Lettori fissi

martedì 28 aprile 2009

Messa in opera delle perline

Prima di iniziare la posa prevedere l'isolamento (vedi scheda consigli 90.07 e 90.08) e l'alimentazione elettrica dell'ambiente (prese, interruttori, illuminazione).
PRODOTTI: Perline, listelli, tasselli, viti per legno, chiodini senza testa (lunghezza 20 mm), graffette (lunghezza 10 mm circa), clips per perline.
ATTREZZI: Livella, filo a piombo, spago ricorperto di gesso, righello, trapano, punte da legno e da muro, sega a tazza, cacciavite o avvitatore elettrico senza filo, metro, martello, graffatrice, morsa, punzone, pistola incollatrice.
DIREZIONI DI POSAVerticale: è la più diffusa. Ha un effetto ottico che accentua l'altezza della parete, attenuandone la lunghezza.Orizzontale: crea un'impressione di profondità, i muri sembrano perciò meno alti.Obliqua: permette di ottenere effetti maggiormente decorativi.
LA POSA DEI LISTELLITRACCIATOPrevedete un listello in alto e uno in basso, a 5 cm rispettivamente dal soffitto e dal pavimento.Sistemate i listelli intermedi ogni 50 cm circa.Partendo dalle tracce, segnate sulle pareti le linee di posa dei listelli con lo spago ricoperto di gesso.
PERFORAZIONE LISTELLIPrevedete un foro di fissaggio ad ognuna delle estremità.Praticate dei fori intermedi ogni 50 cm. Il loro diametro varierà a seconda delle viti impiegate. La scelta di queste dipende dal mezzo di fissaggio utilizzato, il quale a sua volta dipende dalla natura della parete.
POSALasciate uno spazio di qualche centimetro tra le estremità di ogni listello in modo da permettere all'aria di circolare.LA POSA SUI MURI PIANITracciate il posizionamento dei fori dei tasselli con l'ausilio di una punta fine, allineando i listelli sulle tracce.Effettuate i fori per fissare i listelli ed inserite i tasselli.Fissate i tasselli con viti per legno a testa svasata, lunghe 50 mm, con un cacciavite o con l'avvitatore elettrico senza filo.Verificate l'allineamento dei listelli con un righello o una livella.
LA POSA SUI MURI IRREGOLARIPonete tra parete e listelli degli elementi del giusto spessore, per ottenere un perfetto posizionamento.Qualsiasi sia la direzione di posa, le perline devono sempre essere perpendicolari ai listelli.Per la posa verticale cominciate da un angolo e finite verso la porta. Per la posa orizzontale cominciate dal basso.
CON CHIODIUtilizzate chiodini senza testa lunghi 20 mm ed inseriteli obliquamente nella linguetta della perlina con il martello o l'inchiodatrice elettrica.
CON CLIPSClips inchiodateLe apposite clips facilitano la posa e l'asporto delle perline.Inserite bene la clip nella scalanatura e inchiodatela con il martello o con l'inchiodatrice elettrica.Clips graffettateFissate la prima perlina, inserite la seconda con l'aiuto di un blocchetto di legno e di un martello.Fissate poi la seconda perlina con una clip e ripetete l'operazione per l'intera superficie.
FISSAGGIOGIUNZIONE LIBERAMettete le perline senza seguire un preciso ordine, bensì come vi capitano, incastrandole di volta in volta in base alla loro misura.In questo caso, ovviamente, non c'è l'allineamento di giunzione.GIUNZIONE REGOLAREAllineate tutti i giunti. Questo comporta dei tagli precisi, seguendo l'altezza suolo-soffitto e la lunghezza delle perline (2A = B)
RACCORDO ANGOLAREANGOLO CHIUSO (SPIGOLO)Mettete A, poi B e avanzate verso le aperture presenti nella stanza. Le perline A e B devono essere perfettamente posizionate. Incollate con una pistola incollatrice le perline A e B e inchiodate il giro dell'angolo.Infine tagliate la perlina d'arrivo all'angolo e ripartite in direzione dell'altra parete.
ANGOLOInchiodatevi un listello d'angolo.
FINITURE ALTEPosizionate le perline a 2 o 3 mm dal soffitto.Questo tipo di finitura, delicata da realizzare, favorisce la circolazione dell'aria.In alternativa mettete un giro d'angolo: ciò evita il rigore di aggiustamenti precisi.DECORAZIONI DEL SOFFITTOSenza "ritorno al muro"Eseguite lo stesso procedimento previsto per la posa a muro.Incominciate posande le perline al soffitto. Non è richiesta una eccessiva precisione negli aggiustamenti, dovendosi poi ricoprire anche la parete.
FINITURE BASSECoprite la base delle perline, non sempre necessariamente regolare, con uno zoccolo. Fissatelo con chiodi o colla.Incollate giro d'angolo e zoccoli con una pistola incollatrice. La posa è rapida ed evita il ritocco dei fori causati dalle teste dei chiodi.
PASSAGGIO CAVI ELETTRICICavi esistentiSmontate prese ed interruttori. Prolungate i fili con un mammuth di collegamento.Cavi previstiSistemate i cavi tra le perline facendo attenzione a farli passare in una guaina protettiva.
FISSAGGIO PRESE ED INTERRUTTORITogliete la correnteMisurate lo spazio occupato dalla parte sporgente della presa.Forate le perline (con la sega a tazza) dopo esservi assicurati che sotto non passi alcun listello. Il diametro della punta perforante dovrà essere inferiore allo spazio intercorrente tra i fori di fissaggio. Se la parte sporgente della presa non entra facilmente, allargate il foro con una lima da legno.

