Lettori fissi

Visualizzazione post con etichetta come. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta come. Mostra tutti i post

venerdì 7 maggio 2010

come utilizzare le macchine a spruzzo in scenografia

Si trovano in commercio in varie forme
La pompa adoperata nelle campagne per dare lo zolfo alle vit, può essere impiegata in scenografia per spruzzare grandi superfici. La sua portata è di 10 litri di liquido , si adopera agganciata alle spalle. Con una mano si muove la leva a pompa a mano è di varie dimensioni e forme .

Riempita di liquido e ben chiusa , si immette l’aria azionando lo stantuffo, poi tenendola per la cinghia con la mano sinistra, si manovra lo spruzzatore. Ci sono poi le pompe a pistola munite di compressore e azionate elettronicamente.

In scenografia lo spruzzo è molto adoperato ( oppure provocato dagli stessi pennelli , facendoli rotare fra le mani per ammorbidire i contorni delle tinte ed ottenere variazioni di colore). Terminato il lavoro di pittura a pennello tale lavoro nei cieli , nelle nuvole, nari e roccesi denota in certi casi , delle crudezze nel dipinto, paesaggi violenti,particolari troppo marcati, intonazione generale più fredda o più calda, più deboleo più forte, dell’originale ( bozzetto ).

Con la spruzzatura si può rimediare, fondendo i toni chiari e i toni scurie modificando l’intonazione generale. Per spruzzare con i contorni definiti si usano le mascherine, seguendo in proporzioni maggiori, il sistema utilizzato con lo spruzzatore a bocca, per i bozzetti, per i cartelli pubblicitari.

Definita la zona con la striscia di tela o di carta, si spruzza con movimento circolare e sempre avendo cura che lo spruzzatore non punti verso il basso. E’ prudente spruzzare poco e ripetere l’operazione varie volte, perchè specialmente le tinte a base di bianco, sono visibili solo quando perfettamente asciutte. Quando lo spruzzo è dato non vi è più rimedio, perciò è meglio avere pazienza ed essere prudenti.

Difficili sono le spruzzature chiare in campo chiaro. Appena terminato di spruzzare , la pompa deve essere immediatamente pulita. Fondali, spezzati, ecc. che siano piegati per diverso tempo e che abbiano delle pieghe false, imbullettati a terra e spruzzati con acqua pulita aiutata da poca tempera, diventano nuovamente tesi come se fossero nuovi. Preparazione tela grezza : Spruzzare a zone con la pompa . Mentre uno scenografo spruzza, un’altro accompagna il liquido con una grande pennellessa ( manitura).

come si squadretta lo spezzato reale in rapporto al bozzetto in scenografia

dalla crazione del bozzetto alla realizazzione della scena
La misura del fondale viene tenuta di base m. 10 . Dividete la tela in 10 parti di m 1 e altrattanto fate per l’altezza della tela m.5. Il bozzetto dovete dividerlo nel medesimo numero di parti, pari a quelle della tela ottenendo una proporzione( scala).
Per non segnare la quadrettatura sul bozzetto, se di valore, fate un lucido su carta trasparente e lo ricoprite con un foglio di carta celofan, segnandovi i quadretti sopra. Lo scenografo per relizzare il disegno sulla tela, solitamente ha il bozzetto in mano e se troppo pesante su un cavalletto. .
Con l’aiuto e l’impiego di apparecchi speciali ( lanterna magica) si può proiettare sulla tela , fino a dimensioni abbastanza vaste , il disegno del bozzetto. Più è distante l’apparecchio della tela , più si ingrandisce il raggio. Dato che la tela è sempre imbullettata sul pavimento in legno del palcoscenico, è necessario che la macchina sia posta ad una data altezza e perfettamente al centro della tela per non avere aberrazioni

