla parte dei Sequani e degli Elvezi. I belgi hanno origine dagli estremi confini della Gallia si estendono fino alla parte inferiore del fiume Reno, guardano verso il sole che sorge. L’Aquitania si estende dal fiume Garonna ai monti Pirenei e questa parte dell’oceano che è vicino alla Spagna, si estende guarda verso al tramonto del sole e a settentrione.
incolo, is, inedui, incultum, incolerea
appello, as, avi, atuma, are
differo, differs, diftuli, dilatum, differre
divido, is, si, sum, dere
absum, abes, abfui, abesse

Il re Pirro

Nel medesimo tempo fu dichiarata una guerra ai Tarantini, che già si trovavano nella parte meridionale dell'Italia, poiché avevano fatto un torto agli ambasciatori romani, questi chiesero aiuto contro i romani, a Pirro, re dell'Epiro che traeva origine dalla stirpe di Achille. Egli venne subito in Italia e allora per la prima volta i romani combatterono con un nemico d'oltremare. Fu mandato contro Pirro il console P. Valerio Levino, il quale dopo aver catturato gli esploratori di Pirro, ordinò che essi fossero condotti per l'accampamento, che fosse mostrato tutto l'esercito e che allora fossero lasciati andare, affinché riferissero a Pirro tutto ciò che i romani stavano facendo. Attaccata immediatamente battaglia mentre, sebbene Pirro fuggisse già, vinse con l'aiuto degli elefanti i quali impaurirono i romani giacché non li avevano mai visti. Ma la notte pose fine al combattimento; Levino tuttavia fuggì durante la notte. Pirro catturò mille e ottocento romani e li trattò con sommo rispetto, fece seppellire quelli uccisi. E dopo aver visto questi anche morti con ferite sul petto e con un aspetto orribile, si dice che portò le mani al cielo con queste parole: che egli avrebbe potuto essere padrone di tutto quanto il mondo se gli fossero capitati tali soldati.

Il cursur honorum

Marco Catone, nato nel municipio di Fuscolo, adolescente, prima di dedicarsi alla carriera politica, visse tra i Sabini, poiché lì aveva un podere lasciato dal padre. Quindi per esortazione di C. Valerio Flacco, che ebbe collega nel consolato e nella censura(carica del console) emigrò a Roma e cominciò fare l’avvocato. Meritò il primo stipendio militare a 17 anni. Fu tribuno militare in Sicilia, sotto Quinto Fabio e M. Claudio consoli. Quindi come ritornò, seguì l’accampamento di C.C.N., e al sua grande opera fu molto stimata nella battaglia presso la Sena, nella quale cadde Asdrubale, fratello di Annibale. Fu eletto Edile della plebe con C. Elvio. Divenne pretore della provincia di Sardegna, dalla quale tempo prima aveva condotto Quinto Ennio il poeta, il che stimiamo meno di qualsiasi grandissimo trionfo in Sardegna.

Il dramma di Attilio Regolo

È ingiusto non fare menzione dell’animo coraggioso di Attilio Regolo che fu mandato a Roma dai Punici per persuadere i suoi concittadini restituissero i prigionieri. Poiché non aveva voluto persuadere i concittadini, poteva rimanere a casa ma preferì tornare, sia che volesse conservare la parola data, sia che sperasse che i Punici fossero meno crudeli. Egli non doveva ritornare, (…), doveva fare (…).

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