Semina e mantenimento di un manto erboso

IL CALCOLO DELLE QUANTITA' NECESSARIESemi per manto erboso:
Mediamente, con 1 Kg di semi, si coprono dai 30 ai 50 M2, in base alla miscela delle sementi
Solfato di ferro (contro il muschio): 1 Kg per 100 mq
Diserbante-defoliante: varia in base alla marca
LA SCELTA DEL FERTILIZZANTEI fertilizzanti migliori sono quelli a lenta cessione o a cessione programmata. Si sceglie una concimazione di fondo interrando un concime N-P-K e successivamente si possono fare solo concimazionoi azotate
PRODOTTI: Diserbante (defoliante), fertilizzante, calce (terreno acido), semi per tappeto erboso, solfato di ferro, diserbante selettivo.
ATTREZZI: Vanga, forca, forcone a 4 denti, rastrello, rullo, seminatrice, vanga per bordi, rullo con punte, aeratori, scarificatore, scopa per tappeto erboso, tosaerba, irrigatore da giardino, polverizzatore, taglia bordi a filo, spago.

LA CREAZIONE DI UN TAPPETO ERBOSOSe il terreno è invaso da erbacce alte più di 10 cm, falciatele. Lasciate esiccare l'erba tagliata ed eliminatela dal terreno.In alternativa, trattate il terreno con un diserbante di tipo defoliante al fine di estirpare le radici. L'erba rimasta ingiallirà in pochi giorni e il suolo sarà pronto per essere lavorato e livellato.Se le erbacce sono poco alte, intervenite direttamente col defoliante.Prima di realizzare la preparazione del suolo, delimitate i bordi del tappeto erboso e delle zone fiorite utilizzando dello spago.
PREPARAZIONE DEL SUOLO
Superfici ridotteVangare con la vanga se il terreno è nudo, con il forcone se ci sono alberi o arbusti.Per vangare correttamente, aprite una piccola trincea, all'estremità opposta del terreno, riportatevi la terra estratta. Sarà, così più facile rivoltare le zolle. Sbriciolate le zolle e livellate quelle più grosse con un forcone a gancio a 4 denti.Le grandi superficiArate con un motocoltivatore; la pressatura è sconsigliata in questo primo momento.Prima dell'inverno non sbriciolate le zolle, il gelo agirà meglio. In primavera rompete la terra rivoltata.Per assicurare un buon attecchimento, prima di vangare cospargete del fertilizzante completo.
SARCHIATURASbriciolate le zolle e livellate quelle più grosse, con un forcone a gancio a 4 denti.
LIVELLAMENTOSe il terreno è caratterizzato da asperità e rilievi, procedete ad un livellamento spianando le gobbe e riempiendo i buchi.Questa operazione sarà possibile facendo scorrere una tavola con un movimento costante "avanti-indietro".
LIVELLAMENTOSe il terreno è caratterizzato da asperità e rilievi, procedete ad un livellamento spianando le gobbe e riempiendo i buchi.Questa operazione sarà possibile facendo scorrere una tavola con un movimento costante "avanti-indietro".
SEMINADelimitate le zone fiorite e i bordi praticando un piccolo solco con il manico del rastrello e spargete i semi.A mano.Spandete i semi, in maniera uniforme, in due volte: la prima in lunghezza per strisce di circa 1 metro e la seconda in larghezza, incrociando quindi la distribuzione del seme.Con la seminatrice (superfici superiori a 100 mq).Seminate secondo il principio appena visto.Ricoprite i semi con la terra rastrellando superficialmente.Appiattite il suolo con un rullo.L'erba spunterà dopo 9/15 giorni a seconda della stagione (calore-umidità). Se necessario innaffiare con un getto nebulizzato in modo da non comprimere il terreno.
PRIMA TOSATURAUna volta cresciuta l'erba spianatela con il rullo.Eseguite la prima tosatura 2 o 3 giorni dopo, quando l'erba sarà alta 10 cm circa.