come dipingere su scene di tela o di carta

Preparato a terra il pezzo da dipingere, si inizia illavoro di squadratura e di disegno.
Passato il disegno con l’anilina si comincia a dipingere. Gli aiuti servono per preparare i vasi, la colla,preparare le tinte, campire, e anche ad aiutare a dipingere. La scenografia funziona in permanenza, i colori in polvere si macinano e si tengono in grandi vasi mescolati ad acqua pura ( densi come una crema).
Si è cosìsicuri se mescolati con la tempera , non rimangono grumi nel fondo del vaso, specialmente nel bleu e nel nero, allungando un pò la tinta che sciogliendosi non creerà grumi nella tinteggiatura. latavolozza deve essere preparata epronta con tutte le scodellepiene di colori in polvereasciutti o allungati con acqua, secondo le direttive dello scenografo.
I colosri si dispongono come nella tavolozza di un pittore. Da sinistra a destra : nero, bruni, rossi,arancione,gialli, ocra, bleu, viola, bianco. Per il bianco che si adopera molto è bene avere un vaso di maggiorevolume preparato con la tempera.
Presa visione della parte da dipingere , si preparano le tinte, in gradazioni di toni, ( tinte e mezzetinte). Per esempio un cielo che da un celeste carico, passa al rosaverso la linea dell’orizzonte, con nubi bianche. Preparato il celeste ( Tono più scuro) se si mette direttamente la polvere nella tempera, preparare la tinta con poca colla e con altra tempera.
Si prepara un secchio di bianco a tempera sempre con il solito sistema. Presi dei secchi puliti per le gradazioni intermedie, si preparano altre tre tinte di celeste, degradanti al chiaro, mescolando della tinta bianca e della tinta celeste. Le tinte si provano in un pezzo di tela nascosta , per controllareil tono e la forza della tempera.
Per il rosa,preparato il tono giusto, secondo il bozzeto, nell’ultimo tratto di celeste, si mescolerà della tinta rosa aumentendola gradatamente fino a fonderla con il rosa ( orizzonte ). Si comincia a dipingere dalla parte alta, con la tinta più scura, cercando di sfumare con acqua di tempera i contorni delle nubi bianche, che si dipingono in un secondo tempo.
Per queste grandi campiture, si adoperano le pennellesse a manico lungo, con sopra la tinta ne troppo grassa ne troppo magra.Avanzando con il lavoro, tenuto sempre a zone orientabili ( cielo ) oltre che con i pennelli, le tinte possono essere mescolate fra loro, in modo da dare una certa continuità di sfumatura.
Queste campiture si ripetono anche con gli altri pezzi ( rocce, alberi, monti, prati, tereno)con le tinte preparate secondo il colore del bozzetto. Ricoperto tutto il fondalecon le singole zone di colore, si è ottenuta approssimativamente l’intonazione generale del bozzetto.
Con le medesime tinte, convenientemente rettificate, consultando il bozzetto, si ripassano le zone già dipinte, aiutandosi con i colori della tavolozza cercando di imitare al massimo i toni e la maniera del bozzettista.
Le tinte devono essere molto liquide, il colore non deve fare spessore,deve essere come un velo.Per esempio un bianco puro tenuto liquidissimo, appena dato, sembra acqua senza colore, quando è asciutto sembra anche troppo bianco. La tempera cambia completamente tono quando è asciutta e specialmenteaumentano molto le tinte chiare; queste cognizioni si acquistano con la pratica.
La preparazione delle tinte è importantissima, richede ore e molti tentativi, però se avete pazienza , le ore perdutein questo lavoro, sono riguadagnate, perchè si ottiene un lavoro fresco e brillante, senza bisogno di tante sovrapposizioni. I massimi chiari, i massimi scuri e i particolri, asciutta la tela , si dipingono a tavolozza.
la forza della temperadeve essere sempre costante , nè debole, nè forte , le tinteprovate sulla tela sfregatecon il palmo della mano non devono lasciare traccia .Quando una tinta lascia il colore si dice che è debole.
Quando la tempera è troppo forte, diventa sorda e sparisce la freschezza del tono, si dice che brucia i colori, in questo caso le tinte chiare ne risentono di più perchè tendono a scurire. Per rimediare a questo inconveniente, quando si sia già dipinto, oltre che rettifficare la forza della tempera, si passano delle velature di coloresenza tempera, o con una tempera diluita con acqua.
Per le nubi bianche, si preparano dei secchi uno di bianco, uno di tinta giallina, due grigi, uno caldo e uno freddo, si bagna con acqua il contorno delle nubi e si incomincia a dipingere con il bozzetto alla mano , aiutandosi con i colori della tavolozza. Tutti i secchi di tinta, si mettono sopra una seconda tavolozza con le tinte sempre vicine.
La tintanella pittura su tela, anche se grassa, regge bene senza scrostarsi. Non così è la pittura su carta.Il pennello deve essere quasi asciutto e la tinta tirata almassimo altrimenti oltre ai segni delle pennellate è facile scrosti e segni nelle pieghe, quando il fondale viene piegato. Ad evitare errori durante la tinteggiatura e sorprese finali, preparate le tinte, si provano su di un pezzo di tela numerandole. Altrettanto si fa per i vasi che contengono le tinte corrispondenti

come si crea la riva a bandinella in teatro

Se il fondo è tenuto dal panorama, hanno grande importanza le rive di fondo, quasi sempre dipinte a mare, pianura, monti, ecc.
La riva a bandinella è una tela dipinta chegira tutt’attorno al panorama ad una distanza media di m 2 ( per permettere alle luci di orizzonte di illuminare la parte bassa del panorama ). Può essere lunga anche m 30- 40. Alta secondo lenecessità ( anche fino a 4 m., divisa in settori di m.8 cernierati a metà ( m. 4 raddoppiati ).

La riva normale tenuta in posizione perpendicolare al piano del palcoscenico, causa la brusca interruzione fra tela e tavolato, rende molto meno prospetticamente della riva a bandinella. La bandinella ( tela libera del telaio) portandosi avanti i parecchi metri, sostiuisce il tappeto dipinto e crea con l’abbassarsi insnsibilmente al iano delpalcoscenico, una continuità di pittura, servendosi ottimamente anche della resa delle luci.

Per le misure , calcolata l’altezza della riva orizzontalmente, si aumenta quei tanti metri di tela necessari per arrivare a terra, con una curva dopo della tela e oi proseguire a piano palcoscenico fino a essere coperta dal pubblico, a mezzo degli spezzati laterali.
La confezione della tela, richiede la francese in testa, una francese riportata al punto dove incomincia la crva della bandinella e una piccola sacca al piede, per passare lo stangoncino o un tondino di ferro, se la fine in coperta al pubblico. se l’orlo è visibile, frestagliato, viene imbullettato a piano palcoscenico.

come realizzare oggetti tridimensionali in cartapesta per scenografie

sono molti i soggetti di queste costruzioni : statue, capitelli, colonne,alberi, rocce, parapetti, pilastrini, vasi, ecc..

