Lettori fissi

martedì 11 maggio 2010

come curare il mal d’auto nei bambini

il mal d’auto è una reazione di difesa dell’apparato vestibolare, che si trova nell’orecchio interno e che controlla l’equilibrio
Accelerazioni o decelerazioni brusche, oscillazioni, sono tutti stimoli sensoriali che vengono percepiti negativamente dai centri dell’equilibrio. Si evidenzia con pallore , sudori freddi, nausea sono i primi sintomi del mal d’auto.

Spesso preludono ad un senso di vertigini e a un malessere diffuso che porta il bambino a vomitare. E’ possibile cercare di prevenire o limitare il mal d’auto mettendo in atto una serie di accorgimenti che hanno lo scopo di attenuare gli stimoli sensoriali che più disturbano.

Arieggiare l’auto: odori sgradevoli ( fumo , deodoranti ) possono aumentare il senso di nausea Distrarre il bambino: gli occhi sono molto sollecitati dal movimento e se la strada non corre dritta ma sale a tornanti questo stimola il senso di vertigine e di nausea. Mantenere il bambino sul seggiolino: questo lo obbliga in una posizione fissa e più stabile

Adottare uno stile di guida dolce e se il viaggio è lungo, fare delle soste brevi e frequenti. Ecco cosa potete evitare: Fate iniziare il viaggioal babino a digiuno non serve scongiurare il vomito.Meglio quindi un creckers o pane e nessun liquido.

Solo il pediatra può consigliare il tipo di farmaco e le dosi più adatte al bambino. Vietati i cerotti a base di scapolamina che sui piccoli hanno effetti collaterali dannosi

come comportarvi se vostro figlio si sveglia per gli incubi

Verso i due anni capita spesso che i bambini faccciano de brutti sogni e che gli mettono tanta paura
Solitamente accade principalmente nella seconda parte della notte , ossia quando si avvicina il mattino: il bambino si lamenta e comincia all’improvviso a piangere. Anche quando oramai si è svegliato sembra che continui a vivere la scena che lo ha spaventato e a fatica si tranquillizza, a volte è talmente tanta la paura che ha che non vuole rimettersi a letto.

Ecco cosa potete fare: cercate di rassicurarlo e restate insieme alui fino a quando non si è addornmentato. cercate in tutti i modi di non farvi vedere spaventate e sussurrandogli con calma e dolcezza ditegli che è stato solamente un brutto sogno e che non deve assolutamente avere paura , in questo modo inizierà a sentirsi sicuramente più confortato e probabilmente si addormenterà senza problemi.
Se vi racconto il sogno che ha fatto cercate in tutti i modi di calmarlo senza ma i assolutamente prenderlo in giro , spiegategli che quello che ha visto non è vero che non è vero e che ciò che ha sognato non esiste. Se si sveglia più volte lasciate un lucina accesa e permettetegli di tenere accanto a se nel letto un oggetto o un giocattolo che lo fa sentire sicuro.

C’è anche spesso un’altro disturbo che vede i bambini nella fase del sonno e si chiama pavor notturno: il bambino si sveglia nelle prime ore del sonno, piange, strilla ha lo sguaro fisso, non riconosce i genitori , quando la crisi passa si rimette a dormire e il mattino seguente non ricorda nulla. Questo fenomeno di cui non bisogna avere paura scompare intorno ai dodici anni. Ciò che non dovete mai fare in questo caso è di svegliare il bambino.

domenica 9 maggio 2010

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In inglese.