LA MANUTENZIONE ORDINARIATOSATURAPer avere una superficie di erba fine effettuate le tosature durante il periodo di crescita (marzo-giugno). Quando l'erba avrà raggiunto i 10 cm di altezza, sarà sufficiente una tosatura ogni 2/3 settimane.Tosate anche se l'erba stenta a crescere. La tosatura va interrotta all'inizio dell'inverno, quando la crescita rallenta.BORDIUtilizzate l'apposita vanga per delimitare il prato dalla zona fiorita. L'operazione va fatta 1 o 2 volte l'anno.Tagliate l'erba che cresce ai bordi.INNAFFIATURAInnaffiate quando la terra è secca, preferibilmente la sera. Una annaffiatura è sufficiente quando si applicano circa 7 litri d'acqua per M2.FERTILIZZARE LA SUPERFICIEIn primavera, se necessario, spandete del fertilizzate specifico per il prato.In autunno utilizzate un fertilizzante ad azione programmata o a lenta cessione, in grado di nutrire le piante per almeno 4 mesi.
LA MANUTENZIONE STRAORDINARIAESTIRPARE IL MUSCHIOSpandete dei prodotti specifici antimuschio o del solfato di ferro al momento dell'innaffio. Due o tre giorni dopo estirpate il muschio utilizzando un rastrello a denti larghi.ELIMINAZIONE DELLE ERBACCEEliminate soffioni, margheritine, piantaggine, trifoglio giallo e altre piante utilizzando diserbanti selettivi da spandere con un polverizzatore a pressione. Questi prodotti, che sono a base di ormoni, agiscono generalmente a temperature ambientali superiori a 16°C.Rispettate le dosi indicate dal produttore.
AERAZIONEQuesta operazione è importante per ottenere una bella superficie erbosa quando il suolo è troppo compresso. Solitamente si effettua in autunno o a fine inverno, nei prati non più giovani.Utilizzate degli aeratori o un rullo speciale a punte.In seguito stendete della sabbia utilizzando un rastrello fine o il retro di un rastrello normale. Penetrando nei fiorni, la sabbia creerà un buon drenaggio.DOPO L'INVERNOSpianate con il rullo per livellare il terreno sollevato dalle gelate

Formare degli alberi da frutto

PERCHÉ FORMARE UN ALBERO DA FRUTTOIn balia a se stesso, un albero da frutto avrà tendenza a svilupparsi tutto in altezza, a formare una sovrabbondanza di rami e di foglie, nonchè una scarsa produzione di frutti.Il taglio di formazione presenta numerosi vantaggi:
adattare la pianta alle dimensioni del giardino obbligandola a prendere una forma d'ingombro ridotta.
migliorare l'aspetto decorativo dell'albero da frutto con un profilo elegante e regolare (palmetta ad esempio).
favorire la messa afrutto limitando il numero di germogli a legnom, o costringendo i rami ad inclinarsi o ad incurvarsi.
facilitare le operazioni di manutenzione e particolarmente i trattamenti mantenendo gli alberi in dimensioni ragionevoli.
permettere diverse utilizzazioni degli alberi da frutto nel giardino offrendo delle forme piatte, a palizzato possibilità di siepe da frutto etc.
QUANDO FORMARE UN ALBERO DA FRUTTOII taglio di formazione si pratica a partire da un pollone (giovane albero innestato da un anno).Il primo intervento corrisponde al momento della piantagione (preferibilmente in novembre) o un anno dopo, quando l'albero è ben sistemato e più adatto a sopportare dei tagli severi.Intervenire anche nel corso dell'anno per orientare i giovani rami ancora flessibili nella posizione adeguata. Non è possibile sottoporre i vecchi alberi ad un taglio di formazione ma si possono ridurre le loro dimensioni.
PRODOTTI: Prodotto di trattamento del legno, vernice verde (per le stecche).
ATTREZZI: Cesoia, roncola da giardiniere, tutore in legno, legacci orticoli, collari imbottiti, filo di ferro plastificato, stecche di legno, tenditori, tronchesine.
LE DIVERSE FORME FRUTTIFEREI castagni, noci, nespoli, cachi sono lasciati assolutamente liberi di svilupparsi. Gli alberi da frutto come noccioli e in particolar modo i prugni, ciliegi e albicocchi, crescono meglio in pieno-vento. Per i piccoli giardini, sono meglio i mezzi-fusti (altezza di ramificazione: 1,30 o 1,50 m) I peschi possono essere guidati in fusi o in mezzo fusto. I meli e peri sono più facili da lavorare e accettano praticamente tutte le forme.Esistono tante forme di frutteto. Le più diffuse sono
la palmetta
la U doppia
le palmette tridente (a 3 rami)
la palmetta obliqua a due piani
i fusi, i messi fusti e gli altri fusti (altezza circa 2 m) etc.
I cordoni sono le forme esclusivamente riservate ai meli. Sono i frutteti più piccoli. Esistono dei cordoni a 1 o 2 braccia e 1 o 2 piani .
LA FORMAZIONE DI UN PIENO VENTOUn "pieno-vento" è un albero da frutto con i rami naturali portati da un tronco. Si distinguono gli alberi fusti dal tronco che misura tra 1,80 e 2 m di altezza e i mezzi fusti dai rami che partono da 1,30 m dal terreno.Molti di questi alberi sono innestati "in feste" cioè all'estremità del fusto e non necessitano di un taglio particolare; lasciate semplicemente che l'innesto si sviluppi normalmente. E' indispensabile, invece, l'impalatura durante tutto il periodo di formazione del tronco e della carpenta
Per formare il tronco, effettuare un accecamento sistematico di tutte le gemme posizionate sul fusto, tagliandole con una roncola da giardiniere.Accecare in più tappe, al fine di conservare una parte fogliosa che assicura le funzioni vitali della pianta. Cimare regolarmente questi germogli laterali per evitare che non si sviluppino alla base del tronco