Per la loro realizzazione si prepara il disegno nelle tre dimensioni larghezza, lunghezza, altezza, e la pianta. Se il costruttore ha dimestichezza con il disegno geometrico, questi dati sono sufficienti per la costruzione dello scheletro, altrimenti sulla carta da scena si porta il disegno della grandezza naturale, con segnati i particolarei costruttivi, centine, ecc.
terminato lo scheletro si passa alla foderatura con carta, tela e colla. Sul disegno in grandezza naturale contorno dell’albero, posizione delle centine di legno,fatto il contorno per esempio dell’albero o di tavola o con un regolo che ne segna la forma, il costurttore prende lesagome delle centine e le porta in posizione perpendicolare al piano dell’albero, fermandole con delle piccole squadrette, colla e chiodi.
Riveste poi l’albero , con regolini se ha delle forme obbligate con rete moscaiola, tela , garzao altro , basta che rassomiglia approssivatimente alla forma indicata in bozzetto. L’albero passa poi al ad essere foderato. Il primo strato deve essere di carta.
Secondo strato: tela leggera rivoltata anche ai bordi esterni poi secondo la robustezza che si desidera si può arrivare a un rivestimento di 10 strati di carta. Per creare inodi e le protuberanze dell’albero si adoperano trucioli o malloppi di carta rivestiti poi di tela e carta.
Il collante più efficace è composto da una parte di colla, impastata con 4 parti di colla di farina di frumento. Asciutta la cartapesta, l’albero viene dipinto con i soliti colori a tempera ( di buon aiuto è la spugna) . La cartapesta fatta su un modello senza forma si adopera per tutti i pezzi che non hanno una caratteristica definita, come : alberi ,colonne, basi, massi. Invece per statue, capitelli, modanature, ornati, è quasi sempre necessario prima modellare il lavoro in creta ,poi la foma in gesso e quindi la foderatura in carta tenuta da bordi esterni da un leggero telaio.

come realizzare l’illuminazione di una scena a panorama in teatro

Partendo dal pressupposto che il panorama può essere , semicircolare, ellittico a tre lati con curve ai lati, in tela di canapa, ghinea, plastica trasparente; può essere rigido ( telaio ricoperto di compensato) semirigido ( metà su telaio, parte bassa; metà in tela parte alta)
Le scene che si servono del panorama rappresentano in genere esterni: boschi, giardini, piazze, muri, paesaggi di montagna, pianura, ecc… Se il panorama è di plastica trasparente può essere illuminato da dietro Ad esempi per realizzare l’alba che si effettua con il passaggio dal celeste ( cielo) al grigio,viola, rosa, orizzonte, giallino pallido.
per realizzare invece il tramonto: parte alta celeste, verdastro, violetto, grigio, orizzonte giallocaldo. Secondo l’intonazione della scena e la sua funzione nello spettacolo( tragica, comica, ecc.)le tinte saranno più o meno pure, se per i cieli reali oppure definite pittoricamente a mezzo di lastrini, se riproducenti un bozzetto a carattere di quadro.
A mezzo delle resistenze, tutto questo luci possono diminuire dalla massima intensità luminosa fino al buio totale dando l’illusione della notte. Per le variazioni di colore si usano le gelatine con tutte le gradazioni di tinte, calde e fredde.
I colori giallo bianco, verde,bleu, rosso, sono stati usati nelle bilance e apparecchi fissi. Per i cieli, illuminati proiezioni oltre che con l’aiuto di luce portata dalle bocce, funzionano apparecchi speciali piazzati sul ponte e sulle parti laterali del palcoscenico. La macchina delle nubi e i proiettori per proiezioni di nubi sono posti realmente sul ponte luce o sulle torrette laterali.
Per realizzare colori luminosi a luce nera ( luci spettrali Wood) Le sostanze coloratein polvere, specifiche per questo sono solubili sia in nitrocellulosa che in acqua e si adoperano con pennelli normali, dipengendo oggetti, e vari pezzi di scena. ( N.b sulla pelle sono velenosi e fissati la fonte luminosa dà noia agli occhi).
La figura o l’oggetto in parte dipinti , si illuminano solamente quando entrano nel raggio di luce nera proiettata da apparecchi posti in coperta dalla vista del pubblico. Nel caso di spettri , angeli, draghi alati, ecc. si ottengono effetti fantastici.
Raggio di luce e suo rendimento Durante le prove di luce, oltre alle continue revisioni, vari accorgimenti per eliminare le ombre prodotte sulla posizione della scenografia e per rettifficare le intonazioni dei colori e delle luci e creare l’appropriata atmosfera ambientale, si presentano sempre imprevisti che richiedono tempo e pazienza.
La posizione esatta dei pezzi verticali è la base principale per ottenere una perfetta resa di luce. Basta una leggera inclinazione dell’angolo retto, in avanti o all’indietro, perchè il pezzo di scena cambi di intensità luminosa e se non ci si accerta questi errori, si continua per delle ore a controllare la luce senza nessun risultato concreto.
Fonte luminosa: La fonte luminosa secondo la sua posizione influisce sulla illuminazione delle scene. E’ ovvio che per ottenere il massimo renimento della fonte luminosa , il pezzo di scenografia deve trovarsi ad angolo retto e il proiettore piazzato in posizione normale al centro del pezzo.
Visione di stelle sul panorama: stelle proiettate sul panorama a mezzo di lastrini. Un lastrino di cm 12 x 12 o 18 x 18 ricoperto di tinta coprente o nero tempera, con uno spillo si praticano in superficie tanti forellini in ordine sparso ( forellini quasi invisibili per ottenere sul panorama delle stelle di pochi centimetri).
Il lastrino posto sull’apparecchio di proiezione , si proietta sul panorama o sul fondale di tela , ottenedo l’effetto desiderato , perchè le stelle che siottengono sono poco luminose e di forma irregolare. Per ottenere un effetto quasi reale, è ottimo l’impiego di piccole lampadine ( mignon, micro mignn, piselli) appese al filo elettricoche scende da uno stangone o traliccio di soffitta ( tiro a mano o contrappeso).
Le lampadine disposte irregolarmente sia come distanza che come altezza e in più file, risulteranno più o meno luminose se trasferite in diversi circuiti a resistenza. Nei panorami rigidi o semirigidi di materiale solido ( compensato ecc. ) le lampadine verranno inserite in piccoli fori disposti in ordine sparso. Essendo i fori piccoli, data la distanza del panorama dal pubblico, non sono visibili nemmeno quando questo è illuminato a giorno.
Per i fondali di tela dipinti a cielo, le stelle vengono ottenute mediante piccoli forellini a forma di stella. Rovesciato il fondale, si dà una tinta nera per evitare di vedere la fonte luminosa posta al di dietro. Quando il fondale è illuminato a intermittenza creeranno l’illusione del brillio. Questo sistema è buono per i fondali di tela ,per compagnie viaggianti e perchè è economico. I forellini a forma stellare,possono esserericoperti di tela leggera( pelle d’uovo) o con altro materiale trasparente.