sabato 8 maggio 2010

come comportarsi e cosa fare quando compare la febbre nei bambini

Quando iniziate a vedere che la fronte di vostro figlio scotta sicuramente vi mettete in allarme.
Quando il bambino è piccolo la preoccupazione è vramente tanta. Perchè tutti sappiamo che la febbre è il segnale che preannuncia una malattia. Non per questo motivo, dovete affrontarla con timore. La febbre non è altro che un mezzo di difesa del corpo che ha per combattere l’attacco di virus e batteri. Infatti considerate che proprio grazie alla febbre le cellule - barriera del corpo umano aumentano fino a venti volte.
Questo è il motivo per il quale , spesso , quando il termometro segna qualche lineetta , il pediatra vi dice di aspettare che la febbre scenda da sola. tra i primi segnali che preannunciano la febbre vi sono i brividi di freddo: che sono piccole contrazioni muscolari, che hanno l’obiettivo di stimolare l’organismo a permettergli di produrre calore. Se il bambino ha freddo e trema cercate di coprirlo e di tenerlo al caldo proprio per aiutare il corpo a far salire la temperatura. .

Non appena la febbre stazionaria, i brividi scompaiono : sarà il momento i brividi scompaiono: sarà il momento di togliere pigiamini pesanti e copertine in più. Se poi il bambino ha gli occhi lucidi e il visino pallido, d’istinto, mettiamo le mani sulla fronte per sentire se scotta. E’ un errore : le mani non hanno una temperatura costante e se fa freddo la fronte del bambino sembrerà rovente.

Meglio accostarvi le labbra o la guancia e poi se vi sembra che abbia la febbre , misurargliela col termometro. Con i bambini al di sotto dei tre anni il metodo più presciso è inserire la punta del termometro nel sederino lasciandolo per un minuto. In questo modo si valuta la temperatura interna o rettale che è superiore di mezzo grado rispeto a quella esterna che si misura sotto l’ascella. Potete utilizzare sia il termometro a mercuri, prismatico, sia il tipo eettronico, altrettanto rapido.

Con i più grandicelli , si può ricorrere alla misurazione normale, tenendo il termometro sotto l’ascella per tre minuti. Meno precisa e attendibile la misurazione con le striscette a cristalli liquidi che si appoggaino sulla fronte : questo metodo può avere per un indicazione approssimativa. Quando il termometro con la misurazione rettale indica i 37,5 gradi interni non richiede l’uso di medicnali.

Gli antifebbrili vanno somministrati quando la febbre segna i 38,5 gradi interni che sono ( 38 gradi esterni) Se il bambino ha pochi mesi , controllate la temperatura della camera e l’umidità dell’ambiente. Alleggeriteil suo lettino di coperte e piumini e togliete tutine e pigiamini pesanti.
La febbre brucia calorie e fa disperdere liquidi : per questo è indispensabile cheil bambino beva in abbondanza acqua e sali minerali, o succhi e spremute. Se la temperatura raggiunge i 39 -40° oltre a somministrare un antipiretico e chiamare il pediatra, può essere utile fare delle spugnature di acqua tiepida , al collo alla parte interna delle braccia e delle gambe

come e quando utilizzare i lassativi nei bambini

La purghetta è un ‘abitudine dfficile da cancellare

Ci sono ancora molte mamme e moltssime nonne che pensano sia utile aiutare l’intestino del bambino con l’ uso di lassativi quando il bambino cambia aria o ai primi accenni di stitichezza. Non c’è assolutamente bisogno di continuare questa tradzione tanto vecchia quanto obsoleta.

L’inizio delle vacanze non impone l’uso di alcun lassativo anche se il bambino non evacuoa più come prima. Questa per così dire pigrizia è solo semlicmente temporanea ed è dovuta all adattamento dell’organisnmo al nuovo clima e ai nuovi orari e quindi alle nuove abitudini alimentari.

Si rivela allora del tutto controproducente l’utlizzo di lassativi che specie se utilizzati in maniera prolungata possono irritare molto le pareti dell’intestino e può essere gravemente alterata la funzionalità intestinale che può peggiorare il poblema al posto di risolverlo.