Installare un sistema d'irrigazione interrato

COME SCEGLIERE I MATERIALI
Gli irrigatori: ne esistono di due tipi: gli irrigatori semplici ed i turbo-irrigatori. Sono fissi (regolabili in altezza) o a scomparsa. Coprono le piccole e medie superfici (da 2,5 a 4m di raggio, da 20 a 50mq), i turbo-irrigatori coprono le grandi superfici (massimo ll m di raggio, fino a 380m2). Il loro angolo d'irrigazione varia da 20° a 360°. Sono provvisti di uno spurgo automatico anti-gelo. Secondo la natura dello spazio e la superfici da irrigare, scegliere l'irrigatore adeguato:
Prati: l'irrigatore a scomparsa non impedisce la tosatura del vostro prato.
Cespugli: l'irrigatore fisso è regolabile in altezza. Per irrigare la totalità del cespuglio, posizionarlo al centro dello spazio.
Orti: l'irrigatore semplice fisso conviene per gli orti grandi (patate, ravanelli...) ATTENZIONE: i diversi irrigatori non hanno bisogno della stessa portata d' acqua. non mettere mai su una stessa linea, un irrigatore semplice ed un turbo-irrigatore.
IL TUBO: deve essere resistente al gelo (PVC anellato, polietilene), di un diametro di 19mm.
I RACCORDI: la congiunzione con i tubi si fà con dei raccordi a T, a L, o diritti. Per collegare un irrigatore in corso di linea, inserire una derivazione a T, con una lunghezza minima di 20cm di tubo. In fine linea, gli irrigatori si collegano direttamente sul tubo. La derivazione a L, permette un cambiamento di direzione di 90°. Per prolungare la rete, utilizzare un connettore diritto. PRIVILEGIARE LE LINEE DIRITTE PER EVITARE LE PERDITE DI PORTATA.
CENTRALINA DI PROGRAMMAZIONE: comanda la chiusura dell'acqua in base agli intervalli di tempo impostati. Può essere integrata con una sonda d'umidità.
LA RETE PROTTETIVA: è consigliata in quanto segnala la presenza di una canalizzazione interrata al momento di fare un nuovo scavo.
LA GHIAIA: sceglierla di media granulosità, stabilizza la rete.
L'ELETTROVALVOLA: permette di irrigare fino a 6 reti nello stesso tempo o di selezionare alcune di queste.
PRODOTTI: Irrigatori, tubi, elementi di connessione, elettrovalvola, centralina di programmazione, filtro, rete, ghiaia
ATTREZZI: Vanga, metro, riga, carriola, cacciavite, cesoie.
La piantinaRealizzare la piantina del giardino, indivando la superficie da irrigare ed evindenziando eventuali cespugli, alberi, orti, ecc.Per una irrigazione efficace, far attenzione ad incrociare tutte le superfici. Iniziare a coprire gli angoli a 90°, poi quelli da 180°, 270° ed infine gli angoli a 360°.Calcolare la portata d'acqua del rubinetto: contare i secondi impiegati per riempire un secchio, dividere la capacità del secchio per i secondi impiegati (es. 10 litri diviso 15 secondi).
L'installazioneDisporre gli irrigatori ed i tubi sul terreno sencondo il progetto. Prevedere un margine di sicurezza di 5/10cm sulla lunghezza dei tubi prima di tagliargli con una cesoia.Togliere eventuali impurità e sbavature sul taglio del tubo e collegare gli irrigatori. Per facilitare il collegamento dei tubi, è possibile immergerli in acqua calda.Stringere il collare di serraggio per fissare gli irrigatori e collegare l'impianto al rubinetto, prevedendo un eventuale filtro in caso di acqua molto calcarea.
Prima di interrare la linea, verificare il buon funzionamento degli irrigatori.
E' possibile regolare l'angolo di direzione dell'annaffiatura utilizzando l'apposita ghiera di regolazione sugli irrigatori.
La sistemazionePer interrare l'irrigatore, scavare una buca a forma di V profonda circa 30cm, avendo cura di conservare le zolle di terra intere per poterle riposizionare al termine del lavoro preservando l'estetica del prato.
Deporre sul fondo della buca uno strato di ghiaia e posizionare l'irrigatore. L'irrigatore deve essere allo stesso livello del prato.
Interrare lo scavo con della ghiaia di media granulosità per circa 20cm, tenendo l'irrigatore in posizione verticale.Interrare con della terra sbriciolata ed annaffiare abbondantemente e comprimere il terreno in modo che si adagi sulla ghiaia sottostante.
Posizionare una rete protettiva sulla buca. Posizionare le zolle di pratoe livellarle, pressando bene attorno all'irrigatore.
Nel caso di un viale carrabile, proteggere i tubi con un rivestimento in pvc o con delle lastre di cemento.