Come realizzare una buona illuminazione di una scena

Ottime regole per ottenere una buona illuminazione in scenografia

Difficile è dimostrare un metodo preciso per illuminare una scena , perchè bozzettisti e registi agiscono ognuno secondo la propria visione sull’impiego delle luci.

Sarebbe buona regola avere conoscenza delle nozioni generali sulla scienza delle luci e dei colori. Sapere per esempio che la luce rossa rende uniformi i colori di una scena, che le luci fredde allontanano le scene , quelle calde le avvicinano, ecc.
Le scene dipinte che amano troppa luce, ne luci eccessivamente colorate che alterano la pittura. Una buona intonazione generale alle volte aiuta a valorizzare una scena.
Le fonti luminose, bilance, bilancione ecc. Devono essere almeno lontane 2 o 3 metri dal pezzo dipinto, sia esso fondale, principale, teletta, altrimenti il raggio della luce creerà una zona di luce violenta ( brucerà ), invece di una luce diffusa che degradi impercettibilmente.
Se la scena è composta di principali, questi saranno illuminati dalle bilance e nella parte bassa dai proiettori. Il panorama sarà illuminato nella parte alta dalle bilance e dal bilancione e nella parte bassa, dietro la riva, dalle lampade di orizzonte.
Il piano palcoscenico, tutti gli apparecchi mobili, bilance a terra, proiettori, riflettori, ecc. Posti nelle posizioni più utili, serviranno ailluminare le zone che rimangono in penombra e gli interni con proiettori posti sopra i praticabili.
Se la scena è di paesaggio o ha vaste zone visibili di cielo entrerà in funzione la macchina per le nubi, l’apparecchiatura posta sul ponte luce per le proiezioni di nubi in movimento.
La ribalta servirà a illuminare gli attori. Gli apparecchi posti nel boccascena fisso, incroceranno le luci verso il centro del palcoscenico. I proiettori di sala, che nei teatri moderni sono piazzati in vari punti del soffitto e fondo sala, serviranno ad aumentare la luce nella parte bassa della scena. Il ponte luce, importantissimo, contribuirà con i suoi innumerevoli apparecchi a perfezionare l’illuminazione della scena
Ogni scena sia interno che esterno , sarà illuminata con quel dato numero di apparecchi necessari: 1) bilancione e lanterne; 2) bilance; 3) proiettori mobili; , lampade di orizzonte.

Come creare una disposizione schematica delle apparecchiature elettriche di un teatro

Come creare una disposizione schematica delle apparecchiature elettriche di un teatro

Ecco una semplice e corretta disposizione del quadro: quadro generale di comando; prese di corrente per l’attaco di vari dispositivi; circuiti vari per diffusori , proiettori a senmplice, doppio, triplo, quadruplo effetto
Prese volanti, ribalte di sinistra , di destra, di bilancia di boccascena, bilance diffusori di orizzonte , grande e piccola potenza
Proiettori a luce concentrata, proiettori per proiezioni, apparecchi per nuvole in movimento, occhi di bue, lucciole, apparecchi ausiliari, apparecchi a luce diffusa, ecc.a.
Gli apparecchi con lampade a incancdescenza funzionano sia a corrente alternata che continua. Lampade a incandescenza( filamenti in atmosfera gassosa per proiettori da 1000 a 5000 watt) lampade a vapore di mercurio( luce fredda ) e a vapore di sodio.