Se proprio volete aiutare vostro figlio e il suo intestino un pò pigro potete farlo: Aumetando le fibre dando priorità ad alimenti come verdura, frutta, cereali offrite continuamente da bere al bambino i liquidi aiutano molto aggiungete sempre e spesso un cucchiaio di olio alle vostre pietanze

come si confezionano le scene in teatro

ecco alcune pratiche tatrali per il confezionamento delle scene
come si applica la rete la rete da applicare agli spezzati si trova in commercio nei negozi di articoli per pesca e su ordinazione si può avere della rete di qualunque altezza e larghezza E’ formata da filo di spago intrecciato e annodato a quadretti ( tramatura) con lato 1-2-3 cm e volendo anche maggiore Sono le reti adoperate dai pescatori.
Fondale: scena da giardino, alberi e foglie Ripartito il disegno sulla tela preparata , si passa alla realizazzione pittorica. Terminata il pezzo dipinto e perfettamente asciutta la tela, con le forbici contornando con pazienza il disegno, rami a foglie, si ritaglia tutto il fondale , mettendo da parte tutti i ritagli di tela.

Questo lavoro che richiede molto tempo , viene fatto dalle sarte e dal personale di scenografia. Finito il ritaglio avendo cura di lasciare qualche raccordo non dipinto che viene eliminato girando il fondale dalla parte non dipinta, in modo tale che la pittura risulta rivolta al tavolato.
Bene steso tirata la squadra con i cordini, il fondale viene imbullettato tutto attorno. Si comicia così il lavoro per sistemare la rete nei pezzi ritagliati. La rete deve sempre essere messa a squadra, perchè altrimenti, quando si alza il fondale in scena, tira da una parte o dall’altra creando delle pieghe nella tela e nella rete.
Si disegnano a squadra con il carbone le luci che delimitano il pezzo di rete da distendere. In queste linee si fermano delle bullette alla distanza di 5 cm. Si stende la rete fermandola alle bullette e cercando di mantenere le linee verticali e orizzontali dei fili sempre a squadra in modo da avere tutti i quadrati delle tramature paralleli l’uno all’altro.
Questa sistemazione per avere un fondale senza pieghe o fuori squadra. La carta da incollare sulla rete e sulla tela , può essere di qualunque tipo, la più utile è quella dei periodici ( giornali) Si tagliano a strisce larghe 3 o 4 cm e larghe quanto il foglio di giornale.
Con la colla preparata ( igliore di tutte e quella realizzata con la farina di frumento, si può anche utilizzare la vinavil) poste le strisce su di un asse, con un pennello si preparano una alla volta bagnate di colla e così pure sulla tela del fondale, ossia sui punti dove deve essere incollata la carta, per tenere ferma la rete alla tela.
Striscia per striscia si incollano alla tela , premendo con il palmo della mano e facendo sormontare di qualche centimetro i finali di ogni ritaglio di carta. Finito questo lavoro e asciutte perfettamente le strisce incollate si taglieranno i pezzi di rete inutili.
Si sbulletta il fondale , si rovescia dalla parte della pittura controllando il lavoro fatto e incollando gli eventuali pezzettini in più. La rete va tinta prima della messa in opera , con un colore scelto a seconda delle scene della posizione e delle luci di scena.

come si tinge la rete utilizzata in teatro

vi indico alcune tecniche teatrali che se siete appasionati possono esservi utili
In un grande bidone o un grande recipiente in terra cotta, si scioglie la tinta nell’acqua ( generalmente la rete si tinge con la nigrosina , con il penetro pure le tinture o le aniline sono ottime) La rete distesa viene con pazienza arrotolata come un salame che può essere della misura anche di m. 20 e passata attraverso la tinta del recipiente.

fatta questa operazione e sgrondata della tinta , si distende o all’aperto o nel alone, tenendola il più possibile a squadra , magari fermandola con le bullette.

Per tingerla quando è in opera si distende un vecchio fondale dalla parte alla rovescia e imbullettata la rete si da la tinta con la pompa , distendendola con la pennellessa intinta della tinta del vaso. Se però volete essere più sicuri della tinta che volete ottenere potete farla tingere in tintoria.

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