Piantare e tagliare un albero

Quale albero scegliere.Occorre tenere conto di più fattori nello stesso tempo: - del posto che occuperà nell'età adulta - dell'effetto ricercato (forma e funzione)- della natura del terreno e dell'orientamento - della zona d'ombra e dell'ampiezza delle radici Periodo di piantatura.- Alberi fogliosi a radici nude: novembre e dicembre - Alberi fogliosi a radici carnose: fine inverno - Conifere: inizio autunno, fine marzo/inizio aprile
PRODOTTI: Tutori e collari, filo di ferro, concime, terriccio, corteccia di pino, trattamento insetticida e fungicida, mastice cicatrizzante.
ATTREZZI: Vanga o forca vanga, cesoie, sega, roncola, pennello, mazza.
Sviluppo, crescita, terreno, ecc.- Piccolo sviluppo (tra i 3 e gli 8 mt d'altezza nell'età adulta): robinia dorata, melo, ciliegio, pero, pino, acero del Giappone, salice, gelso, betulla, albero di Giuda- Sviluppo medio (da 8 a 15 mt di altezza nell'età adulta): acero rosso, betulla bianca piangente, sorbo degli uccelli, salice giallo, cipresso- Sviluppo forte (oltre i 15 mt): tiglio argentato, tiglio d'Olanda, acero, paltano, betulla nera, faggio comune, quercia, frassino, noce, castagno, olmo siberiano- Crescita rapida: salice, pioppo, betulla, frassino, platano, acero- Siepi: carpino comune, faggio, lauro- Ornamentali: catalpa, robinia, algero di Giuda, sorbo degli uccelli, melo da fiore, ciliegio, tiglio- Terreno umido: faggio e frassino comune, pioppo nero, salice, sorbo, betulla, tiglio argentato, quercia rossa, acero- Terreno secco: robinia, gelso, frassino, betulla bianca, albero di Giuda, quercia, tiglio da fiore- Terreno calcareo: albero di Giuda, betulla bianca, faggio comune, carpino, ciliegio, quercia, acero, sorbo, pioppo, frassino comune- Terreni silicei: pippo d'Olanda, robinia, acero del Giappone, betulla bianca, castagno comune, faggio, magnolia
La preparazione.Fino a prima del trapianto stoccare le piante in un locale non riscaldo ma al riparo dal gelo per evitare l'essiccazione delle radici.Se il trapianto non può essere effettuato entro 10 giorni, scavare una fossa in un angolo riparato del giardino, coricare l'albero verso Sud e ricoprire le radici di terra.. In caso di grande freddo, coprire l'albero con delle foglie secche, rami o paglia.Preparare per tempo lo spazio per la piantagione, dissodando il terreno. Per migliorare la qualità del terreno, aggiungere del terriccio con del letame fertilizzante a decomposizione lenta.Per piantare attendere il momento migliore: tempo secco, terreno non ghiacciato.
Scavare una buca sufficientemente grande per accogliere le radici o la zolla se si tratta di una pianta consegnata iPrima di posare la pianta nelle buca, affondare le radici nel fango liguido arricchito di ormoni, per favorire la crescita delle radici. n un contenitore. Le radici dovranno essere umide e flessibili.
Posa.Introdurre un tutore a circa 10 cm a verso ovest rispetto alla posizione della buca. Posizionare la pianta nella buca fino all'altezza a cui era interrata nel vivaio (si nota il segno sul tronco). Versare uniformemente del terriccio arricchito tra le radici ed annaffiare.Riempire completamente la buca ed annaffiare abbondantemente. Per conservare un buon livello d'umidità, spargere attorno alla pianta della corteccia di pino.Attaccare la pianta al tutore con dei collari inumiditi da uno strato di muschio, facendo attenzione a non rovinare il tronco.
In caso di vento.Attaccare un collare di gomma o di muschio plastico sul tronco della pianta, all'altezza dei primi rami.Fissare dei fili al collare, tenderli e fissarli al terreno con dei picchetti, formando un triangolo.
Il taglio.Tagliare d'inverno, durante il riposo della vegetazione.Le piante ornamentali necessitano, nei primi 3/4 anni anni di crescita, di potature per equilibrare i rami.Se il fusto principale tende a crescere troppo in fretta senza ramificarsi, potare la cima per provocare la nascita di germogli laterali.Se il fusto principale si è biforcato, tagliare uno dei due rami, raddrizzare l'altro ed applicare un tutore.Questi tagli non si applicano alle conifere, che assumono naturalmente una forma simmetrica ed armoniosa.La potatura per le piante da siepe è specifica in base alla forma che si vuole dare.
La sfrondatura.Quando i rami di un albero diventano ingombranti, occorre sfrondare.Attenzione alla presenza di abitazioni e di linee elettriche.Fare una prima incisione di 3-4 cm di profondità sotto il ramo e a circa 30 cm di distanza dal tronco.Una volta segato, eliminare la parte rimasta del ramo.Applicare il mastice cicatrizzante sul tronco in corrispondenza del taglio di potatura.
I trattamenti.Le piante possono essere soggette a malattie o ad attacchi d'insetti.E' essenziale identificare le cause non appena compaiono i sintomìmi, in modo da poter scegliere immediatamente il trattamento più adeguato. Eventualmente, chiedete consiglio ai venditori Castorama, portando una foglia malata come campione
Sotto gli alberi a fogliame denso, il prato si rovina. Sostituirlo eventualmente con delle piante che stanno bene all'ombra.In inverno, dissodare periodicamente il terreno alla base degli alberi, togliere le erbacce ed aggiungere del concime specifico.Evitare l'accumulo eccessivo di neve sui rami.