sabato 2 maggio 2009

Come separare un album MP3 nelle varie tracce

Molte volte dopo aver scaricato un MP3 contenente tutto l'album di un cantante con le tracce salvate in un unico file audio, capita di dovertrovare il modo per suddividere le varie tracce del file prima di masterizzare il tutto (magari x creare il cd audio da ascoltare nellostereo di casa o in macchina).
Per poter risolvere il problema, esistono dei programmi appositi per elaborare, tagliare e modificare i suddetti file audio. Purtroppo i migliori sono tutti a pagamento, ma spesso è possibile urilizzarli per un periodo di prova. Per esempio COOL EDIT 2000 dal sito www.syntrillium.com
L'ho visto fare anche con i miei occhi anche con NERO, ma non ricordo la procedura seguita (si basava comunque sugli spazi fra un brano e l'altro).
Resta bene inteso, che questo è un'alternativa alla più paziente, ma sempre efficace, procedura manuale con piccoli programmi quali WAVESTUDIO (in dotazione ai possessori di scheda SOUNDBLASTER PLATINUM eAUDIOGY), mediante continue operazioni di TAGLIA, COPIA e INCOLLA (anche se personalmente, a volte preferisco fare il tutto manualmente).

venerdì 1 maggio 2009

come preparare il substrato per i funghi

Preparazione del substrato.
I funghi crescono su un substrato nutriente. Come le normali piante crescono in un vaso di terra, i funghi crescono su una torta di substrato. La grande differenza è che il substrato deve essere privo di altri batteri e muffe perché la coltura abbia successo. Ogni contaminazione porterà al fallimento.
Materiale necessario:
Alcuni barattoli da1/2 pinta (1/4 litro ndt) Adaptation-1
Vermiculite (da qualunque fiorista, negozio di giardinaggio, etc.)
Farina di riso integrale Adaptation-22(in un negozio di cibi naturali)
Una grande pentola con coperchio Adaptation-2
Tazze con misurino
Una scodella per mescolare
Un martello ed un piccolo chiodo
Una siringa di spore (Dove trovare la siringa di spore)
Il barattolo deve restringersi verso il basso. Ovvero l'apertura del barattolo deve essere più grande del resto. E' importante perché la torta colonizzata deve essere tolta intatta dal barattolo. La torta deve semplicemente scivolare fuori dal barattolo al momento giusto. Se non usi uno dei barattoli della lista stai attento. Questi sono i barattoli consigliati:
Barattolo a palla per gelatine da ¼ litro.
Barattolo Kerr a bocca larga da ¼ di litro.
Barattolo a palla a bocca normale da ¼ di litro.
Fase 1: Prepara i tappi dei barattoli in modo che siano pronti quando dovrai mettere le spore con la siringa. Uno dei motivi per cui il sistema funziona così bene in un ambiente non sterilizzato come la cucina è il fatto che il substrato non è mai a contatto con l'aria. Prendi un piccolo chiodo ed un martello per fare 4 piccoli buchi sui coperchi come in figura:
Fase 2: Decidi in quanti barattoli cominciare la coltura. Il terrarium che costruiremo è sufficiente per 6 torte, ma alcune saranno distrutte da contaminazioni mentre alcune saranno colonizzate prima di altre. E' improbabile che tutti i barattoli siano pronti contemporaneamente; quindi visto che la farina di riso e la vermiculite sono economici ha senso preparare una dozzina di barattoli.
Per ogni barattolo da ¼ di litro mescola 2/3 di tazza di vermiculite e ¼ di farina di riso integrale in una scodella. Adaptation-23 Quando gli ingredienti saranno ben mescolati aggiungi ¼ di tazza d'acqua per ogni barattolo. Mescola tutto per bene. Questa mistura è il substrato che il fungo userà e consumerà per crescere.
Fase 3: Il prossimo passo consiste nel riempire ogni barattolo col materiale di substrato. Adaptation-20 Si suggerisce di versare il materiale il più delicatamente possibile. Si è visto che mantenere il substrato il più possibile soffice è il modo migliore per avere successo e più velocemente. Tra l'altro più si colonizza rapidamente minore è il rischio di contaminazioni esterne. Adaptation-3 Riempi ogni barattolo fino a 2 cm dal tappo. Se rimani senza materile puoi farne dell'altro o eliminare un barattolo per riempire bene gli altri. E' importante che siano pen pieni per poter poi raggiungere il substrato con la siringa.

Fase 4: Pulire quindi bene la parte di vetro rimasta del barattolo. Non deve restare del materiale sul vetro sopra alla torta. Prima usa il dito per togliere il grosso e quindi passa con un fazzoletto di carta imbevuto d'acqua. Il motivo di tutto questo è che le tracce di materiale possono essere una "scala" con cui i batteri possono raggiungere il substrato.
Fase 5: Riempi ora i due cm con la vermiculite. Questo livello è si sola, pura, asciutta, vermiculite. Niente altro. Questo livello è una protezione inventata dai Psylocybe Fanaticus. Questo serve a riparare il substrato dall'aria. Questo livello verrà sterilizzato più avanti insieme a tutto il resto e i batteri e le muffe non potranno più (in genere) oltrepassarlo. Allo stesso tempo permette lo scambio gassoso. Le spore necessitano di ossigeno che può filtrare attraverso la vermiculite.
Fase 6: Ora metti i coperchi ai barattoli. Di solito i coperchi hanno già una guarnizione di gomma. Non avere paura a stringere bene e a sigillare i barattoli. Ricordati i 4 buchi della Fase 1. Altrimenti potrai avere seri problemi quando riscalderai i barattoli!
Fase 7: Ora metti un foglio di alluminio sopra i tappi di ogni barattolo e stropicciala bene intorno ai lati. Questo serve a non fare entrare l'acqua nei buchi mentre viene sterilizzato. Se hai fatto i buchi in modo che la parte tagliente viene verso l'alto stai attento a non strappare l'alluminio. In ogni caso puoi mettere anche due o tre strati per essere sicuro.
Fase 8: Ora i barattoli per le colture sono pronti per essere sterilizzati. Prendi un bel pentolone da cucina, metti i barattoli, e aggiungi acqua fino a raggiungere la metà dei baratoli. Porta ad una lenta bollitura e metti il coperchio alla pentola. Da quando comincia la bollitura è necessaria un'ora per la bollitura. L'acqua non deve fare bolle eccessive o sbattere dappertutto. I barattoli non devono galleggiare per la pentola. In ogni barattolo c'è già acqua a sufficienza e non se ne deve aggiungere altra. I barattoli non devono stare coricati. Inoltre un eccessivo calore potrebbe far perdere l'umidità contenuta nei barattoli. Potresti anche fissare i barattoli con uno straccio in modo che il calore non arrivi direttamente dal fondo della pentola al barattolo.
Fase 9: Lascia che i barattoli si raffreddino lentamente. Lasciali chiusi nella pentola nella quale li hai sterilizzati. Lasciali raffreddare completamente. Per mettere le spore i barattoli devono essere a temperatura ambiente. Le spore verranno uccise se i barattoli non sono abbastanza freddi. Ci vorranno alcune ore perché si raffreddino. Potrai sentire dei rumori quando i barattoli si raffreddano: è normale.
Fase 10: Ora viene la parte più divertente. Arricchire la coltura dei barattoli. Dato per scontato che tu abbia una siringa di spore, puoi cominciare a dare il via alla prima fase del ciclo di crescita. L'ago della siringa delle spore deve essere sterile. Se qualunque cosa che non sia il contenuto del barattolo entra in contatto con l'ago, questo non è più sterile. Per sterilizzarlo puoi usare un accendino fino a che l'ago non diventa rosso. Aspetta qualche minuto e poi spruzza un po' di soluzione fuori dalla siringa.
Scuoti la siringa. Accertati che il contenuto sia ben mescolato. Viene più facile se tiri un po' indietro lo stantuffo e fai entrare un po' d'aria (ma non doveva essere tutto sterile? Ndt)
Togli l'alluminio dai barattoli e preparati. Inserisci l'ago il più possibile e fai in modo che prema sul vetro. La figura seguente spiega bene come devi fare. Inietta ¼ cc di soluzione per ogni buco. Adaptation-4 Praticamente 1cc di soluzione per ogni barattolo. Adaptation-5
Una siringa da 10cc è sufficiente per 12 barattoli se metti un po' meno di 1cc di spore per barattolo.
Fase 11: Questa è la parte più facile. Metti i barattoli in un posto buio e aspetta. I funghi cominceranno ad apparire come piccole chiazze bianche intorno ai punti in cui hai messo le spore. Adaptation-6
Col passare del tempo, i funghi si spargeranno per tutto il barattolo. E' possibile che tutta la superficie del barattolo si copra di funghi. In genere il fondo del barattolo è l'ultima parte ad essere colonizzata. Stai attento ad ogni contaminazione.
Ogni colore strano che può apparire è una contaminazione ed il barattolo deve essere buttato. Non ci sono speranze. Se pensi che il barattolo sia contaminato, buttalo! Alcune muffe e batteri producono tossine che possono ucciderti. Anche se il fungo cresce dalla parte opposta, non vuol dire che tu sia sicuro. La struttura dei miceti raccoglie nutrienti dappertutto e potrebbe quindi raccogliere tossine da portare al fungo. Il fatto che tu stia usando questa guida significa che non sei un esperto micologo. Non sai quali batteri e muffe siano mortali. Non fare prove.
L'unica eccezione è che il fungo potrebbe diventare giallo molto pallido se delle gocce d'acqua lo toccano. E' difficile che delle zone già colonizzate vengano infettate finché sono nel barattolo. E' molto più probabile che vengano infettate aree ancora libere.
Le figure sopra mostrano il tipico ciclo di germinazione e colonizzazione. Se le spore sono vecchie, o la temperatura non è ottimale, o non hai mischiato bene il substrato, aggiungi pure una settimana ad ogni disegno.
La torta deve stare nel barattolo finché l'intera superficie non si è ricoperta di miceti. Mano a mano che il substrato diventa più colonizzato la crescita rallenta. Questo perché aumenta la CO2 e diminuisce l'ossigeno a disposizione dei funghi. Adaptation-7
Non togliere la torta dai barattoli fintanto che ci sono ancora zone non colonizzate nel substrato.Adaptation-8
Fase 12: Quando la torta è completamente colonizzata può essere tolta dal barattolo. Adaptation-9 A questo punto non ci sono più aree che possano essere facilmente infettate da batteri o muffe concorrenti. Quando i miceti si sono stabiliti, sono in genere in grado di eliminare altri organismi concorrenti.
Adaptation-10 Svita e rimuovi il tappo dai barattoli. Togli tutta la vermiculite dal substrato e buttala. Stai attento a non rompere il substrato poiché potresti aprire aree all'infezione. Non devi eliminare completamente la vermiculite. L'unico motivo per rimuoverla è infatti di avere il terrarium pulito e ordinato. Rivolta il barattolo e mettilo sul tavolo. La torta di riso dovrebbe scivolare fuori dal barattolo. La torta di riso si allarga un po' durante la fase di colonializzazione, ma dovrebbe uscire con qualche colpo.
Fase 13: La torta di riso deve essere messa nel terrarium. Si suppone che tu abbia già un terrarium funzionante a questo punto. Questo documento contiene anche le informazioni necessarie per preparare un terrarium. Preparazione del terrarium.
Puoi toccare le torte, ma ricorda che meno le tocchi e più delicatamente le muovi, meglio è. Ricordati di lavarti bene le mani e di togliere tutto il sapone con molta acqua prima di toccare le torte.
Se hai dei guanti sterili a disposizione, non è una cattiva idea usarli. La contaminazione è il peggior nemico dei micofili.