Seminare i fiori annuali

COME SCEGLIERE I FIORI ANNUALIIl ciclo vegetativo completo di queste piante si svolge su una sola stagione (al massimo un anno). Seminate in primavera, gli annuali fioriscono d'estate e muoiono in autunno (petunie, salvia rossa, cosmo, garofano d'India, ecc...) Secondo le specie, i fiori annuali possono essere utilizzati:- in bordatura (fiori da 10 a 35cm), - in secondo piano (fiori da 70 a 100cm)- rampicante (lungo i muri, rete o nelle siepe)- in cespuglio (fiori da 40 a 60cm) - fiori da taglio.La maggior parte dei fiori di piccola altezza si adattano perfettamente alla coltivazione in vaschette e fioriere su balconi e terrazzi. Le date e i tipi di semi sono in generale indicate sulle buste dei semi.


QUALE TIPO DI SEMI SCEGLIERE I semi sotto riparoLe annuali non rustiche che temono il freddo e hanno uno sviluppo abbastanza lungo, necessitano di essere seminate in serra, sotto telaio o a casa in terrine. La tecnica è sempre uguale secondo le specie. I semi nei vasi in torbaL'uso dei vasi in torba è molto pratico per le piante a sviluppo rapido che non necessitano un trapianto sistematico allo stato di piantine (appena nate). Essendo il materiale del vaso biodegradabile la pianta sarà messa a terra direttamente con il suo vaso. Questa tecnica si usa essenzialmente per le piante a semi grossi come le cappuccine e i piselli odorosi. I SEMI IN PIENA TERRA I semi all'apertoRiguardano tutti i fiori che non necessitano di trapianto. E' il metodo più semplice. I semi in vivaioQuesta tecnica riguarda le piantine che necessitano di un trapianto con la loro sistemazione definitiva. Si usa soprattutto per le specie rustiche seminate in settembre. Il vivaio va situato in un posto riparato del giardino, in cui è possibile installare un telaio o un tunnel di plastica.
PRODOTTI: Terriccio per la semina, sabbia, torba bionda, argilla espansa, fungicida, vasi in torba, mini-serra o fioriera o terrina, archetti e cellophane, bordure.
ATTREZZI: Motozappa o vanga, sarchiatore o coltivatore, rastrello, sarchiello, cordicella, rullo frangizolle, seminatrice, miniserra, vasi o terrine, ciotole, setaccio, annaffiatoio con cipolla fine, irroratrice o nebulizzatore, etichette, necessario per trapianto, velo di semiforatura
I SEMI SOTTO RIPAROLa preparazione della terrina - Pulire una terrina, un vaso, una vaschetta di mini-serra con candeggina la terra per eliminare ogni eventuale germe patogeno. Risciacquare con acqua. - Mischiare metà sabbia, metà torba o terriccio per semi e vermiculite per ottenere un substrato leggero ed omogeneo. - Spandere in fondo al recipiente un letto di biglie d'argilla espansa che servirà al drenaggio. - Riempire la terrina con miscuglio terroso lasciando sporgere la materia da ogni parte
- Livellare la terra per mezzo di un righello o di un pezzo di legno. Fare dei movimenti avanti ed indietro per ripartire la terra. - Calcare la terra con una piccola tavoletta o con il palmo della mano. Il livello della terra deve trovarsi ad un centimetro sotto il bordo della terrina.- Setacciare finemente un po' di terriccio su un mezzo centimetro di spessore circa. Calcare leggermente per omogeneizzare lo strato.
Le mini-serre riscaldate, molto utili per i semi precoci o le piante un po' delicate, sono attrezzate di resistenze elettriche. Queste ultime devono per forza trovarsi sotto lo strato di drenaggio in modo da non entrare mai in contatto con la radice.
La semina.Aprire la busta dei semi. Conservarla dopo la semina per poter risalire alla varietà ed al colore dei fiori.Seminare la terrina uniformemente; più i semi sono fini, meno vanno interrati. Coprire la semina con uno strato sottile di terriccio setacciato.Annaffiare abbondantemente con acqua a temperatura ambiente.Coprire la terrina con del cellophane o con una sottile lastra di vetro