Come Coltivare i Funghi

La procedura in generale.

Per far crescere i funghi è necessario un substrato arricchito e colonizzato dalle spore. La fase richiede sterilità poiché il substrato non contiene conservanti e non deve quindi essere attaccato da nessun batterio presente. La prima fase avviene nei barattoli preparati nella cucina di casa tua. Viene usata farina di riso e vermiculite che sono facilmente disponibili. Una volta preparato, il substrato viene messo nei barattoli e sterilizzato col calore. Dopo che si è raffreddato viene arricchito con una siringa di spore. Questa fase del ciclo costa circa 25$ e produce substrato sufficiente per alcuni etti di funghi secchi.
Dopo che il substrato è stato arricchito, bisogna aspettare che venga completamente colonizzato dalle spore. Dopodiché la sterilità è meno importante perché il fungo è in grado di difendersi da solo, quindi il substrato può essere tolto dal barattolo. Ci vogliono da due a tre settimane perché questo processo abbia fine. A questo punto il substrato è messo in un terrarium dove l'umidità è favorevole al fungo. Nell'attesa che le spore colonizzino il substrato non è necessaria alcuna attività.
Il terrarium deve essere tenuto ad una umidità del 90% mentre bisogna eliminare costantemente il diossido di carbonio prodotto. Dopo circa una settimana il fungo comincerà a crescere. Dopo alcune settimane il coltivatore avrà parecchi funghi maturi e pronti per essere consumati. La torta continuerà a produrre funghi finché i nutrienti non si saranno esauriti. A seconda di come è stato costruito il terrarium sarà necessario più o meno lavoro in questa fase. Con il terrarium automatico descritto più avanti le attenzioni sono ridotte a solo pochi giorni. Praticamente si dovrà solo raccogliere i funghi e aggiungere acqua nell'umidificatore.
In genere i funghi cresceranno più rapidamente di quanto il coltivatore possa consumarli una volta che il ciclo della raccolta comincia. E' comunque molto facile seccare i funghi e conservarli per molti mesi. Tra l'altro molte persone li preferiscono secchi che freschi. Lasciatemi comunque dire che non sono buoni quanto quelli che si comprano dal fruttivendolo o dal droghiere.
Di tanto in tanto è necessario produrre delle spore per fare in modo che il ciclo possa continuare. In questo modo è possibile avere una nuova siringa di spore per arricchire nuovi barattoli. E' necessaria una certa attenzione e l'assoluta sterilità per produrre le spore. Chiaramente tutto può essere evitato semplicemente ordinando una nuova siringa. Una siringa da 10 cc è sufficiente per una dozzina di barattoli.

COME COSTRUIRE UN FILTRO DI SPUGNA.

MATERIALE:

1 -Una spugna per lavare tasti musicali o per cucina, meglio una spugna che si trova dove fanno cuscini o materassi, più o meno 10x10 cm2.
2 -Un tubo di una tortea (?) di un filtro di piattaforma o un tubo di pvc piuttosto stretto.
3 -Canna per acquari per collegarsi alla pompa di aerazione.
4 -Una pietra propagatrice.
5 -Una pompa di aerazione.
6 -Un soggette canne delle quali vendono nell'acquario(?) (Tubicini che vendono per l’acquario?)





MANIERA DI UTILIZZARE IL FILTRO DI SPUGNA.


SE SI USA SPUGNA PER LAVARE TASTI.

Le spugne che si usano per lavare tasti sono generalmente come il disegno seguente, si dovrà togliere la parte verde che è la fibra, c'interessa solo la spugna.


Una volta che abbiamo la parte che c'interessa incastrare il tubo nella spugna come si vede nel disegno.








Così deve rimanere già armato tutto.




La canna verrà connessa alla pompa di aerazione. Il problema di usare questo tipo di spugna è che rimane molto magra ( piccola). Se usiamo una con le dimensioni prima indicate



il potere di filtrazione sarà maggiore poiché la spugna è più grande. Si possono fare diverse variazioni come, per esempio, mettere la pietra aerazione come di seguito descritto. Il riquadro grigio che viene innestato è la pompa di aerazione.

Come scaricare e salvare video da YouTube

Installare Greasemonkey Extension per Firefox.