La semina nei vasi in torba.Riempire il vaso in torba con uno strato composto omogeneo composto da metà sabbia, metà torba o terriccio per semi e vermiculite.Forare la terra e seminare ad una profondità uguale a due volte il diametro del seme. Coprire con uno strato di terriccio setacciato.Annaffiare.Posizionare la coltura in una mini-serra o sul davanzale di una finestra.
Semina all'aperto.Periodo consigliato: marzo.Preparare il terreno sbriciolando e livellando la terra ed eliminando le pietre. Aggiungereun pò di torba.Spargere uniformemente i semi su tutta la superficie. Ricoprire i semi rastrellando.Annaffiare abbondantemente.Consiglio: mettere un'etichetta sulla coltura con il nome ed il colore del fiore.
Semina in vivaio.Preparare il suolo con la stessa cura che per una semina all'aperto. Seminare il terreno in zone quadrate delimitate.
Per dare un buon effetto ottico, delimitare le zone seminate con delle bordure, mattoni o assi di legno. Tenere eventualmente conto delle dimensioni dei telai dei tunnel plastici, che devono essere installati su uno strato di mattoni per evitare l'eccessiva umidità.Etichettare con cura ogni varietà seminata.
Spargere uniformemente i semi e ricoprire con della torba umida.Annaffiare abbondantemente
Le cure dopo la semina.Prestare molta cura alle piantine non appena spuntano.Il tempo di germinazione può variare da una pianta all'altra da 4 giorni a 3 setimane.Mantenere umida la superficie del terreneno; nelle mini-serre deve formarsi la condensa sui vetri.Ventilare le colture sotto riparo almeno due ore al giorno per evitare il formarsi di microrganismi e malattie.Staccare il riscaldamento delle mini-serre quando una buona parte delle piantine sono cresciute.

Tagliare gli alberi da frutto a seme (melo e pero)

PERCHÉ TAGLIARE Diversi motivi giustificano il taglio di un albero da frutto da seme:
aiutare la messa a frutto eliminando i germogli in sovrannumero e permettendo di concentrare il massimo di linfa sulle gemme a frutto;
dare una forma equilibrata riducendo la lunghezza dei rami molto sviluppati e tagliando quelli messi male;
migliorare la fruttificazione dando dell'aria al centro dell'albero per permettere la penetrazione dei raggi del sole fino al cuore della pianta;
limitare la crescita e facilitare la raccolta moderando lo sviluppo con dei tagli ripetuti;
aumentare il vigore tagliando i rami principali molto corti, un taglio importante tende sempre a stimolare la germogliazione;
rispettare la forma dell'albero impedendo una crescita indipendente soprattutto per le forme a palizzata;
favorire la fioritura e la fruttificazione privilegiando tutti gli organi fertili;
ringiovanire l'albero privilegiando la crescita dei rami più giovani ;

QUANDO TAGLIARE Le operazioni di taglio degli alberi da frutto da seme, si praticano sempre nel periodo di riposo vegetativo, quando l'albero ha perso le sue foglie. L' ideale è dicembre-gennaio. Non deve gelare il giorno in cui si taglia.I peri,avendo una vegetazione un pò più precoce dei meli, saranno sempre i primi ad essere potati. DOVE TAGLIARE Fare tutti i tagli sopra un gemma (un germoglio) che assicurerà la perennità del ramo sviluppandosi in primavera.Tagliare di sbieco circa 5 mm sopra la gemma. (Permette all'acqua di scivolare senza rischio di annegare il germoglio e di farlo marcire). La regola generale è fare un taglio sistematico a 3 occhi da tutti i germogli.
PRODOTTI:
ATTREZZI: Cesoia, sfrondatore (cesoia a due mani), roncola per tagliare le piante, segaccio, sega con manico telescopico, troncatrice leggera, roncola da giardiniere, pietra per affilare, lima d'affilatura, scala, mastice cicatrizzante in pasta.