Cliccare col tasto destro questo .js file e selezionare “Install UserScript” (ripetere il punto uno se non si vede questa opzione)
D’ora in poi in ogni pagina youtube video ci sarà una barra rossa in alto, con il comando “Save As” per scaricare i video Flash (screenshot qui)
Cliccare col tasto destro nella barra rossa, selezionale “Save Link As”e salvare il file con estensione .flv .Firefox cercherà di salvarlocome “get_video.php”, dovrete cambiare “.php” con “.flv,” e rinominarela prima parte a scelta.
Abbiamo quasi finito. Ora si deve scaricare un media player che legga i file .flv, oppure unprogramma che li converta in altri tipi di file. Ecco i links:
FLV PLayers
FLV Player
VLC player
FLV Converters
Riva FLV Encoder
Total Video Converter

come coltivare semi in casa

Con gli avanzi quotidiani, crudi, della verdura e della frutta, del tè e del caffè, con gli scarti verdi dell’erba tagliata e del giardino e con le foglie cadute, messi a compostare negli appositi recipienti, creo della buona terra soffice, che adopero sia nell’orto sia nel giardino, setacciata o grezza, a seconda degli usi .
x le foglie ( le foglie dure di camelie e rododendri e simili non sono adatte,vengono quindi raccolte e messe nello scarto da buttare ) uso dei bidoni, a cui è stato tolto il fondo x avere il contatto con il terreno ; x l’erba ho dei recinti fatti con le reti, che permettono di contenere grandi quantità di materiale e di avere maggiore aerazione, quando l’erba comincia a trasformarsi e a “ scaldarsi” ; x il resto, un bidone apposito, acquistato, costruito con materiale di riciclo
X evitare che ci sia puzza durante il compostaggio, soprattutto nei mesi estivi, uso regolarmente il bio-compost specifico, che accelera la decomposizione dei materiali, a cui aggiungo qualche cucchiaiata di bentonite e di altre farine di roccia . Faccio seccare i rami grossi e medi, ed i tronchi delle piante che ho dovuto tagliare, e, quando sono pronti, li faccio a pezzi e li conservo al chiuso: servono x accendere la stufa ed il camino nelle giornate fredde dell’inverno e x riscaldare in modo più sano l’ambiente in cui si vive. Spargo sempre la cenere di legna avanzata sul prato e nell’orto, all’inizio della primavera, ed ai piedi delle piante da frutto, dei lamponi e degli altri frutti di bosco, in autunno e in inverno: disinfetta e concima in modo naturale il terreno e gli alberi . Deposito tutto quello che non posso usare o riciclare in appositi bidoni, x darlo una volta la settimana al Con.Ser.VCO, che raccoglie in modo differenziato, casa x casa , le immondizie di tutti i tipi , verde compreso. Evito il più possibile di usare prodotti chimici, inquinanti, e uso i macerati di erbe contro i parassiti o x rinforzare le piante. Adopero poco le zappe che vanno in profondità, ma molto il piede di porco, la fresa a stella e la zappa svizzera, che non danneggiano il suolo ed i lombrichi

Il terreno dove coltivare le erbe aromatiche deve essere leggero, ben esposto al sole (io ho costruito l’aiuola delle aromatiche vicino ad un muro che mantiene il calore) e ben aerato, x trattenere umidità e elementi nutritivi.
Per favorirne la crescita, bisogna preparare il terreno all’inizio della primavera: prima della semina o della messa a dimora, bisogna vangare profondamente, lavorare bene il terreno e togliere tutte le erbacce con il loro fittone. Levigare quindi la superficie. Lasciar riposare almeno una settimana prima di seminare, mentre le piante in vaso possono essere messe subito a dimora . Per accrescere il drenaggio di terreni pesanti invece, bisogna vangare all’inizio dell’inverno xchè il gelo favorisce la frantumazione delle zolle più dure; all’inizio della primavera si mescola poi ghiaia e sabbia da giardino, a mezzo metro dalla superficie, e si aggiunge un leggero fertilizzante, x fornire ulteriori elementi nutritivi e sostanze fibrose . x favorire il drenaggio delle piante mediterranee, rosmarino, salvia, timo, lavanda, santoreggia, si deve aggiungere anche un pochino di ghiaia. Mentre le piante mediterranee prosperano in un terreno povero, la menta e gli agli hanno bisogno di un’aggiunta di concime a base di paglia, o foglie leggere, ben decomposta . Molte erbe preferiscono il terreno leggermente alcalino.Se il terreno è acido, aggiungere cenere di legna come catalizzatore, x il suo contributo di calcio e potassio . Menta, Angelica, Mirride delle alpi preferiscono l’umidità e la penombra . A tarda primavera si seminano, direttamente in terra, le annuali delle ombrellifere, anice, cerfoglio, aneto , coriandolo, cumino, prezzemolo. E si potano i rami vecchi delle salvie e delle lavande. All’inizio di settembre, tagliare le piante arbustive e potare le siepi di aromatiche. Prima dell’inverno, nelle zone fredde, si coprono il rosmarino e le salvie. Ottobre—inizio di novembre sono i momenti migliori x estrarre e dividere i cespi delle erbacee troppo grandi, mentre le aromatiche perenni possono essere divise anche in febbraio—marzo. A tarda primavera—inizio estate, si possono prelevare talee da lavanda, rosmarino, salvia e santolina. Si sceglie un nuovo germoglio vigoroso di 6—10 cm, senza boccioli, con un pezzetto di corteccia più dura ;si strappano le foglie inferiori e si interrano le talee nella terra, all’ombra della pianta madre, annaffiando regolarmente .Trapiantare non appena si formano i nuovi germogli.

Vuoi ricevere un rimborso carburante immediato con una semplice App ?

  Ti spiego come fare   Fare il pieno di  benzina  o di altre tipologie di  carburante  per rifornire il proprio veicolo rimane una spesa se...