LA MANUTENZIONE ABITUALETagliare corti i rami molto fertili che producono poco legno, per ottenere una crescita vigorosa.Tagliare corti i piccoli rami bassi.Tagliare i germogli superiori all' estremità del ramo ad una sola gemma, tagliare anche qualche volta a raso, per ottenere una ricrescita più forte del ramo.Tagliare lungo i rami molto vigorosi e poco produttivi per rallentare la circolazione della linfa.Tagliare sopra una gemma per assicurare la perennità del ramo. La gemma posizionata subito sulla sezione riceverà più linfa e si svilupperà in un germoglio più vigoroso.LA SFRONDATURALa sfrondatura si applica soltanto per gli alberi da frutto in pieno vento perché la loro messa a frutto si fa naturalmente. Si tratta di un taglio di manutenzione da realizzare durante il riposo della vegetazione.Rispettare la forma naturale dell'albero.Equilibrare i rami accorciando i rami troppo lunghi con una roncola per tagliare le piante, o con una sega montata su un manico telescopico.Eliminare tutti rami morti, i germogli storti, le parti che sembrano ammalate (particolarmente i cancri del melo).Conservare soltanto i rami sani e posizionati bene.Accorciare i rami al fine di alleggerire l' insieme dell'albero e di evitare il groviglio nocivo a una buona messa a frutto.

LA MESSA A FRUTTO O TAGLIO TRIGEMMESi fa durante l'inverno su alberi coltivati in forme particolari (a palizzata, a cordone, a palmetta, a piramide, a vaso).Il termine trigemine significa tré occhi; lasciando soltanto tre occhi sulla parte che rimane sull'albero (taglio).Tagliare a tre occhi tutti i germogli a legno, cioè i rami, tenendo soltanto le gemme a legno.Conservare una sola gemma da frutto per ramo tagliando tutto quello che si trova dopo di lei (anche se riguarda altre gemme da frutto). Si concentrerà cosi tutta la linfa sui frutti che saranno più grossi.Rinfrescare le borse con un piccolo colpo di cesoia superficiale alla loro estremità. Hanno tendenza a rifruttificare.Non toccare i brindilli. Se sono troppi, limitare il loro numero a uno per base allargata del tronco.Allungare i prolungamenti di circa 20 cm. Tagliare su una gemma posizionata nella dirczione opposta a quella del ramo (a destra se il germoglio ha una direzione verso la sinistra o viceversa) in modo che la crescita sia in fine rettilinea.Tagliare completamente i prolungamenti dei rametti giovani quandoil carpentiere ha raggiunto la taglia che gli era assegnata (in generale la parte superiore del loro supporto).Accorciare sistematicamente tutti rami: devono avere una forma la più semplice possibile. La fruttificazione si fa meglio vicino ai rami carpentieri.

LA MESSA A FRUTTOPer capire il meccanismo del taglio trigemme, bisogna seguire l'evoluzione di un ramo su tre anni, il tempo necessario alla messa a frutto.Il primo inverno: tagliare un germoglio a legno a tre gemme. Nella stagione che segue, la gemma dell'estremità del ramo si trasforma in germoglio a legno. In generale la gemma della base evolve in dardo. Il secondo inverno: tagliare di nuovo il ramo a tre gemme. Le due gemme di estremità diventano il po' spesso dei germigli fogliosi; quanto al dardo posizionato il più vicino al carpentiere, ingrossa e diventa una gemma da frutto.Il terzo inverno: lasciare una sola gemma da frutto, sul ramo potato precedentemente

LA SPOLLONATURASi pratica in aprile. È l'eliminazione sistematica di tutti germogli fogliosi e inutili o in sovrannumero.Tenere un solo ramo, se ne nascono più di uno dallo stesso punto, privilegiare il più vigoroso.Distanziare i futuri rami togliendo i giovani germogli troppo ravvicinati: un ramo ogni 10 cm .LA CIMATURAOperazione destinata a limitare lo sviluppo dei germogli a legno, a respingere la linfa verso la base del ramo e a favorire lo sviluppo degli organi fertili (dardi e germogli a frutto).In giugno, "cimare" (tagliare con cesoia) ogni ramo a 5 foglie da più di 30 cm.In agosto, cimare a 3 foglie i nuovi germogli . Non cimare mai i prolungamenti dei rami carpenteri, il loro allungamento deve essere regolare.IL TRATTAMENTOOperazione destinata a provocare lo sviluppo dei germogli a frutto per la futura stagione.Tagliare a fine estate i rami che presentano un dardo alla loro base e almeno due rami. Conservare il ramo che è il più vicino al dardo riducendo la sua larghezza a 5 foglie. Eliminare il resto del ramo.Conservare un solo ramo a legno sui rami che ne hanno sviluppati di più.Conservare il germoglio più vicino al carpentiere, cimare il giovane ramo a 5 foglie .Privilegiare i germogli a frutto nel caso in cui siano già ben sviluppati sui rami,lasciarli solo per farli ingrossare ancora di più con la prima salita della linfa di settembre.

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